
Sport
Scialbo 0-0 per la Fidelis a Reggio Calabria, ma imbattibilità confermata
Risultato giusto al termine di una sfida molto avara di emozioni
Andria - sabato 10 dicembre 2016
18.39
Pari e patta al Granillo di Reggio Calabria. La sfida delle 16.30 tra Reggina e Fidelis Andria termina senza reti, un risultato che permette ai federiciani, oggi comunque non così brillanti, di allungare a ben dieci partite la serie di imbattibilità; per gli amaranto, invece, è la decima gara consecutiva senza i tre punti, e i fischi al termine del match certificano una situazione tutt'altro che tranquilla.
Per il reparto avanzato, Zeman deve rinunciare all'infortunato capitano Coralli, e inserisce Tommasone al posto di Tripicchio ad agire sulla destra; tra le fila della Fidelis, mister Favarin opera solo un cambio rispetto al match con la Juve Stabia: dentro Fall al posto di Cianci. Nelle battute iniziali la gara non offre spunti considerevoli a livello di emozioni, con le due compagini che praticamente si equivalgono: la Reggina, alquanto bisognosa di punti salvezza, cerca di metterci tutta la grinta e l'impegno possibile, ma non mancano parecchie imprecisioni; i biancazzurri, invece, mostrano maggiore ordine nella costruzione della manovra. Le conclusioni nello specchio, però, non sembrano all'ordine del giorno. Al 12' ci prova Fall con un colpo di testa ampiamente a lato e cinque minuti più tardi è sempre il 9 ospite a sciupare una potenziale opportunità sfruttando un errore di Gianola e partendo in contropiede, ma preferisce calciare piuttosto che servire al limite dell'area il solo Cruz. Il primo tiro degli amaranto, invece, arriva solo al 25', con un siluro da fuori di Botta che termina parecchio alto. Per il primo vero sussulto degno di nota bisogna attendere il 34', ed è di marca ospite: buona combinazione targata Piccinni-Onescu, il quale scarica su Cruz che dal limite scarica una fucilata che però Sala riesce a respingere. Quattro minuti più tardi sono ancora i federiciani a rendersi pericolosi con Tito, che ha parecchio spazio in area leggermente defilato a sinistra ma non riesce a mettere un buon cross al centro per i compagni; di fatto, però, il primo tempo è tutto qua. Una sfida dai toni davvero bassi, avarissima di emozioni e caratterizzata soprattutto da molti errori. Non pervenuti i padroni di casa dalle parti di Poluzzi e in generale a livello di gioco: ai calabresi non basta l'impegno a supplire ai tanti errori in fase di impostazione. A condurre le redini della gara è invece la Fidelis, che tesse un gioco decisamente migliore degli amaranto ma non morde quanto dovrebbe con la giusta convinzione negli ultimi sedici metri, pur avendo creato qualcosina in più degli avversari in fase offensiva.
Nella ripresa gli amaranto rientrano in campo con maggiore convinzione rispetto agli ospiti, e creano un paio di pericoli non di poco conto: Poluzzi salva sulla conclusione di Botta, in seguito ci prova Tommasone ma è più impreciso rispetto al compagno. La Reggina sembra ripartire col piede sull'acceleratore, ma col passare dei minuti si esaurisce la spinta offensiva locale. La Fidelis, invece, pare più' guardinga proponendosi con meno spinta in fase offensiva. Bisogna attendere il 70' per rivedere un'occasione per gli azzurri: ci prova Cruz da circa 20 metri, mandando di poco a lato. Sette minuti più tardi ospiti ancora pericolosi con Straits che sul cross di Tito riesce ad anticipare Sala, ma al centro non ci sono compagni per ribattere in porta. Nei minuti di recupero, i federiciani hanno la palla del match point: cross perfetto di Onescu per Cruz che stacca benissimo ma non colpisce con precisione la sfera, mandandola alta. È l'ultimo scossone di una sfida poverissima di emozioni, che termina con uno giusto 0-0. I padroni di casa hanno mostrato davvero poco, ma anche gli azzurri sono calati nella seconda frazione quasi accontentandosi del punto, che comunque permette ai federiciani di restare saldamente in zona playoff. Adesso testa e gambe al super derby con la capolista Lecce: una sfida complicatissima, ma le corazzate finora non hanno mai spaventato i biancazzurri.
Per il reparto avanzato, Zeman deve rinunciare all'infortunato capitano Coralli, e inserisce Tommasone al posto di Tripicchio ad agire sulla destra; tra le fila della Fidelis, mister Favarin opera solo un cambio rispetto al match con la Juve Stabia: dentro Fall al posto di Cianci. Nelle battute iniziali la gara non offre spunti considerevoli a livello di emozioni, con le due compagini che praticamente si equivalgono: la Reggina, alquanto bisognosa di punti salvezza, cerca di metterci tutta la grinta e l'impegno possibile, ma non mancano parecchie imprecisioni; i biancazzurri, invece, mostrano maggiore ordine nella costruzione della manovra. Le conclusioni nello specchio, però, non sembrano all'ordine del giorno. Al 12' ci prova Fall con un colpo di testa ampiamente a lato e cinque minuti più tardi è sempre il 9 ospite a sciupare una potenziale opportunità sfruttando un errore di Gianola e partendo in contropiede, ma preferisce calciare piuttosto che servire al limite dell'area il solo Cruz. Il primo tiro degli amaranto, invece, arriva solo al 25', con un siluro da fuori di Botta che termina parecchio alto. Per il primo vero sussulto degno di nota bisogna attendere il 34', ed è di marca ospite: buona combinazione targata Piccinni-Onescu, il quale scarica su Cruz che dal limite scarica una fucilata che però Sala riesce a respingere. Quattro minuti più tardi sono ancora i federiciani a rendersi pericolosi con Tito, che ha parecchio spazio in area leggermente defilato a sinistra ma non riesce a mettere un buon cross al centro per i compagni; di fatto, però, il primo tempo è tutto qua. Una sfida dai toni davvero bassi, avarissima di emozioni e caratterizzata soprattutto da molti errori. Non pervenuti i padroni di casa dalle parti di Poluzzi e in generale a livello di gioco: ai calabresi non basta l'impegno a supplire ai tanti errori in fase di impostazione. A condurre le redini della gara è invece la Fidelis, che tesse un gioco decisamente migliore degli amaranto ma non morde quanto dovrebbe con la giusta convinzione negli ultimi sedici metri, pur avendo creato qualcosina in più degli avversari in fase offensiva.
Nella ripresa gli amaranto rientrano in campo con maggiore convinzione rispetto agli ospiti, e creano un paio di pericoli non di poco conto: Poluzzi salva sulla conclusione di Botta, in seguito ci prova Tommasone ma è più impreciso rispetto al compagno. La Reggina sembra ripartire col piede sull'acceleratore, ma col passare dei minuti si esaurisce la spinta offensiva locale. La Fidelis, invece, pare più' guardinga proponendosi con meno spinta in fase offensiva. Bisogna attendere il 70' per rivedere un'occasione per gli azzurri: ci prova Cruz da circa 20 metri, mandando di poco a lato. Sette minuti più tardi ospiti ancora pericolosi con Straits che sul cross di Tito riesce ad anticipare Sala, ma al centro non ci sono compagni per ribattere in porta. Nei minuti di recupero, i federiciani hanno la palla del match point: cross perfetto di Onescu per Cruz che stacca benissimo ma non colpisce con precisione la sfera, mandandola alta. È l'ultimo scossone di una sfida poverissima di emozioni, che termina con uno giusto 0-0. I padroni di casa hanno mostrato davvero poco, ma anche gli azzurri sono calati nella seconda frazione quasi accontentandosi del punto, che comunque permette ai federiciani di restare saldamente in zona playoff. Adesso testa e gambe al super derby con la capolista Lecce: una sfida complicatissima, ma le corazzate finora non hanno mai spaventato i biancazzurri.