Ruggiero Mennea e Valentina Romano
Ruggiero Mennea e Valentina Romano
Speciale

L’impatto sociale come motore di sviluppo: la Puglia e la nuova frontiera del welfare

Una terra che innova partendo dalle comunità

La Puglia, storicamente crocevia di culture e popoli, è oggi anche un crocevia di sperimentazioni sociali e innovazioni istituzionali. Non è un caso se negli ultimi anni la Regione ha saputo imporsi all'attenzione nazionale per la capacità di coniugare politiche sociali e sviluppo economico, mettendo al centro un'idea nuova di welfare.

Non più costo per la collettività, ma investimento strategico: un motore che genera coesione, fiducia e nuove opportunità di lavoro. In questa cornice si colloca l'Avviso Impatto Sociale, promosso dal Dipartimento Welfare della Regione Puglia con una dotazione finanziaria complessiva pari a € 10.000.000,00, strumento avanzato e lungimirante che rappresenta un vero cambio di paradigma.

L'Avviso, aperto per la presentazione delle istanze dal 15 settembre ed ancora attivo, è molto più di un bando. È un patto con le comunità locali: uno strumento che sostiene iniziative dal basso, capaci di produrre trasformazioni concrete e durature nei territori.

Le proposte possono spaziare dalla rigenerazione urbana alla formazione digitale, dall'inclusione lavorativa delle persone fragili alla teleassistenza per anziani, dalla creazione di spazi di comunità alla promozione di nuove forme di solidarietà intergenerazionale. Il budget totale di ogni singolo progetto, compresi i costi indiretti, va da €50.000,00 fino ad € 200.000,00 e l'aiuto regionale è pari al 100% dei costi ammissibili. Quello che accomuna i progetti è la capacità di generare impatto sociale, cioè effetti positivi misurabili che vanno oltre il singolo intervento e lasciano un'eredità di cambiamento strutturale.

La novità non è soltanto il sostegno economico, ma la logica trasformativa: ciò che rileva è infatti che i servizi innovativi finanziati creino legami, capitale sociale, economie di prossimità, nuove opportunità di inclusione.

«Il nostro intento – ha spiegato il Consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, Ruggiero Mennea – è quello di creare un ecosistema in cui il Terzo Settore non si limiti a tamponare le emergenze, ma diventi motore di cambiamento strutturale. Con l'Avviso Impatto Sociale vogliamo che le comunità pugliesi diventino protagoniste del proprio futuro, sperimentando soluzioni nuove e sostenibili. Ma c'è di più: questa misura rientra in una visione chiara, che punta a fare della Puglia una regione in grado di guidare le trasformazioni nazionali in materia di welfare. Noi crediamo che lo sviluppo economico e la crescita sociale non possano più essere separati, e che la politica debba assumersi la responsabilità di costruire strumenti che tengano insieme lavoro, inclusione e partecipazione. L'Avviso è un esempio concreto di come le istituzioni possano creare condizioni favorevoli e di come la politica possa e debba essere generativa, mettendo le persone al centro delle strategie di crescita. Questo è il modello di Puglia che vogliamo costruire: aperta, solidale, innovativa e protagonista a livello nazionale».

L'Avviso è l'espressione più concreta della scelta del Dipartimento Welfare della Regione Puglia di rilanciare l'economia sociale come motore di sviluppo.

In un tempo segnato da crisi economiche globali e precarietà, l'economia sociale offre un modello diverso: mette al centro le persone e non il profitto, genera inclusione e non esclusione, trasforma i bisogni in occasioni di innovazione. È una forma di economia che cresce nei territori, radicata nelle comunità, capace di coniugare solidarietà e sostenibilità.

Il Dipartimento Welfare interpreta il Terzo Settore come protagonista e non come "attore minore". Cooperative, associazioni, imprese sociali e reti civiche diventano luoghi di produzione di valore, di creatività e di cittadinanza attiva. È questa la vera forza dell'Avviso: trasformare le fragilità in opportunità e la solidarietà in motore economico.

Il cuore dell'Avviso è il suo approccio dal basso. Le comunità locali non sono semplici beneficiarie, ma soggetti attivi nella costruzione del cambiamento.

Ogni progetto racconta una storia di protagonismo civico: cittadini che rigenerano spazi dimenticati, giovani che inventano nuove forme di cooperazione digitale, famiglie che costruiscono reti di mutuo aiuto, persone fragili che diventano risorsa per la collettività.

È una visione che sovverte l'approccio tradizionale: il welfare non è più un insieme di risposte calate dall'alto, ma prende forma nei territori, cresce nei legami di prossimità, si costruisce dentro le relazioni tra persone e comunità che decidono di attivarsi, condividere risorse e co-progettare soluzioni ai bisogni collettivi.

«La forza dell'Avviso – ha sottolineato la Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano – è la sua capacità di dare voce a chi, nei territori, possiede idee e competenze per generare cambiamento. Non imponiamo modelli precostituiti: creiamo invece le condizioni perché le comunità possano diventare laboratori di innovazione sociale. Questo significa riconoscere le competenze diffuse, valorizzare esperienze che spesso restano invisibili ma che costituiscono la spina dorsale del nostro tessuto sociale. Il Dipartimento non si limita a finanziare: ascolta, mette in rete, costruisce processi che hanno come obiettivo la sostenibilità e la replicabilità. La nostra sfida è culturale prima ancora che amministrativa: intendiamo affermare un modello di welfare generativo, capace di trasformare il bisogno in risorsa e l'assistenza in opportunità di crescita collettiva. Questo è il valore aggiunto della Puglia e ciò che ci distingue a livello nazionale. La prova del successo della misura sta già nel numero di istanze pervenute, pari ad oltre 70 in soli 10 giorni, che attesta la capacità della Puglia di ascoltare il territorio e costruire con esso le strategie di sviluppo».

I numeri dell'Avviso parlano chiaro: decine di proposte inviate in pochi giorni, tutte accomunate da un'idea forte, quella di generare impatto sociale partendo dalle comunità. Non si tratta di iniziative astratte, ma di progetti concreti che danno corpo a un nuovo modo di intendere il welfare.

C'è chi immagina hub digitali per ridurre il divario tecnologico e aprire strade di inclusione ai giovani. Ci sono cooperative che costruiscono reti di teleassistenza e co-housing per gli anziani e realtà che puntano su modelli innovativi di rigenerazione urbana e comunitaria. Alcuni progetti scommettono sulla cultura e sull'arte come strumenti di cura e inclusione: raccontano come il linguaggio artistico possa diventare terapia sociale e occasione di protagonismo per le nuove generazioni. Altri legano il welfare al mondo dell'agricoltura sostenibile e dell'economia circolare, trasformando la solidarietà in nuove filiere produttive.

C'è chi lavora sull'educazione e sul contrasto alle povertà educative e chi sull'inclusione lavorativa e formativa. Non mancano le sperimentazioni nel campo del turismo di comunità né quelle legate al benessere psicologico e sociale.

Ogni progetto è un tassello di un mosaico più grande: racconta storie di comunità che scelgono di organizzarsi per affrontare i bisogni collettivi, trasformando difficoltà in opportunità, fragilità in risorse, periferie in spazi di innovazione.

I progetti proposti sviluppano servizi innovativi sul sociale, pensati per rispondere ai bisogni emergenti con approcci inediti. Dai sistemi digitali di teleassistenza ai laboratori per le competenze STEM, dagli hub comunitari per l'inclusione ai modelli di agricoltura sociale, fino alle piattaforme collaborative per la cittadinanza attiva: ciascun servizio diventa un dispositivo capace di generare impatto e di lasciare un'eredità duratura nei territori.

L'innovazione sociale non coincide con la tecnologia, ma con la capacità di ideare soluzioni che producano valore condiviso. È l'incontro tra creatività, capitale sociale e collaborazione intersettoriale che rende possibile affrontare sfide complesse come l'inclusione lavorativa, la rigenerazione urbana, la lotta alle disuguaglianze.

In questo senso, lo sviluppo del welfare si trasforma in innovazione strutturale: non solo risposta ai bisogni, ma capacità di anticiparli, generando nuovi modelli economici e sociali. Il welfare diventa un'infrastruttura viva, una piattaforma abilitante che mette in rete cittadini, istituzioni, imprese e Terzo Settore, aprendo spazi per nuove forme di solidarietà, lavoro e cittadinanza.
  • politica andria
Altri contenuti a tema
16 Michele Rizzi (Avs-Sinistra Italiana): «Tre anni di governo Meloni, un disastro annunciato» Michele Rizzi (Avs-Sinistra Italiana): «Tre anni di governo Meloni, un disastro annunciato» La nota del segretario provinciale
Angela Ludovico lascia il gruppo del PD in consiglio provinciale: "Proseguo da indipendente nel centrosinistra" Angela Ludovico lascia il gruppo del PD in consiglio provinciale: "Proseguo da indipendente nel centrosinistra" La dichiarazione integrale della consigliera
Manifestazione a Roma per la Palestina, presente Sinistra italiana Bat Manifestazione a Roma per la Palestina, presente Sinistra italiana Bat La nota del segretario provinciale Michele Rizzi
Addario: «L’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Barchetta è fuorviante» Addario: «L’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Barchetta è fuorviante» La replica alle opposizioni del segretario cittadino del PD Andria
Centrodestra Bat: «Fondi Pnrr a rischio, amministrazione Lodispoto bocciata» Centrodestra Bat: «Fondi Pnrr a rischio, amministrazione Lodispoto bocciata» La nota dei consiglieri provinciali
Terremoto in Regione Puglia, il Movimento 5 Stelle: «Rimettiamo tutte le deleghe» Terremoto in Regione Puglia, il Movimento 5 Stelle: «Rimettiamo tutte le deleghe» Per la comunicazione ufficiale a Bari il presidente Giuseppe Conte
Carlo Calenda, leader di Azione, presenta ad Andria il suo ultimo libro Carlo Calenda, leader di Azione, presenta ad Andria il suo ultimo libro “Il patto: oltre il trentennio perduto” tra grande affluenza e interesse della comunità
“OBIETTIVO COMUNE per la BAT”: le liste civiche andriesi di centro-sinistra partecipano alle elezioni provinciali “OBIETTIVO COMUNE per la BAT”: le liste civiche andriesi di centro-sinistra partecipano alle elezioni provinciali Il programma della compagine che si presenta al voto del 18 dicembre
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.