
Politica
Petrolio e Pertusillo. Marmo(FI): "Inquinamento e possibili ripercussioni su acqua pugliese"
E rivolgendosi al governatore pugliese "Tutti i nodi vengono al pettine"
Puglia - giovedì 20 aprile 2017
"Come muta in fretta l'opinione degli uomini! Soltanto pochi mesi fa il Governo regionale - chiamato a relazionare sulla situazione del Pertusillo e della Val d'Agri da una mozione di Forza Italia votata all'unanimità dall'Assemblea - chiudeva in maniera tranciante l'argomento per bocca del Governatore Emiliano. Quest'ultimo - anziché chiarire se quell'area della Basilicata fosse diventata serbatoio di elementi potenzialmente tossici e nocivi per la salute delle famiglie pugliesi che utilizzano l'acqua proveniente dal Pertusillo attraverso i rubinetti di Aqp - si limitò a comunicare che il suo omologo lucano, Pittella, era fortemente contrariato per l'ingerenza pugliese in questa materia; che in fin dei conti si trattava di questione tutta interna alla sorella Basilicata; e che in ogni caso l'Arpa di quella regione non aveva segnalato alcun dato allarmante circa un potenziale inquinamento da idrocarburi". Lo dichiara il consigliere regionale e comunale di Forza Italia, Nino Marmo.
"E invece, -aggiunge- appena il tempo di scavallare il 2016, ed ecco che è lo stesso Pittella - con una delibera urgente della sua giunta e dopo un allarmato vertice presso la prefettura di Potenza - a decidere la sospensione dell'attività del Centro Olii di Viggiano in via cautelativa per 90 giorni. Il motivo? Presto detto: contaminazione da idrocarburi del terreno circostante, con conseguenti ripercussioni sulla qualità dell'acqua. Con naturale necessità di analisi e verifiche per scongiurare che l'inquinamento arrivi all'Agri e da lì anche oltre, magari fino al Pertusillo. Ecco perchè torniamo a chiedere, serenamente ma decisamente, al nostro Governo regionale: siete sempre del parere che la vicenda della Val d'Agri sia una questione della sola Basilicata? Non è invece il caso - a tutela della salute attuale e futura degli utenti di Acquedotto Pugliese - monitorare con attenzione l'evoluzione del caso? Perché è fin troppo evidente che il problema dell'inquinamento non può essere geometricamente circoscritto alla zona su cui insiste il Centro Oli. Anzi, l'acqua sotterranea - dal Centro Oli all'invaso del Pertusillo - deve percorrere solo pochi chilometri nel sottosuolo attraverso sedimenti a diversa permeabilità. Ed allora, rilanciamo: esiste uno studio, serio e recente, dell'assetto stratigrafico ed idrogeologico del sottosuolo di quella vasta area che può essere interessata dalla dispersione di idrocarburi inquinanti nel sottosuolo lucano? Temiamo di no. A questo punto crediamo sia doveroso che Arpa puglia ed Aqp intensifichino nei fatti la propria attività di monitoraggio e di analisi a tutela dell'Ambiente e della Salute Pubblica. E che anche Emiliano spalanchi gli occhi una volta per tutte su questa vicenda, senza ingiustificati timori reverenziali nei confronti del suo collega, di ruolo e di partito. I Pugliesi -conclude Marmo- pretendono trasparenza".
"E invece, -aggiunge- appena il tempo di scavallare il 2016, ed ecco che è lo stesso Pittella - con una delibera urgente della sua giunta e dopo un allarmato vertice presso la prefettura di Potenza - a decidere la sospensione dell'attività del Centro Olii di Viggiano in via cautelativa per 90 giorni. Il motivo? Presto detto: contaminazione da idrocarburi del terreno circostante, con conseguenti ripercussioni sulla qualità dell'acqua. Con naturale necessità di analisi e verifiche per scongiurare che l'inquinamento arrivi all'Agri e da lì anche oltre, magari fino al Pertusillo. Ecco perchè torniamo a chiedere, serenamente ma decisamente, al nostro Governo regionale: siete sempre del parere che la vicenda della Val d'Agri sia una questione della sola Basilicata? Non è invece il caso - a tutela della salute attuale e futura degli utenti di Acquedotto Pugliese - monitorare con attenzione l'evoluzione del caso? Perché è fin troppo evidente che il problema dell'inquinamento non può essere geometricamente circoscritto alla zona su cui insiste il Centro Oli. Anzi, l'acqua sotterranea - dal Centro Oli all'invaso del Pertusillo - deve percorrere solo pochi chilometri nel sottosuolo attraverso sedimenti a diversa permeabilità. Ed allora, rilanciamo: esiste uno studio, serio e recente, dell'assetto stratigrafico ed idrogeologico del sottosuolo di quella vasta area che può essere interessata dalla dispersione di idrocarburi inquinanti nel sottosuolo lucano? Temiamo di no. A questo punto crediamo sia doveroso che Arpa puglia ed Aqp intensifichino nei fatti la propria attività di monitoraggio e di analisi a tutela dell'Ambiente e della Salute Pubblica. E che anche Emiliano spalanchi gli occhi una volta per tutte su questa vicenda, senza ingiustificati timori reverenziali nei confronti del suo collega, di ruolo e di partito. I Pugliesi -conclude Marmo- pretendono trasparenza".