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Attualità
Storia e Profezia
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - sabato 26 novembre 2022
Storia e Profezia, i due occhi con cui l'umanità contempla lo scenario del suo dramma: uno che guarda al passato e l'altro che guarda al futuro, per regolare il presente. Si potrebbe dire che la storia è la veduta dell'uomo e la profezia la veduta di Dio, secondo la dualità dell'Incarnazione: l'avventura del divino che si unisce all'umano (così Igino Giordani).
Un esempio recente. Il 9 novembre scorso, ad apertura di giornali, emergevano notizie di visioni contrastanti in economia e discorsi su nuove divisioni in politica: era la veduta dell'uomo. Lo stesso giorno veniva inaugurato a Bruxelles - presso la sede del Movimento dei Focolari - un Centro per il dialogo e la pace in Europa, promosso dal Movimento Politico per l'Unità: decisamente uno sguardo profetico (la veduta di Dio) su un'Europa di pace, capace di estendersi dall'Atlantico agli Urali. Era proprio questo il sogno espresso dall'onorevole Igino Giordani nel Parlamento Italiano il 16 marzo 1949 al quale fece eco il "sono d'accordo con lei" pronunciato dall'onorevole Togliatti.
Un Centro come spazio dedicato al dialogo a servizio dei parlamentari e rappresentanti della società civile che agiscono nell'ambito delle istituzioni dell'Unione Europea. Già da tempo si pensava che in Europa si dovesse costituire un Centro che raccogliesse i gruppi nazionali del MPPU per essere "laboratorio" internazionale di innovazione politica, composto da persone coinvolte, a diversi livelli, nella politica e nella società.
Nel suo intervento iniziale, Miguel Aguado, presidente Mppu Europa, ha auspicato che il Centro possa costituire uno spazio dove trovare sostegno e un momento di sollievo, di fraternità, anche tra persone che la pensano diversamente, e dare un contributo in risposta alle enormi sfide che l'Europa sta affrontando lacerata da una guerra assurda e crudele a cui speravamo di non assistere più nel nostro continente. Significativa l'adozione, come motto del Centro europeo del Mppu, della frase di Igino Giordani: «Se vuoi la pace, prepara la pace».
Tra i presenti all'inaugurazione anche la nostra conterranea Pina Marmo – già membro effettivo del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa a Strasburgo – che pronunciava queste parole: «C'è un fiume, il Dnipro, che scorre attraverso diversi Stati aderenti all'Euroregione (Ucraina, Federazione Russa, Bielorussia, …), e così diventa il simbolo dell'unità. Il fluire delle sue acque è l'ambiente del dialogo nella libertà, la sua foce l'incarnazione dell'inizio di un cammino e del raggiungimento degli obiettivi finali per una Europa che va dall'Atlantico agli Urali». A noi tutti tocca ricominciare, dall'Atlantico agli Urali.
Un esempio recente. Il 9 novembre scorso, ad apertura di giornali, emergevano notizie di visioni contrastanti in economia e discorsi su nuove divisioni in politica: era la veduta dell'uomo. Lo stesso giorno veniva inaugurato a Bruxelles - presso la sede del Movimento dei Focolari - un Centro per il dialogo e la pace in Europa, promosso dal Movimento Politico per l'Unità: decisamente uno sguardo profetico (la veduta di Dio) su un'Europa di pace, capace di estendersi dall'Atlantico agli Urali. Era proprio questo il sogno espresso dall'onorevole Igino Giordani nel Parlamento Italiano il 16 marzo 1949 al quale fece eco il "sono d'accordo con lei" pronunciato dall'onorevole Togliatti.
Un Centro come spazio dedicato al dialogo a servizio dei parlamentari e rappresentanti della società civile che agiscono nell'ambito delle istituzioni dell'Unione Europea. Già da tempo si pensava che in Europa si dovesse costituire un Centro che raccogliesse i gruppi nazionali del MPPU per essere "laboratorio" internazionale di innovazione politica, composto da persone coinvolte, a diversi livelli, nella politica e nella società.
Nel suo intervento iniziale, Miguel Aguado, presidente Mppu Europa, ha auspicato che il Centro possa costituire uno spazio dove trovare sostegno e un momento di sollievo, di fraternità, anche tra persone che la pensano diversamente, e dare un contributo in risposta alle enormi sfide che l'Europa sta affrontando lacerata da una guerra assurda e crudele a cui speravamo di non assistere più nel nostro continente. Significativa l'adozione, come motto del Centro europeo del Mppu, della frase di Igino Giordani: «Se vuoi la pace, prepara la pace».
Tra i presenti all'inaugurazione anche la nostra conterranea Pina Marmo – già membro effettivo del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa a Strasburgo – che pronunciava queste parole: «C'è un fiume, il Dnipro, che scorre attraverso diversi Stati aderenti all'Euroregione (Ucraina, Federazione Russa, Bielorussia, …), e così diventa il simbolo dell'unità. Il fluire delle sue acque è l'ambiente del dialogo nella libertà, la sua foce l'incarnazione dell'inizio di un cammino e del raggiungimento degli obiettivi finali per una Europa che va dall'Atlantico agli Urali». A noi tutti tocca ricominciare, dall'Atlantico agli Urali.