Scuola e Lavoro
No Bolkestein, a Roma l'orgoglio dell'Italia Ambulante
Sul palco con Di Maio e Salvini anche l'andriese Savino Montaruli
Andria - domenica 2 ottobre 2016
0.18
Dopo ventiquattro anni dall'ultima manifestazione nazionale, l'Italia Ambulante torna a far sentire la propria voce: tantissime le migliaia di commercianti ambulanti che hanno gremito piazza della Repubblica mercoledì 28 settembre a Roma. Rappresentanze e gruppi di ambulanti provenienti da tutte le Regioni italiane si sono dati appuntamento nella centralissima piazza romana dove hanno manifestato pacificamente ed ordinatamente con i colleghi balneari, anch'essi messi a dura prova dal recepimento della direttiva comunitaria cosiddetta Bolkestein che intende espropriare aree pubbliche e spiagge mediante l'utilizzo improprio e subdolo dei bandi e delle aste, per consegnarle nelle mani delle multinazionali. Un altro passo del Governo italiano per svendere completamente il nostro Paese e le nostre risorse all'Europa dei burocrati, dei capitali, delle banche e degli affari.
Uomini e donne ambulanti hanno ancora una volta manifestato il loro dissenso avverso questa sciagurata iniziativa che ha visto l'Italia soccombere ed assecondare le richieste dell'Europa senza battere ciglio e senza avviare tutte quelle procedure possibili per estrapolare il commercio su aree pubbliche dalla Direttiva, come hanno fatto gli atri, tutti gli altri Stati Europei.
«Il commercio su aree pubbliche in Italia conta un numero di esercenti che supera i duecentomila con oltre un milione di addetti ed un indotto di oltre duemilioni di soggetti. Questa dunque è una questione di interesse nazionale ed è per questo che stiamo combattendo da anni contro questo provvedimento ingiusto e criminale». Queste le parole pronunciate dal leader sindacale andriese, Savino Montaruli, sul palco di piazza della Repubblica a Roma. Con Montaruli, sullo stesso palco, si sono alternati i parlamentari Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Renato Brunetta, Fassina oltre a tutti i più rappresentativi ed impegnati sindacalisti in rappresentanza dell'Italia del commercio su Aree Pubbliche, provenienti dal Lazio, dalla Campania, dalla Toscana, dal Piemonte, dal Veneto, dalla Puglia, dalla Lombardia e dalle altre regioni tutte degnamente ed ottimamente rappresentate.
Tra i rappresentanti più significativi del commercio ambulante delle Province Bari e Bat, coorganizzatori dell'evento, anche Donato Gala di Casambulanti Bitonto, Vincenzo Berardino di Batcommercio2010, Giuseppe Rinaldi di Unimpresa Area Metropolitana Terra di Bari, Vito Giuliano, Gonnella ed altri rappresentanti delle Associazioni di Categoria Indipendenti ed Autonome del territorio pugliese. Al termine della manifestazione è stato firmato un documento per il Governo italiano ed una Delegazione di rappresentanti è stata ricevuta al Ministero dello Sviluppo Economico dove ha avuto modo di esplicitare le ragioni della manifestazione e soprattutto indicare la strada da seguire perché è ancora possibile, oggi, estrapolare il commercio su aree pubbliche dalla Direttiva Bolkestein.
Alla manifestazione romana sono intervenuti anche molti Sindaci in rappresentanza dei comuni che si sono schierati con gli ambulanti mentre altrettanto numerose sono state le assenze da parte di chi pur di non "compromettere" rapporti privilegiati con chi sta caldeggiando questa Direttiva e addirittura ne sta facendo opera di scellerata propaganda, ha preferito restarsene a casa quindi annientare la propria voce ed il proprio sostegno ad una categoria che però nelle campagne elettorali è sempre la più ricercata e disponibile anche con chi non merita.
Questo, almeno, accadeva ed è accaduto sinora ma la musica è cambiata ed anche i musicisti si stanno già cambiando d'abito. Prossimi appuntamenti in tutte le città italiane con manifestazioni No Bolkestein a difesa del lavoro e della dignità dei lavoratori.
Uomini e donne ambulanti hanno ancora una volta manifestato il loro dissenso avverso questa sciagurata iniziativa che ha visto l'Italia soccombere ed assecondare le richieste dell'Europa senza battere ciglio e senza avviare tutte quelle procedure possibili per estrapolare il commercio su aree pubbliche dalla Direttiva, come hanno fatto gli atri, tutti gli altri Stati Europei.
«Il commercio su aree pubbliche in Italia conta un numero di esercenti che supera i duecentomila con oltre un milione di addetti ed un indotto di oltre duemilioni di soggetti. Questa dunque è una questione di interesse nazionale ed è per questo che stiamo combattendo da anni contro questo provvedimento ingiusto e criminale». Queste le parole pronunciate dal leader sindacale andriese, Savino Montaruli, sul palco di piazza della Repubblica a Roma. Con Montaruli, sullo stesso palco, si sono alternati i parlamentari Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Renato Brunetta, Fassina oltre a tutti i più rappresentativi ed impegnati sindacalisti in rappresentanza dell'Italia del commercio su Aree Pubbliche, provenienti dal Lazio, dalla Campania, dalla Toscana, dal Piemonte, dal Veneto, dalla Puglia, dalla Lombardia e dalle altre regioni tutte degnamente ed ottimamente rappresentate.
Tra i rappresentanti più significativi del commercio ambulante delle Province Bari e Bat, coorganizzatori dell'evento, anche Donato Gala di Casambulanti Bitonto, Vincenzo Berardino di Batcommercio2010, Giuseppe Rinaldi di Unimpresa Area Metropolitana Terra di Bari, Vito Giuliano, Gonnella ed altri rappresentanti delle Associazioni di Categoria Indipendenti ed Autonome del territorio pugliese. Al termine della manifestazione è stato firmato un documento per il Governo italiano ed una Delegazione di rappresentanti è stata ricevuta al Ministero dello Sviluppo Economico dove ha avuto modo di esplicitare le ragioni della manifestazione e soprattutto indicare la strada da seguire perché è ancora possibile, oggi, estrapolare il commercio su aree pubbliche dalla Direttiva Bolkestein.
Alla manifestazione romana sono intervenuti anche molti Sindaci in rappresentanza dei comuni che si sono schierati con gli ambulanti mentre altrettanto numerose sono state le assenze da parte di chi pur di non "compromettere" rapporti privilegiati con chi sta caldeggiando questa Direttiva e addirittura ne sta facendo opera di scellerata propaganda, ha preferito restarsene a casa quindi annientare la propria voce ed il proprio sostegno ad una categoria che però nelle campagne elettorali è sempre la più ricercata e disponibile anche con chi non merita.
Questo, almeno, accadeva ed è accaduto sinora ma la musica è cambiata ed anche i musicisti si stanno già cambiando d'abito. Prossimi appuntamenti in tutte le città italiane con manifestazioni No Bolkestein a difesa del lavoro e della dignità dei lavoratori.