Welfare Regione Puglia
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"PugliaCapitaleSociale 3.0": oltre 8,6 milioni di euro per associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato

Parte l’avviso per lo sviluppo e il sostegno del Terzo Settore pugliese

"Un investimento cospicuo per il Terzo Settore pugliese, come mai prima in Puglia". Così l'assessora regionale al Welfare Rosa Barone ha presentato in conferenza stampa, il Programma regionale PugliaCapitaleSociale 3.0 che investe sul territorio 8.626.880,00 euro. Ad illustrare i dettagli della misura, assieme all'assessora, sono intervenuti la capo dipartimento Welfare Regione Puglia Valentina Romano, la dirigente di sezione del dipartimento Welfare Regione Puglia Laura Liddo, i componenti del Tavolo regionale per l'attuazione della riforma del Terzo Settore Rosa Franco presidente del CSV 'San Nicola' e Vito Intino coordinatore del Tavolo legislativo del Forum Terzo Settore Puglia e Paolo D'Addabbo dell'Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione della Regione Puglia - area strategica sostegno dell'innovazione sociale e dal basso.

Si tratta di un avviso finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità. È diretto a sostenere, a livello regionale, lo svolgimento di attività di interesse generale promosse da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni di terzo settore, e al contempo, la concessione e l'erogazione di contributi alle associazioni per fronteggiare la gravissima situazione di difficoltà nella quale si sono trovate le organizzazioni che hanno dovuto sospendere o implementare le proprie attività nel corso del 2020, per effetto delle disposizioni legate all'esigenza di contenere la diffusione del contagio da COVID-19.

Due le linee di finanziamento, una prima linea (Linea A) scommette sulla capacità delle organizzazioni di terzo settore di produrre capitale sociale, adottando modalità innovative nelle comunità di appartenenza. I progetti dovranno prevedere, quindi, azioni e interventi di cittadinanza attiva, nei quali sia chiaramente esplicitato il valore sociale e il carattere innovativo delle iniziative proposte, sia rispetto alle opportunità di consolidamento delle organizzazioni proponenti, sia rispetto all'impatto sociale nelle comunità in cui esse operano. Ciascun progetto potrà ricevere un contributo finanziario regionale nella dimensione massima di Euro 40.000,00 e in ogni caso la quota di finanziamento regionale non può superare il 90% del costo totale ammissibile del progetto approvato. La restante quota parte del costo totale ammissibile del progetto approvato (cofinanziamento), pari almeno al 10% resterà a carico dei soggetti attuatori, siano essi il soggetto capofila o eventuali partner di progetto.

Con la seconda linea (Linea B), la Regione Puglia intende sostenere le attività ordinarie delle associazioni che nel corso del 2020 e del primo semestre 2021, per effetto delle disposizioni legate all'esigenza di contenere la diffusione del contagio da COVID-19, hanno faticato ad avere continuità. La finalità è altresì quella di sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle Fondazioni, volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall'epidemia di COVID-19, che un ruolo rilevante hanno avuto nella tenuta di moltissime comunità locali. Il rimborso sarà riconosciuto nella misura massima dell'80% delle spese effettivamente sostenute e documentate, considerate ammissibili, e comunque entro il limite massimo di 8.000,00 euro per ciascun richiedente.

La pubblicazione dell'avviso con tutti i dettagli per la partecipazione, è prevista per giovedì 21 ottobre 2021. Dal giorno successivo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, gli enti che intenderanno candidare le proposte progettuali o effettuare la richiesta di rimborso delle spese sostenute e documentate, potranno accreditarsi sulla piattaforma dedicata http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it/ nella sezione corrispondente.

"Abbiamo voluto innanzitutto aiutare chi aiuta - ha spiegato l'assessora regionale al Welfare Rosa Barone – e quindi prioritariamente riconoscere lo sforzo che tante associazioni pugliesi hanno fatto in quest'ultimo anno e mezzo. Molte tra esse hanno addirittura incrementato le attività per sostenere le fasce più fragili della nostra popolazione, hanno sostenuto spesso ingenti spese ma, per effetto della pandemia, non hanno avuto alcuna entrata. Parallelamente 'sfidiamo', ovviamente in senso positivo il Terzo Settore, chiedendo agli enti di dar vita a progetti innovativi che possano avere ricadute importanti sui territori. Vogliamo che siano 'fermento' per il territorio, pensando a progetti di cittadinanza attiva, di welfare di comunità, che possano generare un capitale sociale importante e avere una ricaduta positiva sui territori. Alle organizzazioni del terzo settore chiediamo di scommettere nel futuro, noi siamo pronti a fornire mezzi e strumenti per realizzare i progetti. Un ringraziamento particolare va ai componenti il Tavolo regionale per l'attuazione della Riforma del Terzo Settore, per il contributo sempre fattivo e governato da autentico spirito di collaborazione con la Regione".

"La misura - ha dichiarato la capo dipartimento Valentina Romano - è una scommessa sul terzo settore. L'avviso si divide in due linee di intervento, che hanno come come finalità creare buone progettualità e ristorare enti del terzo settore che durante la pandemia hanno fatto tanto per i cittadini. L'avviso è parte di un progetto ampio che la Regione sta portando avanti insieme ad ARTI e organizzazioni di volontariato e rappresenta per noi un momento importante. Stiamo guardando terzo settore come realtà produttiva, perché chiediamo di elaborare progetti che producano ricadute sui territori".

"Questa terza edizione dell'avviso presenta novità importanti - ha continuato la dirigente di sezione del dipartimento Welfare Regione Puglia Laura Liddo, già Dirigente al Comune di Andria - tra queste il fatto che la misura si rivolga anche alle Fondazioni di Terzo Settore, coinvolgendo in questo modo tutte le realtà sociali dei territori e che la linea di A preveda un contributo massimo di 40.000 euro per progetto, il doppio rispetto agli avvisi precedenti. Altro elemento fondamentale sono i partner che si possono inserire nel progetto che potranno cofinanziare le iniziative. Per la Linea di Attività A sarà possibile presentare la domanda di ammissione a finanziamento entro due finestre temporali: dalle ore 12.00 del 30/11/2021 alle ore 12.00 del 30/12/2021 e dalle ore 12.00 del 03/02/2022 alle ore 12 del 03/03/2022. Per la Linea di Attività B sarà possibile presentare la domanda di ammissione a partire dal 18/11/2021 e fino a concorrenza delle risorse disponibili. La nostra massima attenzione è rivolta a famiglie, imprese e giovani".

"L'avviso - ha dichiarato Vito Intino coordinatore del Tavolo legislativo del Forum Terzo Settore Puglia - è stato scritto avvalendosi di un esercizio d'ascolto del Terzo Settore attraverso il tavolo istituzionale di attuazione della riforma. I finanziamenti sono rivolti al territorio, i contributi sono gli strumenti che l'assessorato fornisce alle organizzazioni del terzo settore per rendere la società più giusta. In Puglia ci sono 20.000 enti di terzo settore, per un totale di oltre 30.000 dipendenti e 300.000 volontari che svolgono attività fondamentali per i territori. La Regione deve investire sull'economia sociale, con l'obiettivo di rendere le persone più felici".

"Noi abbiamo lavorato molto su questo bando - ha aggiunto Rosa Franco presidente del CSV 'San Nicola' in rappresentanza dei CSV pugliesi - grazie anche alla disponibilità dello staff dell'Assessorato al welfare. L'avviso arriva in un momento in cui stiamo trovando sollievo dalla pandemia, che aveva fatto venire meno energie soprattutto nelle piccole associazioni e la Linea B può servire per ridare vigore. Oggi ci sono nuove sfide che vogliamo affrontare lavorando in sinergia. Da parte nostra come successo nei precedenti bandi faremo animazione territoriale con tutti i CSV e daremo accompagnamento per tutta la progettazione.

"Vogliamo coadiuvare gli uffici dell'assessorato - ha concluso Paolo D'Addabbo dell'ARTI - nel realizzare attività di animazione territoriale, perché è importante dare la massima diffusione a questa misura e spiegare come poter accedere ai contributi previsti . Il nostro lavoro sarà supportare le organizzazioni a cogliere al meglio opportunità che la Regione offre per crescere e innovare".
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