
Attualità
La rabbia degli addetti di Nova Apulia in presidio davanti a Castel del Monte
A rischio licenziamento ci sono 23 dipendenti, dopo oltre 20 anni di attività lavorativa
Andria - lunedì 24 maggio 2021
15.40
Stamane presidio di protesta a Castel del Monte. I sindacati di Filcams Cgil Bat, insieme alla segreteria regionale e alle altre segreterie territoriali hanno organizzato un sit-in contro la decisione di Nova Apulia di riaprire i siti culturali con ingresso gratuito e con l'utilizzo di una apposita app di prenotazione.
Una decisione questa che risale allo scorso marzo, quando l'azienda concessionaria ha inviato ai 23 dipendenti (di cui 8 sono della provincia di Barletta-Andria-Trani) i preavvisi di licenziamento
"Siamo completamente alla deriva", commentano i lavoratori. "Non abbiamo più futuro, dopo aver lavorato per Nova Apulia per oltre 20 anni. Vogliamo continuare a lavorare dignitosamente e offrire il massimo a chiunque visiti i nostri meravigliosi monumenti storici ed artistici" – proseguono - "Dopo anni di lavoro abbiamo raggiunto livelli di professionalità elevate, e nonostante ciò manca un bando che possa tutelare la nostra occupazione. La nostra richiesta è di sensibilizzare le Istituzioni affinché possano ridare serenità a 23 famiglie, le quali oltre 1 anno non vivono più".
La mobilitazione continuerà nei giorni successivi, spostandosi in altri due siti: il 26 maggio presso il Castello Svevo di Bari e il 27 maggio presso il Museo Nazionale Archeologico MARTA di Taranto.
Una decisione questa che risale allo scorso marzo, quando l'azienda concessionaria ha inviato ai 23 dipendenti (di cui 8 sono della provincia di Barletta-Andria-Trani) i preavvisi di licenziamento
"Siamo completamente alla deriva", commentano i lavoratori. "Non abbiamo più futuro, dopo aver lavorato per Nova Apulia per oltre 20 anni. Vogliamo continuare a lavorare dignitosamente e offrire il massimo a chiunque visiti i nostri meravigliosi monumenti storici ed artistici" – proseguono - "Dopo anni di lavoro abbiamo raggiunto livelli di professionalità elevate, e nonostante ciò manca un bando che possa tutelare la nostra occupazione. La nostra richiesta è di sensibilizzare le Istituzioni affinché possano ridare serenità a 23 famiglie, le quali oltre 1 anno non vivono più".
La mobilitazione continuerà nei giorni successivi, spostandosi in altri due siti: il 26 maggio presso il Castello Svevo di Bari e il 27 maggio presso il Museo Nazionale Archeologico MARTA di Taranto.