Istituto Riccardo Lotti Andria
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Scuola e Lavoro

Niente "Alberghiero", ma ad Andria tante le richieste

Lettera aperta dell'Istituto "Lotti" che riporta le oltre 100 disponibilità delle famiglie

Piano di dimensionamento della rete scolastica per il 2014/2015: ricomincia l'iter che porterà all'approvazione degli indirizzi che ogni istituto dovrà avere per il prossimo anno. La riunione di giunta provinciale dello scorso 28 novembre ha dato parere sfavorevole all'attivazione dell'Istituto Alberghiero nella Città di Andria nell'Istituto "Lotti" di Via Paganini. La domanda che arriva dalla comunità scolastica dell'istituto in una lettera aperta al Presidente della Provincia, Francesco Ventola è semplice: «Perché Presidente, la provincia non ha autorizzato l'attivazione di un neo istituto alberghiero presso l'istituto Lotti di Andria? Perché circa 500 studenti andriesi sono costretti ogni giorno a migrare in città limitrofe? Perché sono state disattese le aspettative di ben 105 famiglie andriesi che per iscritto avevano manifestato la volontà di iscrivere i propri figli all'alberghiero di Andria, ove fosse stato attivato, per il prossimo anno scolastico? Perché le suddette famiglie, per lo più di ceti sociali non particolarmente agiati, in periodi di ristrettezze economiche quale l'attuale, devono continuare a sobbarcarsi un onere economico non da poco per mandare i figli a scuola fuori della propria città? Perché sono state disattese le medesime istanze avanzate dallo stesso sindaco di Andria?».

Tante domande precise e puntuali alle quali bisogna aggiungere ancora altri due dati: nella BAT gli istituti alberghieri si trovano a Trani, Canosa e Margherita di Savoia, mentre Molfetta ha lo storico istituto dove tanti andriesi hanno studiato negli anni e continuano a farlo. Lo scorso anno circa 160 iscrizioni sono state effettuate negli istituti alberghieri della BAT e di Molfetta. Il parere sfavorevole all'attivazione di tale indirizzo, che si legge nel provvedimento licenziato dalla giunta provinciale parla di "offerta formativa già presente nei comuni limitrofi". Ma dall'istituto fanno sapere che la motivazione «non regge nei fatti - dice il prof. Pistillo, uno dei tanti che hanno girato nei vari istituti di scuola media di Andria - Dati alla mano abbiamo dimostrato- che circa il 70% del flusso in uscita dei ragazzi andriesi è verso l'alberghiero di Molfetta, ed in minima parte verso gli alberghieri della BAT. Alberghiero di Molfetta che, tra l'altro, aveva e continua ad avere a seri problemi di sovradimensionamento».

«Non vorrei - sono le parole forti del prof. Ernesto - che siano prevalsi, come negli ultimi tre anni, interessi geopolitici miranti a salvaguardare singole realtà cittadine a discapito di una reale programmazione dell'intero territorio della BAT in termini di filiere produttive (presso l'istituto Lotti, infatti, è già presente l'indirizzo turistico), cosa che sarebbe stato possibile attraverso un nuovo polo turistico-alberghiero in Andria». Polo turistico-alberghiero nei confronti del quale decine di imprenditori ed associazioni locali avevano manifestato per iscritto il proprio interesse dando disponibilità ad accogliere gli allievi in stage per le esercitazioni di cucina e sala bar e per il quale lo stesso istituto aveva dichiarato di poter mettere a disposizione ambienti idonei e perfino una cucina. Un territorio, dunque, inteso come comunità di portatori d'interessi diretti ed indiretti, che ha manifestato vivo apprezzamento ed interesse per l'iniziativa, conscio delle opportunità occupazionali che sarebbero potute scaturirne. «Ancora una volta - sono le parole del prof. Chiummo - la scuola sconta una totale inadeguatezza della classe politica nell'intervenire sui bisogni della società in forza di un mandato che da questa le proviene, che interpreta il suo ruolo con disprezzo, distacco e supponenza e ostacola la scuola nell'individuazione di strategie capaci di intervenire su problemi evidentemente interrelati di crescente dispersione scolastica, dilagante disoccupazione, e pericolosa devianza sociale».

Lo stesso istituto, infatti, dopo la consegna di nuove aule dello scorso 16 ottobre, non ha ancora visto completare i lavori previsti: «L'ente provincia non ha ancora ottemperato a quanto promesso - sono le parole della vicaria prof.ssa Pertoso - circa la pitturazione di parte delle aule, il cablaggio dell'istituto, e l'attivazione dell'impianto di videosorveglianza'. Eppure con pazienza e civiltà la comunità del Lotti, ragazzi in primis, hanno tenuto un comportamento corretto e irreprensibile, meritorio di ben altri interlocutori istituzionali». Infine l'appello del Dirigente Scolastico dell'Istituto Lotti, Pasquale Annese al Presidente Ventola: «Chiedo, a nome del collegio docenti, e con l'interlocuzione del sindaco, che venga rivista la delibera di giunta provinciale. I tempi tecnici prima del parere del USR-Puglia e della successiva delibera regionale, ci sono tutti. In coerenza con quanto fatto negli anni addietro durante i quali si sono autorizzati medesimi indirizzi anche in città limitrofe (vedasi l'indirizzo turistico del Lotti autorizzato anche nelle città di Trani e Barletta)».
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