
Vita di città
Spostamento struttura amministrativa a Barletta? Delle Donne: "Nulla di vero"
il Dg della Asl replica alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle
Andria - sabato 7 aprile 2018
11.51
«Nulla di vero. Anzi, l'esatto contrario visti i concorsi che stiamo effettuando tra dirigenti e comparto, ben 6 nel primo caso oltre alle assunzioni per le categorie protette. Non so come le arrivino certe informazioni», poche parole e concise del neo Dgd della Asl Bat, Alessandro Delle Donne, per replicare ad un lungo post scritto su Fb dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Grazia Di Bari che, facendo una sorta di radiografia della situazione della sanità in Puglia (e dell'ospedale di Andria in particolare) raccontava anche di "insistenti voci di corridoio" per le quali si stava proseguendo sulla strada dello "spostamento della struttura amministrativa ospedaliera dal Bonomo di Andria a Barletta".
«Cosa sta succedendo alla Sanità in Puglia? Lo scopriamo quando dobbiamo attendere per un qualsiasi esame o far la coda al Pronto soccorso.
Tempi lunghissimi, attese infinite. Solo in quel caso ci rendiamo conto che stiamo indietreggiando sempre di più. Se dovessimo guardare all'ospedale di Andria, ci renderemmo conto che è sottoposto ad un gioco al massacro dove nel corso del tempo l'unico scopo che ci appare chiaro è: lo stanno impoverendo sempre più.
Si è iniziato con i reparti dell'ospedale Bonomo spostati in comuni limitrofi, così come altri uffici sanitari senza che nessuno se né preoccupasse più di tanto. Pare si prosegua, a detta di voci di corridoio sempre più insistenti, con lo spostamento della struttura amministrativa ospedaliera dal Bonomo di Andria a Barletta».
«Non è un'operazione indolore e ci fa capire che quello che ci raccontano, non corrisponde alla realtà con la quale ci potremmo trovare ad avere a che fare, quando dobbiamo ricorrere alle cure di un ospedale.
Mentre avviene questo svuotamento, in verità non solo per la sanità, il mantra che ci viene ripetuto è sempre lo stesso: "Non vi preoccupate, quello che state perdendo sarà presto ricompensato con il Nuovo Ospedale di II livello". Insomma, dovremmo acconsentire a perdere il certo per l'incerto. Mentre tutto il resto della politica rimane in silenzio, o getta fumo negli occhi, a noi del M5S tocca raccontare e denunciare, sperando di poter presto amministrare e tirarci fuori da questo sistema folle e marcio», conclude la Di Bari.
A questo punto, non resta che attendere e capire se queste "voci di corridoio" siano più o meno fondate oppure se la strada sia inversa.
«Cosa sta succedendo alla Sanità in Puglia? Lo scopriamo quando dobbiamo attendere per un qualsiasi esame o far la coda al Pronto soccorso.
Tempi lunghissimi, attese infinite. Solo in quel caso ci rendiamo conto che stiamo indietreggiando sempre di più. Se dovessimo guardare all'ospedale di Andria, ci renderemmo conto che è sottoposto ad un gioco al massacro dove nel corso del tempo l'unico scopo che ci appare chiaro è: lo stanno impoverendo sempre più.
Si è iniziato con i reparti dell'ospedale Bonomo spostati in comuni limitrofi, così come altri uffici sanitari senza che nessuno se né preoccupasse più di tanto. Pare si prosegua, a detta di voci di corridoio sempre più insistenti, con lo spostamento della struttura amministrativa ospedaliera dal Bonomo di Andria a Barletta».
«Non è un'operazione indolore e ci fa capire che quello che ci raccontano, non corrisponde alla realtà con la quale ci potremmo trovare ad avere a che fare, quando dobbiamo ricorrere alle cure di un ospedale.
Mentre avviene questo svuotamento, in verità non solo per la sanità, il mantra che ci viene ripetuto è sempre lo stesso: "Non vi preoccupate, quello che state perdendo sarà presto ricompensato con il Nuovo Ospedale di II livello". Insomma, dovremmo acconsentire a perdere il certo per l'incerto. Mentre tutto il resto della politica rimane in silenzio, o getta fumo negli occhi, a noi del M5S tocca raccontare e denunciare, sperando di poter presto amministrare e tirarci fuori da questo sistema folle e marcio», conclude la Di Bari.
A questo punto, non resta che attendere e capire se queste "voci di corridoio" siano più o meno fondate oppure se la strada sia inversa.