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Politica
In approvazione la legge regionale contro omo-transfobia. Cosa cambierà?
Lopopolo (Arcigay): «Importante tappa verso la civiltà. Prosegue la sensibilizzazione nella Bat»
Puglia - domenica 21 gennaio 2018
"Favorire il raggiungimento dell'uguaglianza e delle pari opportunità tra le persone a prescindere dal loro orientamento sessuale, identità di genere o condizione intersessuale". Questo si legge nel testo del disegno di legge contro omofobia e transfobia presentato lo scorso 15 novembre e approvato dalla Giunta regionale, alla cui stesura hanno contribuito le organizzazioni LGBTI e i giuristi della Rete Lenford, con il coordinamento dell'on. Titti De Simone, Consigliera politica del Presidente Emiliano per l'attuazione del Programma.
Il DDL è ora entrato nel vivo il percorso di approvazione con i primi confronti nelle Commissioni di via Capruzzi, prima dell'arrivo nell'aula del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.
«Si tratta di una tappa importante nel cammino verso la civiltà e l'inclusione del territorio regionale. – ha affermato Luciano Lopopolo di Arcigay Puglia, componente della Segreteria nazionale dell'associazione –In assenza di un dispositivo di legge nazionale che riconosca tali forme della violenza, le prevenga e le sanzioni adeguatamente, le Regioni, anche richiamate dalla legislazione europea, cercano di colmare questo vulnus nel nostro sistema legislativo attraverso politiche proattive della inclusione e della valorizzazione delle differenze.
Esprimiamo grande encomio alla Regione Puglia ed alla consigliera del presidente Michele Emiliano per l'attuazione del programma di governo Titti De Simone per questo tentativo coraggioso di rendere il nostro territorio migliore in termini di diritti, emancipazione delle minoranze e legalità.
Ma quali saranno le novità?
La legge non introdurrà reati penali, non essendo nelle facoltà della Regione, ma fornirà strumenti utili e sostegno ai cittadini Lgbti vittime di atti discriminatori.
«La legge – prosegue Lopopolo - sancisce una serie di misure che riguardano l'educazione, l'istruzione e la formazione, istituisce un osservatorio regionale per monitorare il fenomeno ed allarga la sua funzione di vigilanza anche al giornalismo affinché non sia mai lesivo della dignità della comunità Lgbti.
La legge proseguirà le audizioni dei principali attori della dialettica politica e sociale del territorio, per poi giungere alla votazione in Consiglio. Ci auspichiamo che ben oltre il sostegno della maggioranza alla legge arrivi il voto trasversale di tutte e tutti coloro che si riconoscono nella cultura della prevenzione della violenza, della inclusione delle differenze e della valorizzazione di ogni forma di identità sesso affettiva e di genere».
In linea con il nuovo DDL, l'Arcigay Bat (con sede a Barletta) prosegue le sue attività di volontariato: casa dei diritti, sportello psicologico e legale, collaborazione con il centro antiviolenza "RiscoprirSi" di Andria.
Oltre a queste attività, è operativo un progetto di sensibilizzazione nelle scuole che ne facciano richiesta: negli scorsi mesi l'associazione è già intervenuta durante l'assemblea degli studenti al liceo classico "Carlo Troya" di Andria e annovera nuovi appuntamenti a Bisceglie e Trani.
L'associazione continuerà a fare opera di informazione sul territorio provinciale a proposito delle caratteristiche della legge, affinchè essa riceva un consenso consono ad una questione di diritti umani e di civiltà.
Il DDL è ora entrato nel vivo il percorso di approvazione con i primi confronti nelle Commissioni di via Capruzzi, prima dell'arrivo nell'aula del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.
«Si tratta di una tappa importante nel cammino verso la civiltà e l'inclusione del territorio regionale. – ha affermato Luciano Lopopolo di Arcigay Puglia, componente della Segreteria nazionale dell'associazione –In assenza di un dispositivo di legge nazionale che riconosca tali forme della violenza, le prevenga e le sanzioni adeguatamente, le Regioni, anche richiamate dalla legislazione europea, cercano di colmare questo vulnus nel nostro sistema legislativo attraverso politiche proattive della inclusione e della valorizzazione delle differenze.
Esprimiamo grande encomio alla Regione Puglia ed alla consigliera del presidente Michele Emiliano per l'attuazione del programma di governo Titti De Simone per questo tentativo coraggioso di rendere il nostro territorio migliore in termini di diritti, emancipazione delle minoranze e legalità.
Ma quali saranno le novità?
La legge non introdurrà reati penali, non essendo nelle facoltà della Regione, ma fornirà strumenti utili e sostegno ai cittadini Lgbti vittime di atti discriminatori.
«La legge – prosegue Lopopolo - sancisce una serie di misure che riguardano l'educazione, l'istruzione e la formazione, istituisce un osservatorio regionale per monitorare il fenomeno ed allarga la sua funzione di vigilanza anche al giornalismo affinché non sia mai lesivo della dignità della comunità Lgbti.

In linea con il nuovo DDL, l'Arcigay Bat (con sede a Barletta) prosegue le sue attività di volontariato: casa dei diritti, sportello psicologico e legale, collaborazione con il centro antiviolenza "RiscoprirSi" di Andria.
Oltre a queste attività, è operativo un progetto di sensibilizzazione nelle scuole che ne facciano richiesta: negli scorsi mesi l'associazione è già intervenuta durante l'assemblea degli studenti al liceo classico "Carlo Troya" di Andria e annovera nuovi appuntamenti a Bisceglie e Trani.
L'associazione continuerà a fare opera di informazione sul territorio provinciale a proposito delle caratteristiche della legge, affinchè essa riceva un consenso consono ad una questione di diritti umani e di civiltà.