
Vita di città
La Fiera d'Aprile non c’è più: nessun commerciante ha ritirato l’autorizzazione
Pervenute solo 50 domande di partecipazione su 120 assegnatari di posteggio
Andria - giovedì 25 aprile 2019
9.59
Lo scorso 1° aprile la prima doccia fredda con sole 50 domande di partecipazione pervenute al Suap del Comune di Andria, su 120 assegnatari di posteggio nella tradizionale Fiera di Aprile.
«Un dato drammatico che non solo testimonia la disaffezione per una Fiera mai riqualificata e sempre più degradata -sottolinea il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, con una sua nota- ma anche e soprattutto il disincentivo rappresentato dall'aumento spropositato del 100% della Tosap, oltre ai diritti di segreteria, triplicati, e gli altri oneri per complessivi oltre 300 euro per un posteggio medio. Una mannaia vessatoria sugli ambulanti, molti dei quali andriesi e depositari di una straordinaria storia commerciale che ricomprende alcune delle attività tipiche della nostra terra e della città. In verità il termometro della situazione era apparso subito con la linea verso l'alto e le due primarie Associazioni di Categoria Unimpresa Bat e CasAmbulanti ne avevano già da mesi sollevato la questione e lanciato l'allarme che poi si è verificato essere concreto e reale.
I circa 50 operatori che hanno presentato domanda di partecipazione, sui complessivi 120, si sono recati le scorse settimane presso il Suap di Andria per effettuare la scelta del posteggio ma all'orario di chiusura degli uffici comunali, il giorno mercoledì 24 aprile 2019, nessuno di loro aveva poi ritirato la concessione previo pagamento del dovuto. Nessun operatore dunque ha inteso ritirare l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico essendo stati fortemente scoraggiati dal costo elevatissimo di partecipazione, unico nel suo genere per una Fiera portata all'estremo degrado e trascuratezza».
E proseguono durissime le parole del Presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli: «Ho seguito personalmente le procedure di presentazione delle istanze e sin da subito ho avvertito la rabbia dei partecipanti alla Fiera i quali sono stati colti di sorpresa da questi aumenti assolutamente improponibili ed insopportabili. Non è concepibile che si possa pagare fino a 400 euro per ottenere la concessione temporanea ad occupare un posteggio in una Fiera d'Aprile ridotta in queste condizioni. Cosa accadrà ora? Coloro che entro venerdì mattina ritireranno le concessioni, previo pagamento, forse saranno addirittura meno di una decina su 120 posteggi che, quindi, resteranno liberi, a disposizione di venditori abusivi o spuntisti con il comune che, alla fine, ci rimette non due ma tre, quattro volte e la città che viene privata di quest'altro storico appuntamento commerciale. Siamo stati chiamati tante volte nel corso dei decenni a confrontarci sul tema ma gli assessori, tantissimi, che si sono avvicendati al Settore non hanno mai avuto idea di come rilanciare questa Fiera né tantomeno la disponibilità ad accogliere le tantissime nostre sollecitazioni sempre messe da parte ed emarginate.
Il risultato è questo. La Fiera, in pratica, non c'è più e questa è la dura e cruda realtà. I nostri maestri ambulanti si recano in altre Regioni d'Italia per esporre e mettere in mostra le loro eccellenze. Purtroppo questi maestri andriesi restano mortificati nella loro città e credo che il danno più grande non sia quello di aver distrutto anche la Fiera di Aprile ma di aver umiliato gli esercenti andriesi e anche coloro che da altre Regioni si recavano nella nostra città per porre in vendita i loro prodotti. Tutto questo non c'è più, con l'aggravante che in pochi parlano ed in molti tacciono», ha concluso Montaruli.
«Un dato drammatico che non solo testimonia la disaffezione per una Fiera mai riqualificata e sempre più degradata -sottolinea il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, con una sua nota- ma anche e soprattutto il disincentivo rappresentato dall'aumento spropositato del 100% della Tosap, oltre ai diritti di segreteria, triplicati, e gli altri oneri per complessivi oltre 300 euro per un posteggio medio. Una mannaia vessatoria sugli ambulanti, molti dei quali andriesi e depositari di una straordinaria storia commerciale che ricomprende alcune delle attività tipiche della nostra terra e della città. In verità il termometro della situazione era apparso subito con la linea verso l'alto e le due primarie Associazioni di Categoria Unimpresa Bat e CasAmbulanti ne avevano già da mesi sollevato la questione e lanciato l'allarme che poi si è verificato essere concreto e reale.
I circa 50 operatori che hanno presentato domanda di partecipazione, sui complessivi 120, si sono recati le scorse settimane presso il Suap di Andria per effettuare la scelta del posteggio ma all'orario di chiusura degli uffici comunali, il giorno mercoledì 24 aprile 2019, nessuno di loro aveva poi ritirato la concessione previo pagamento del dovuto. Nessun operatore dunque ha inteso ritirare l'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico essendo stati fortemente scoraggiati dal costo elevatissimo di partecipazione, unico nel suo genere per una Fiera portata all'estremo degrado e trascuratezza».
E proseguono durissime le parole del Presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli: «Ho seguito personalmente le procedure di presentazione delle istanze e sin da subito ho avvertito la rabbia dei partecipanti alla Fiera i quali sono stati colti di sorpresa da questi aumenti assolutamente improponibili ed insopportabili. Non è concepibile che si possa pagare fino a 400 euro per ottenere la concessione temporanea ad occupare un posteggio in una Fiera d'Aprile ridotta in queste condizioni. Cosa accadrà ora? Coloro che entro venerdì mattina ritireranno le concessioni, previo pagamento, forse saranno addirittura meno di una decina su 120 posteggi che, quindi, resteranno liberi, a disposizione di venditori abusivi o spuntisti con il comune che, alla fine, ci rimette non due ma tre, quattro volte e la città che viene privata di quest'altro storico appuntamento commerciale. Siamo stati chiamati tante volte nel corso dei decenni a confrontarci sul tema ma gli assessori, tantissimi, che si sono avvicendati al Settore non hanno mai avuto idea di come rilanciare questa Fiera né tantomeno la disponibilità ad accogliere le tantissime nostre sollecitazioni sempre messe da parte ed emarginate.
Il risultato è questo. La Fiera, in pratica, non c'è più e questa è la dura e cruda realtà. I nostri maestri ambulanti si recano in altre Regioni d'Italia per esporre e mettere in mostra le loro eccellenze. Purtroppo questi maestri andriesi restano mortificati nella loro città e credo che il danno più grande non sia quello di aver distrutto anche la Fiera di Aprile ma di aver umiliato gli esercenti andriesi e anche coloro che da altre Regioni si recavano nella nostra città per porre in vendita i loro prodotti. Tutto questo non c'è più, con l'aggravante che in pochi parlano ed in molti tacciono», ha concluso Montaruli.