
Attualità
Morto Stefano Tacchio: anche Andria piange uno dei difensori di spicco dell’ambiente
Aveva 77 anni e da circa cinquant’anni viveva a Reggio Emilia
Andria - lunedì 20 febbraio 2023
11.40
Disperse, nel Torrente Crostolo, le ceneri di uno degli ambientalisti e pacifisti più attivi di tutto il territorio nazionale. Si tratta di Stefano Tacchio, originario di Andria, ma che da circa 50 anni viveva a Reggio Emilia ed era stato uno degli esponenti di spicco di GreenPeace. E' stato sentinella attiva del territorio con un occhio puntato sull'ambiente e gli animali, fino agli ultimi giorni della sua malattia. Lo scorso 18 febbraio, un gruppo di amici e familiari di Tacchio si è ritrovato alla foce del torrente per dar seguito all'ultima volontà espressa dall'ambientalista scomparso il 27 gennaio scorso. Un desiderio che risponde non solo al suo amore per l'ecosistema, ma anche per ricordare la sua esperienza nella Marina Militare, vissuta all'età di 17 anni.
"E' stato molto emozionante cogliere l'affetto, verso zio Nino, di tanti amici di battaglia e la partecipazione sentita all' ultimo saluto, perché lui non resterà chiuso in un'urna ma in quella nuvola di cenere che il vento e l'acqua hanno disperso nella energia cosmica" – commentano i suoi familiari – "Che sia anche così in grado di lottare per il bene comune. Buon vento, Stefano!".
Il nostro Paese, dunque, perde una figura di riferimento in questo ambito, una memoria storica, un uomo in grado di dialogare con le istituzioni, dall'alto delle sue conoscenze e delle sue esperienze. Tacchio, deceduto all'età di 77 anni, a causa di un' infezione renale, ha condotto innumerevoli battaglie in difesa dell'ambiente. Tra le sue proteste, si possono rammentare quelle contro gli esperimenti nucleari francesi nel Pacifico fino alle recenti manifestazioni contro l'impianto biogas nell'area di Prato-Gavassa, passando attraverso la lunga battaglia contro le discariche e l'inceneritore che Iren aveva pianificato di costruire nella stessa area o la lunga lotta in Appennino contro la costruzione della Discarica Iren di Poiatica di Carpineti.
"Siamo rimasti profondamente addolorati per la perdita di Stefano, con il quale abbiamo portato avanti tante battaglie e condiviso tanti bei momenti" – dichiarano tutti gli attivisti e i volontari di GreenPeace Italia, che lo hanno conosciuto – "E' stato per molti di noi un compagno, un amico e ci mancherà molto, anche a chi di noi non ha avuto modo di incontrarlo negli ultimi anni. Siamo davvero vicini alla famiglia, alle sorelle, in questo triste e doloroso momento causato dalla perdita di una persona speciale, che ha dato sempre tutto se stesso e che rimarrà per sempre nei nostri cuori. E siamo certi che lui e il suo impegno saranno sempre al nostro fianco, anche in futuro".
"Un pacifista, amante dell'ambiente e un caro amico – raccontano l'Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio e il Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute di Reggio Emilia - Abbiamo condiviso insieme, negli anni, qualche battaglia in difesa dei valori comuni: lui, invece, le ha combattute tutte. In particolare, la battaglia sostenuta dalla comunità di Gavassa e dalle Associazione ambientaliste contro le discariche e l'inceneritore che Iren voleva costruire è anche, in buona parte, merito suo". "Diversamente da come aveva vissuto il suo impegno ambientalista ed ecologista che lo vedeva spesso e volentieri in prima fila con il megafono in mano, a farsi sentire da tutti, Stefano ora è andato in silenzio – scrivono le associazioni -. Abbiamo condiviso tante lotte e siamo grati per la totale disponibilità e l'impegno che ha profuso in tutti questi anni. Ciao Stefano, grazie".
Per ricordare i passaggi essenziali del suo percorso di vita e le qualità che lo contraddistinguevano come persona, i familiari gli hanno dedicato un pensiero: "A te, che oggi ci hai lasciati, in silenzio come un soffio di vento. A te, che in gioventù fosti un avventuroso marinaio. A te, che la solitudine mai riuscì a spaventare. A te, che ci volevi bene anche se non ce lo dicevi mai, e ieri l'ho visto nei tuoi occhi. A te, che non volevi disturbare e non lo dicevi solo per cortesia. A te e alla tua vita silenziosa dedico questo momento, in questa giornata della memoria in cui te ne sei andato, ti voglio ricordare con forza".
"E' stato molto emozionante cogliere l'affetto, verso zio Nino, di tanti amici di battaglia e la partecipazione sentita all' ultimo saluto, perché lui non resterà chiuso in un'urna ma in quella nuvola di cenere che il vento e l'acqua hanno disperso nella energia cosmica" – commentano i suoi familiari – "Che sia anche così in grado di lottare per il bene comune. Buon vento, Stefano!".
Il nostro Paese, dunque, perde una figura di riferimento in questo ambito, una memoria storica, un uomo in grado di dialogare con le istituzioni, dall'alto delle sue conoscenze e delle sue esperienze. Tacchio, deceduto all'età di 77 anni, a causa di un' infezione renale, ha condotto innumerevoli battaglie in difesa dell'ambiente. Tra le sue proteste, si possono rammentare quelle contro gli esperimenti nucleari francesi nel Pacifico fino alle recenti manifestazioni contro l'impianto biogas nell'area di Prato-Gavassa, passando attraverso la lunga battaglia contro le discariche e l'inceneritore che Iren aveva pianificato di costruire nella stessa area o la lunga lotta in Appennino contro la costruzione della Discarica Iren di Poiatica di Carpineti.
"Siamo rimasti profondamente addolorati per la perdita di Stefano, con il quale abbiamo portato avanti tante battaglie e condiviso tanti bei momenti" – dichiarano tutti gli attivisti e i volontari di GreenPeace Italia, che lo hanno conosciuto – "E' stato per molti di noi un compagno, un amico e ci mancherà molto, anche a chi di noi non ha avuto modo di incontrarlo negli ultimi anni. Siamo davvero vicini alla famiglia, alle sorelle, in questo triste e doloroso momento causato dalla perdita di una persona speciale, che ha dato sempre tutto se stesso e che rimarrà per sempre nei nostri cuori. E siamo certi che lui e il suo impegno saranno sempre al nostro fianco, anche in futuro".
"Un pacifista, amante dell'ambiente e un caro amico – raccontano l'Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino in Rio e il Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute di Reggio Emilia - Abbiamo condiviso insieme, negli anni, qualche battaglia in difesa dei valori comuni: lui, invece, le ha combattute tutte. In particolare, la battaglia sostenuta dalla comunità di Gavassa e dalle Associazione ambientaliste contro le discariche e l'inceneritore che Iren voleva costruire è anche, in buona parte, merito suo". "Diversamente da come aveva vissuto il suo impegno ambientalista ed ecologista che lo vedeva spesso e volentieri in prima fila con il megafono in mano, a farsi sentire da tutti, Stefano ora è andato in silenzio – scrivono le associazioni -. Abbiamo condiviso tante lotte e siamo grati per la totale disponibilità e l'impegno che ha profuso in tutti questi anni. Ciao Stefano, grazie".
Per ricordare i passaggi essenziali del suo percorso di vita e le qualità che lo contraddistinguevano come persona, i familiari gli hanno dedicato un pensiero: "A te, che oggi ci hai lasciati, in silenzio come un soffio di vento. A te, che in gioventù fosti un avventuroso marinaio. A te, che la solitudine mai riuscì a spaventare. A te, che ci volevi bene anche se non ce lo dicevi mai, e ieri l'ho visto nei tuoi occhi. A te, che non volevi disturbare e non lo dicevi solo per cortesia. A te e alla tua vita silenziosa dedico questo momento, in questa giornata della memoria in cui te ne sei andato, ti voglio ricordare con forza".