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La rabbia di Favarin: "Troppa superficialità e sufficienza"

Gioia Fondi che ritrova la vittoria dopo otto gare di digiuno

Amareggiato, deluso e arrabbiato. Non potrebbe essere diverso l'umore di Giancarlo Favarin, tecnico della Fidelis Andria, dopo la sconfitta interna per 0-1 contro il Fondi, la terza consecutiva al Degli Ulivi. Un ko beffardo, considerando la mole di occasioni divorata dai biancazzurri e l'unica occasione, purtroppo risultata vincente, dei laziali. Con una vittoria la squadra federiciana avrebbe messo una seria ipoteca per un posto nei playoff, considerando anche i risultati non ottimali delle dirette concorrenti: bisognerà invece sudare fino all'ultima giornata per sperare di riuscire nell'intento.

A fine gara mister Favarin non usa giri di parole per descrivere la partita: «Essere sotto 0-1 alla fine del primo tempo mi è sembrato incredibile. La squadra ha interpretato bene la partita nonostante tutte le difficoltà che avevamo, abbiamo avuto tante occasioni ma è un nostro demerito non aver vinto con tutte quelle occasioni in questo momento del campionato. Sul gol preso abbiamo peraltro fatto errori di concetto che non sono ammissibili in partite come questa; per tutta la settimana ci siamo raccomandati di stare attenti ad eventuali loro ripartenze, ma ci siamo cascati come dei polli e nel nostro miglior momento abbiamo concesso il gol a loro. Dopo un piccolo sbandamento abbiamo ripreso in mano la partita, ma più di questo non si poteva fare. Abbiamo dilapidato la possibilità di una classifica migliore: dovevamo dare continuità agli ultimi buoni risultati e tenere il Fondi fuori dalla griglia playoff. L'interpretazione della partita è stata giusta, ma il risultato è questo: abbiamo delle difficoltà, è la terza partita di seguito che perdiamo in casa e non si può sempre dire che è colpa della sfortuna o delle assenze; è solo colpa nostra, perchè se guardiamo la prestazione abbiamo buttato via tre punti, e non è la prima volta. Ma è possibile che le squadre vengano qui e vincano la partita con una sola occasione? Oggi per sufficienza abbiamo concesso il gol e per la stessa sufficienza Cruz ha sbagliato un gol a porta vuota che ha dell'incredibile. Siamo stati superficiali e sufficienti proprio quando bisognava essere più determinati, proprio in un momento in cui non ci possiamo permettere di sbagliare nulla. I tifosi hanno ragione a incazzarsi. Nelle prossime tre gare dobbiamo recuperare il tempo e i punti persi: abbiamo il dovere di provarci fino in fondo».

Immensa la gioia di Sandro Pochesci, tecnico del Fondi, a fine gara; la sua squadra non vinceva da otto partite, e il successo sulla Fidelis acquisisce grande importanza nella corsa a un posto nei playoff: «Tatticamente avevamo preparato la partita in un certo modo, ma poi ci siamo accorti di non avere più le distanze e di essere in balia dell'Andria, non avevamo aggressività, eravamo impauriti e imbambolati. A quel punto ho dovuto fare qualcosa e sacrificare Gambino per metterci a specchio con l'Andria, così abbiamo giocato uno contro uno. La vittoria è meritata a livello di atteggiamento, ma l'Andria ha da recriminare perchè nel primo tempo poteva fare anche tre gol facili. Io ero però convinto di vincere: ho detto ai ragazzi che non è possibile non riuscire a "rubare" una partita in tutto il campionato, e ho urlato questa cosa alla panchina trenta secondi prima del gol. All'andata avevamo la partita in cassaforte sull'1-0, ma abbiamo perso su un calcio di rigore con espulsione e con un gol a pochi minuti dalla fine di un ragazzo di cui non ho più sentito parlare. All'andata l'Andria non aveva fatto una bella impressione, invece oggi è stata superiore, è una squadra che ha fatto la serie più lunga di imbattibilità di questo girone e perciò ha dei valori, poi come tutti ha avuto un brutto momento. Ho detto ai miei ragazzi che il pareggio non bastava, bisognava vincere; se non lo avessimo fatto eravamo fuori dai playoff. Siamo l'unica squadra ripescata che è sempre stata nei playoff, tranne in una partita. La squadra lo merita per quello che ha fatto, poi alla fine vedremo quello che verrà: il nostro campionato l'abbiamo già vinto».
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