j.jpg)
Sport ad Andria, interpellanza in Consiglio Comunale: "Tradita la fiducia dei cittadini"
La nota dei consiglieri Movimento Pugliese e Forza Italia, Luigi Del Giudice, Nino Marmo, Marcello Fisfola e Donatella Fracchiolla
I Consiglieri ComunaliAncora una volta, la speranza di sviluppare lo sport ad Andria si scontra con la cruda realtà rappresentata dall'amministrazione Bruno che ha tradito la fiducia dei cittadini, gestendo i settori Sport e Patrimonio con una superficialità e supponenza sconcertanti. Un grido d'allarme si era già più volte levato, forte e chiaro, dalle associazioni sportive locali unite nella Polisportiva Città di Andria, stanche di un'opacità amministrativa che sta soffocando le speranze e le opportunità dei nostri giovani atleti. La situazione è gravissima, e l'ultima indecente comunicazione del Dirigente al Patrimonio del Comune di Andria indirizzata alla Polisportiva non fa che gettare benzina sul fuoco di una protesta più che legittima e che sta assumendo proporzioni sempre maggiori.
La Polisportiva Città di Andria, animata da positive intenzioni, nasce dalla partecipazione di diverse realtà associative andriesi e sigla una convenzione con il Comune per la gestione di impianti cruciali come il Palasport di Via Barletta e i Polivalenti di Via delle Querce e Via la Specchia. Un accordo che avrebbe dovuto garantire la crescita dello sport ad Andria, ma che si è trasformato in un incubo di inerzia e decisioni arbitrarie. Nonostante la serietà e l'impegno profuso dalla Polisportiva nell'adempimento dei propri doveri, l'amministrazione comunale si è dimostrata incapace di sostenere un progetto così vitale per la comunità.
Il culmine di questa gestione disastrosa fu raggiunto nel 2022 con la vicenda dell'esclusione di un socio dalla Polisportiva. Una decisione interna, presa nel pieno rispetto dello statuto, venne trasformata in un pretesto per ingerenze inaccettabili da parte del Sindaco Bruno in persona, che osò minacciare la revoca della convenzione. Ma il peggio doveva ancora venire. Nonostante l'esclusione sia avvenuta regolarmente, il Comune ha permesso all'ex socio di continuare a utilizzare gli impianti convenzionati per gare ed allenamenti, senza alcuna autorizzazione formale della Polisportiva. Le ripetute richieste di chiarimento da parte delle associazioni, inoltrate a partire dal 4 novembre 2024, sono cadute nel vuoto, ignorate con una tracotanza inverosimile.
E qui veniamo al "capolavoro" del Dirigente del Servizio Patrimonio della Città di Andria la cui nota del 09/07/2025, relativa al Polivalente di Via delle Querce ed inviata alla Polisportiva che aveva provveduto a cambiare le serrature di quell'impianto a seguito di ripetuti atti vandalici operati da ignoti, è un insulto all'intelligenza e alla legalità. Con una motivazione che definire pretestuosa è poco, si comunica che le nuove chiavi della struttura sono state consegnate dal Settore al socio escluso, e si ribadisce che l'ente riconosce tutte le associazioni originariamente aderenti alla Polisportiva Città di Andria, ivi compresa la società sportiva esclusa. Questo, si afferma, costituisce un "requisito imprescindibile per ritenere la Convenzione n°16 del 03/09/2024 valida a tutti gli effetti."
Questa comunicazione non è solo contraddittoria, è scandalosa! Come può un ente pubblico scavalcare le decisioni statutarie di un'associazione privata e imporre la presenza di un soggetto escluso, minacciando la validità di una convenzione? Si tratta di un'ingerenza gravissima, che denota non solo un'assoluta mancanza di rispetto per l'autonomia delle associazioni sportive, ma anche una gestione quantomeno opaca dei beni pubblici. Se il Comune permette a un soggetto "estraneo alla convenzione" di utilizzare gli impianti senza autorizzazione, e addirittura gli consegna le chiavi, a che titolo lo fa? E soprattutto, eventuali oneri o canoni per l'utilizzo, vengono incassati dal Comune? In quale modo, tenuto conto che essi non transitano attraverso la Polisportiva?
La confusione che regna negli Uffici comunali è intollerabile. E come se non bastasse, il Comune ha persino vietato alla Polisportiva di installare, a proprie spese, un sistema di videosorveglianza per monitorare l'impianto di Via delle Querce nonostante i danneggiamenti e le scritte offensive rilevati in loco e regolarmente denunciati alle autorità. Qual è il motivo di tanta opacità ? Cosa si vuole nascondere? L'Amministrazione di centrosinistra si prende gioco dei cittadini e cerca di affossare lo sport dileggiando le associazioni sportive e le migliaia di persone che gravitano attorno alla Polisportiva, considerato che solo il numero degli atleti raggiunge quota mille, senza considerare dirigenti, soci, genitori e l'intero indotto. Basti pensare alle beffarde dichiarazioni dell'Assessore allo Sport Di Bari la quale, in un tentativo patetico di sviare l'attenzione dalle proprie responsabilità, auspica pure, quasi a provocare, un "segno di gratitudine, un ritorno in bellezza", in un contesto, però, che con Sindaco, Assessori e alcuni Dirigenti ha contribuito a rendere a dir poco "melmoso".
Suona canzonatoria la sua dichiarazione secondo cui il Comune non ha il compito di gestire dinamiche interne ma di "garantire il corretto utilizzo del bene pubblico", dato che il "corretto utilizzo" è stato messo in discussione proprio dalle decisioni e dalle omissioni dell'Amministrazione.
L'amministrazione Bruno non può continuare a ignorare queste problematiche. Non può continuare a sacrificare il futuro dello sport andriese sull'altare di decisioni contraddittorie e di un'inerzia che rasenta la complicità. È ora di mettere fine ad un tale scempio della legalità e della trasparenza nella gestione dei beni pubblici sportivi! Per tali motivi i Consiglieri Comunali di Movimento Pugliese e Forza Italia, Luigi Del Giudice, Nino Marmo, Marcello Fisfola e Donatella Fracchiolla hanno presentato un'interpellanza da discutere in Consiglio Comunale durante il quale si farà finalmente chiarezza.
Luigi Del Giudice
Nino Marmo
Marcello Fisfola
Donatella Fracchiolla