Circolo Didattico R Cotugno JPG
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Scuola e Lavoro

Lettera aperta alla cittadinanza di Filomena Cannone, dirigente scolastica dell’I.C. “Riccardo Cotugno”

“La nostra scuola cresce: ora servono spazi adeguati e decisioni chiare”

"Care famiglie, cari concittadini,
scrivo questa lettera aperta perché la trasparenza è la base del rapporto di fiducia che lega una scuola alla sua comunità.
L'Istituto Comprensivo "Riccardo Cotugno", che ho l'onore di dirigere da tre anni, si conferma una realtà scolastica in costante ascesa, caratterizzata da un'offerta formativa che coniuga tradizione e innovazione didattica. Tuttavia, tale naturale percorso di crescita si scontra oggi con una criticità strutturale non più procrastinabile: l'insufficienza degli spazi didattici.
Attualmente, l'edificio di via Fucà ospita tre ordini di scuola e gli uffici amministrativi in un unico plesso. È un carico eccessivo, che mette alla prova l'organizzazione e la sicurezza, soprattutto ora che la nostra scuola secondaria di I grado "Rita Levi Montalcini" sta conoscendo un regolare sviluppo.
Con due classi già attive e un corpo docente molto apprezzato dalle famiglie, al punto da non registrare alcun trasferimento in uscita, ci troviamo di fronte all'oggettiva impossibilità tecnica di accogliere le future classi prime per mancanza di aule fisiche.
Non è una previsione: è un dato di fatto.
A tal proposito, a seguito di delibera degli organi collegiali, lo scorso settembre l'istituzione scolastica ha richiesto formalmente all'ente competente l'individuazione e l'assegnazione di un edificio da dedicare alla scuola secondaria di I grado "R. L. Montalcini".
L'Amministrazione comunale ha accolto la richiesta e ha avviato una puntuale ricognizione tecnica del patrimonio edilizio scolastico, rilevando significative disponibilità di spazi inutilizzati nel plesso di via Ospedaletto e nel plesso "Falcone" di via Barletta.
L'Ente Comunale, nell'esercizio delle proprie funzioni, ha formalizzato alla "Cotugno" due ipotesi risolutive:
  1. La coabitazione della nostra scuola secondaria "Montalcini" con la scuola "Dante" nel medesimo edificio, con ingressi separati e sicurezza garantita;
  2. Il trasferimento delle classi della Dante nel plesso Falcone previa possibile e garantita realizzazione di 21 aule e la contestuale assegnazione del plesso di via Ospedaletto alla "Cotugno".
Si tratta di proposte che rientrano nelle competenze attribuite ai Comuni dal D.L. 112/1998 (art. 139) e che mirano a una corretta razionalizzazione degli spazi pubblici nonché a un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche.
Mantenere aule vuote e inutilizzate in un plesso, mentre in un altro si vive un sovraffollamento, è illogico e contrario ai principi di buona amministrazione.
Inoltre, nel corso dell'incontro tenutosi in Comune il 4 dicembre, è stato ufficialmente verbalizzato e sottoscritto dalle parti l'impegno dell'Amministrazione a garantire alla Cotugno l'utilizzo degli spazi della Dante qualora si verificasse un esubero di iscrizioni per l'a.s. 2026/2027.
In relazione alle recenti comunicazioni istituzionali, ritengo necessario chiarire la posizione della scuola a fronte di alcune critiche emerse tramite diversi canali. La nostra condotta è stata ispirata esclusivamente a principi di correttezza amministrativa ed etica professionale.
Abbiamo ritenuto doveroso fornire alle famiglie un quadro informativo completo prima dell'apertura delle iscrizioni, affinché scelte tanto importanti non fossero basate su presupposti incerti.
La scuola è fatta di persone non di numeri.
Accettare iscrizioni senza la garanzia degli spazi, per poi disporre trasferimenti coatti a settembre, rappresenterebbe una violazione della fiducia delle famiglie che non appartiene al nostro stile di gestione.
Pertanto, riteniamo essenziale che l'utenza possa valutare consapevolmente l'opzione tra via Fucà e via Ospedaletto, qualora decida di iscrivere il proprio figlio all'istituto "Cotugno".
La "Cotugno" non rivendica privilegi, ma il diritto a condizioni logistiche adeguate al servizio pubblico di qualità che eroga.
La razionalizzazione degli edifici non deve essere letta come una penalizzazione, bensì come un atto di responsabilità amministrativa verso la collettività. Sebbene la didattica sia competenza del Dirigente, la gestione del patrimonio immobiliare spetta al Comune, ed è ora il momento di assumere decisioni definitive e chiare.
Alle famiglie assicuro che continueremo a operare con la consueta trasparenza.
La "Cotugno" è una realtà in espansione: è tempo di riconoscerle la dignità spaziale che necessita", conclude la sua nota il Dirigente scolastico, prof.ssa Filomena Cannone

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