
Politica
Introduzione della storia locale nei programmi scolastici
On. Davide Galantino (M5S) soddisfatto della risposta del Ministero dell'Istruzione
Italia - lunedì 21 gennaio 2019
"Abbiamo presentato una interrogazione parlamentare al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, per promuovere l'insegnamento della storia locale nelle scuole".
La proposta è stata discussa nei giorni scorsi dai deputati Galantino e Russo, parlamentari del M5S, in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.
"Troppo spesso non si conoscono la storia, i costumi, le tradizioni della propria terra, oltre che la parlata, quando lingua minoritaria. In Puglia come in Campania e nel resto d'Italia approfondire la storia locale deve essere un elemento distintivo e di arricchimento per le diverse generazioni di studenti, grazie alla valorizzazione di autori e storici locali in parallelo con la storiografia già oltremodo riconosciuta" - commentano i deputati pentastellati- "ci riteniamo soddisfatti della risposta del Ministero dell'Istruzione alla nostra interrogazione parlamentare, che ha scelto di inserire nelle indicazioni nazionali, alla luce anche della legge sull'autonomia scolastica, la possibilità di integrare la quota già prevista per l'insegnamento della storia locale, con quella riservata alle istituzioni scolastiche nella misura massima del 20% del curricolo. In un mondo sempre più globalizzato è facile perdere la propria memoria storica, facendo passare in secondo piano il bene più prezioso che possa caratterizzare un uomo nato in un determinato luogo: il proprio retaggio culturale."
"La comparazione tra le storie locali inter e intra comunali della Penisola - si legge nella interrogazione - creerebbero un patrimonio indiscutibile e unico, coadiuvato dalla valorizzazione dei siti dell'Unesco che, in Italia, si trovano quasi in ogni regione."
La proposta è stata discussa nei giorni scorsi dai deputati Galantino e Russo, parlamentari del M5S, in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.
"Troppo spesso non si conoscono la storia, i costumi, le tradizioni della propria terra, oltre che la parlata, quando lingua minoritaria. In Puglia come in Campania e nel resto d'Italia approfondire la storia locale deve essere un elemento distintivo e di arricchimento per le diverse generazioni di studenti, grazie alla valorizzazione di autori e storici locali in parallelo con la storiografia già oltremodo riconosciuta" - commentano i deputati pentastellati- "ci riteniamo soddisfatti della risposta del Ministero dell'Istruzione alla nostra interrogazione parlamentare, che ha scelto di inserire nelle indicazioni nazionali, alla luce anche della legge sull'autonomia scolastica, la possibilità di integrare la quota già prevista per l'insegnamento della storia locale, con quella riservata alle istituzioni scolastiche nella misura massima del 20% del curricolo. In un mondo sempre più globalizzato è facile perdere la propria memoria storica, facendo passare in secondo piano il bene più prezioso che possa caratterizzare un uomo nato in un determinato luogo: il proprio retaggio culturale."
"La comparazione tra le storie locali inter e intra comunali della Penisola - si legge nella interrogazione - creerebbero un patrimonio indiscutibile e unico, coadiuvato dalla valorizzazione dei siti dell'Unesco che, in Italia, si trovano quasi in ogni regione."