
Vita di città
La nuova tangenziale di Andria che non c'è: la ditta chiede risarcimento, l'allarme di Scamarcio
Sarebbero 5 i milioni di euro chiesti al Comune dalla Doronzo di Barletta
Andria - lunedì 30 giugno 2025
16.53
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell'Avv. Antonio Scamarcio (Consigliere Comunale Città di Andria) sulla nuova tangenziale di Andria o bretella ovest che dir si voglia.
"Regalo del Sindaco Bruno alla Città: 5 milioni di euro richiesti al Comune di Andria per un risarcimento danni che ricadrà sui cittadini andriesi
Mentre il Sindaco ha divulgato sui social la data del suo cinquantesimo compleanno, per essere adeguatamente festeggiata, "la festa", in realtà, l'ha fatta lei ai cittadini andriesi.
Infatti è di qualche giorno fa la richiesta di risarcimento danni, pari a 5 milioni di euro, che la ditta Doronzo, aggiudicataria dell'appalto relativo alla costruzione della nuova bretella della tangenziale ovest, ha notificato all'Amministrazione Bruno.
Una richiesta che, come spesso accade in questi casi, rischia di creare un nuovo buco di bilancio se a pagarne le spese saranno i cittadini andriesi e non i responsabili della sciagurata decisione che ha portato alla richiesta di risarcimento danni.
Ricordiamo cosa accaduto: il 10 luglio 2023, purtroppo, sono stato facile profeta nell'evidenziare, in Consiglio Comunale, il pericolo concreto gravante sull'Amministrazione e sui cittadini, in sede di adozione della delibera n.39 sul completamento della tangenziale ovest.
Il perdurante ingiustificato ostruzionismo del sindaco Bruno al completamento dell'opera, nonostante le plurime sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, con le quali si diffidava il Comune di Andria ad adottare la variante del P.R.G., prodromica all'esecuzione dei lavori, ha avuto la duplice conseguenza di far perdere il finanziamento già erogato di 27 milioni di euro e di esporre la città di Andria alla richiesta di risarcimento da parte dell'Impresa Doronzo.
Doveroso da parte del sindaco Bruno assumersi tutte le responsabilità e spiegare ai cittadini che la propria azione "amministrativa", contraria all'opera, ha avuto come conseguenza un ulteriore ingente danno per la città, aggravato dall'ipotesi che il Comune debba considerare nel proprio bilancio un accantonamento ai sensi degli artt. 267 e 167 del TUEL. In poche parole un danno di 5 milioni di euro per la città che non esclude, persino, anche il pagamento in solido da parte dei consiglieri comunali che hanno votato in aula contro la variante.
Un'Amministrazione saggia e competente avrebbe dovuto prevedere (ed era stata allertata anche dal sottoscritto in sede di discussione nel Consiglio Comunale), come logica conseguenza del suo illegittimo operato, la naturale e prevedibile richiesta di risarcimento danni da parte dell'impresa aggiudicataria dei lavori.
Ai cittadini ogni libera riflessione sulla totale inadeguatezza di questa Amministrazione.
Così come il centro-sinistra dell'epoca ha prodotto enormi danni alle casse comunali con gli errori negli espropri del PRU di San Valentino e della zona PIP, il lupo perde il pelo ma non il vizio ed ora la stessa parte politica si è resa responsabile di un nuovo disastro amministrativo e finanziario".