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Roghi di rifiuti, vertice in Prefettura: saranno messi in campo dei droni per il controllo del territorio

Ass. Colasuonno: "Presto anche un tavolo di lavoro con tutte le Forze dell'ordine"

«Qualche giorno fa c'è stato un incontro in Prefettura chiesto dalla Sindaca Giovanna Bruno per approfondire la questione roghi incontrollati in città. Ho personalmente partecipato su delega della prima cittadina», sottolinea l'assessore alla Sicurezza Pasquale Colasuonno.

«Quello dei roghi illegali è un problema che viene da lontano e non ha mai trovato soluzione nel corso del tempo, motivo per cui continua destare notevole preoccupazione e forte disagio nella cittadinanza, in particolare per gli effetti nocivi sulla salubrità dell'aria. Le segnalazioni sono frequentissime e ci giungono puntualmente.
Come attività preventiva abbiamo emesso ordinanze finalizzate alla pulizia delle aree private e abbiamo attivato le aziende locali per la pulitura delle aree di proprietà del Comune, così che non diventassero ricettacolo indiscriminato di rifiuti.
Ma è chiaro che il problema è un problema oltre che ambientale, soprattutto di legalità. Ecco allora la richiesta di sottoporre la questione al Prefetto da parte della Sindaca.
Nell'incontro si è deciso di procedere in due direzioni. L'una è quella di dotarsi al più presto di droni, unico mezzo davvero utile all'individuazione degli autori dei roghi. L'iter per l'acquisto di tali apparecchiature del resto è già stato avviato da tempo. Sicuramente non si può dire che saranno nelle nostre disponibilità domattina, ma siamo a buon punto e continueremo a mantenere sotto costante osservazione l'avanzamento delle procedure, se possibile, velocizzandole.

La seconda direzione è quella dell'organizzazione di un tavolo interforze. A tal proposito saremo convocati in quanto ente comunale dai Carabinieri, per capire come pianificare un'azione che possa essere un minimo incisiva nel contrasto al fenomeno. Un fenomeno che in realtà è giusto chiamare con il suo nome, ossia "reato". Reato non facile da contrastare come generalmente lo sono tutti i reati ambientali. Eppure fermi non si può stare e ci si sta muovendo.
In conclusione rimarrebbe sempre il famoso appello al senso civico e di responsabilità dei cittadini nel non fare certe cose, o nel denunciare quando ci si imbatte in qualcuno che commette il reato. Anche questo, se ogni tanto venisse ascoltato, aiuterebbe non poco».
Pasquale Colasuonno - Assessore alla Sicurezza
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