Politica
Troia (Europa Verde): «La città ha bisogno di fatti e non di individualismi»
«La sostenibilità della politica» , sottolinea l'esponente di Europa Verde Cesareo Troia
Andria - giovedì 20 febbraio 2020
17.48
Sale la temperatura della politica locale e non solo, in vista delle scadenze dettate dal voto amministrativo di primavera al Comune come anche alla Regione. Su quanto sta avvenendo nelle varie composizioni e coalizioni politiche, ecco l'intervento di Cesareo Troia, esponente di Europa Verde.
«L'approssimarsi della scadenza elettorale amministrativa, in cui i cittadini di Andria saranno chiamati ad eleggere Sindaco e Consiglio comunale, crea le condizioni di una riflessione profonda sul destino della città. Le voci spasmodiche e turbinose che, nelle ultime settimane, hanno fornito nomi e ipotesi di candidature, per la verità, poche e abbastanza confuse, hanno evidenziato una realtà spiazzante: la via più percorsa, anche in momenti critici come questo, resta quella dell'individualismo a discapito di una più proficua e realistica visione d'insieme. Oggi, più che nel passato recente o remoto, è opportuno chiedersi cosa abbiamo il Dovere di fare per cercare di rimettere in pista la città, devastata da numerose e contorte vicende dalla non facile lettura, ma dalla chiara forza premonitrice. Se si continua in questa direzione, infatti, prescindendo dall'unità, dalla pacificazione delle forze sane, dalla buona volontà, dall'impegno militante e dall'intenzione pragmatica di sacrificio in nome del Bene Comune, il destino è certo. L'orizzonte di un fallimento non riconducibile solo ai conti di un Ente, ma all'incapacità di un'intera classe dirigente di profondere uno sforzo per l'uscita dalle secche, proponendo un modello di sviluppo sostenibile e solidale, è molto più di un'ipotesi astratta.
Quale può essere una delle strade da percorrere -sottolinea Cesareo Troia, di Europa Verde-, non il ritrovato taumaturgico o la pietra filosofale? Quale l'identikit possibile della nuova guida? A questi due interrogativi le risposte non sono infinite. Non ci può essere candidato che prescinda da un nuovo approccio, basato sulla condivisione del percorso, fuori dalle ambiguità, al servizio di Tutta la città, per il quale il dettato morale sia sacro. Perché, solo partendo da uno sforzo comune e condiviso, basato sulle persone e non sui cartelli di interesse, Andria può avere l'ambizione di parlare al proprio FUTURO, ossia a tutte quelle giovani risorse che, pure amando la città dei propri padri, in cui sono nati e cresciuti, preferiranno un avvenire incerto e difficile alla certezza di un inevitabile declino.
In questa sfida di unità, perciò, rispondiamo: "Presenti!"», conclude il verde Troia.
«L'approssimarsi della scadenza elettorale amministrativa, in cui i cittadini di Andria saranno chiamati ad eleggere Sindaco e Consiglio comunale, crea le condizioni di una riflessione profonda sul destino della città. Le voci spasmodiche e turbinose che, nelle ultime settimane, hanno fornito nomi e ipotesi di candidature, per la verità, poche e abbastanza confuse, hanno evidenziato una realtà spiazzante: la via più percorsa, anche in momenti critici come questo, resta quella dell'individualismo a discapito di una più proficua e realistica visione d'insieme. Oggi, più che nel passato recente o remoto, è opportuno chiedersi cosa abbiamo il Dovere di fare per cercare di rimettere in pista la città, devastata da numerose e contorte vicende dalla non facile lettura, ma dalla chiara forza premonitrice. Se si continua in questa direzione, infatti, prescindendo dall'unità, dalla pacificazione delle forze sane, dalla buona volontà, dall'impegno militante e dall'intenzione pragmatica di sacrificio in nome del Bene Comune, il destino è certo. L'orizzonte di un fallimento non riconducibile solo ai conti di un Ente, ma all'incapacità di un'intera classe dirigente di profondere uno sforzo per l'uscita dalle secche, proponendo un modello di sviluppo sostenibile e solidale, è molto più di un'ipotesi astratta.
Quale può essere una delle strade da percorrere -sottolinea Cesareo Troia, di Europa Verde-, non il ritrovato taumaturgico o la pietra filosofale? Quale l'identikit possibile della nuova guida? A questi due interrogativi le risposte non sono infinite. Non ci può essere candidato che prescinda da un nuovo approccio, basato sulla condivisione del percorso, fuori dalle ambiguità, al servizio di Tutta la città, per il quale il dettato morale sia sacro. Perché, solo partendo da uno sforzo comune e condiviso, basato sulle persone e non sui cartelli di interesse, Andria può avere l'ambizione di parlare al proprio FUTURO, ossia a tutte quelle giovani risorse che, pure amando la città dei propri padri, in cui sono nati e cresciuti, preferiranno un avvenire incerto e difficile alla certezza di un inevitabile declino.
In questa sfida di unità, perciò, rispondiamo: "Presenti!"», conclude il verde Troia.