
Attualità
Il volontario Roberto Ciciriello si racconta: "Il mio impegno tra il Centro Zenith e l’Ass. Papa Giovanni XXIII"
Continua senza sosta la sua opera di solidarietà, mettendosi al servizio di quanti hanno bisogno di aiuto e sostegno
Andria - mercoledì 29 agosto 2018
L'amore e la generosità di Roberto Ciciriello verso il prossimo, superano i confini del nostro territorio, giungendo anche a Chieti, dove è presente l'associazione comunità "Papa Giovanni XXIII", coordinata da Luca Fortunato.
Si tratta di un'associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio, fondata negli anni '60 da Don Oreste Benzi ed è impegnata da allora, per contrastare l'emarginazione e la povertà. La comunità lega la propria vita a quella dei poveri e degli oppressi, vivendo con loro 24 ore su 24.
Il giovane volontario andriese Roberto Ciciriello, ha avuto l'occasione di conoscere tale associazione proprio mentre era un tour teatrale con Antonello Fortunato e i ragazzi "specialmente abili" del centro Zenith. "Sono rimasto particolarmente colpito dal modo in cui i volontari dell'associazione "Papa Giovanni XXIII" interagivano con i meno fortunati" – spiega Roberto –"Mi sono fin da subito informato e mobilitato per entrar a far parte di questo meraviglioso gruppo. Infatti, appena son tornato da Zanzibar, sono partito per Chieti e ci rimarrò per circa 2 mesi. Insieme ad altri volontari del centro, offriamo il nostro sostegno a tossicodipendenti, prostitute, bambini poveri e a chi non si può permettersi una casa. Ci spostiamo instancabilmente per le vie del paese, dalla stazione alle zone periferiche, donando ai disagiati cibo e acqua, proponendo ai senza tetto di venire a stare con noi, oltre che dare loro un supporto psicologico. Si tratta di un' esperienza forte che mi consentirà di crescere come persona. E' un lungo cammino nel quale non si finisce mai di imparare, se da un lato aiuto dall'altra ricevo tanto dalle persone che ne beneficiano".
Attualmente l'Associazione, conta ben 500 strutture in tutto il mondo, accogliendo e supportando oltre 41 mila persone, divise tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera. Inoltre la Comunità opera attraverso progetti di emergenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo, ed è presente nelle zone di conflitto con un proprio corpo non violento di pace, "Operazione Colomba".
Dal 2006 APG23 siede alle Nazioni Unite con lo Status di Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, facendosi portavoce degli ultimi del mondo, infatti la comunità rammenta costantemente il loro impegno ossia di " non lasciare soffrire più nessuno da solo, siamo con gli ultimi sulle strade del mondo".
Si tratta di un'associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio, fondata negli anni '60 da Don Oreste Benzi ed è impegnata da allora, per contrastare l'emarginazione e la povertà. La comunità lega la propria vita a quella dei poveri e degli oppressi, vivendo con loro 24 ore su 24.
Il giovane volontario andriese Roberto Ciciriello, ha avuto l'occasione di conoscere tale associazione proprio mentre era un tour teatrale con Antonello Fortunato e i ragazzi "specialmente abili" del centro Zenith. "Sono rimasto particolarmente colpito dal modo in cui i volontari dell'associazione "Papa Giovanni XXIII" interagivano con i meno fortunati" – spiega Roberto –"Mi sono fin da subito informato e mobilitato per entrar a far parte di questo meraviglioso gruppo. Infatti, appena son tornato da Zanzibar, sono partito per Chieti e ci rimarrò per circa 2 mesi. Insieme ad altri volontari del centro, offriamo il nostro sostegno a tossicodipendenti, prostitute, bambini poveri e a chi non si può permettersi una casa. Ci spostiamo instancabilmente per le vie del paese, dalla stazione alle zone periferiche, donando ai disagiati cibo e acqua, proponendo ai senza tetto di venire a stare con noi, oltre che dare loro un supporto psicologico. Si tratta di un' esperienza forte che mi consentirà di crescere come persona. E' un lungo cammino nel quale non si finisce mai di imparare, se da un lato aiuto dall'altra ricevo tanto dalle persone che ne beneficiano".
Attualmente l'Associazione, conta ben 500 strutture in tutto il mondo, accogliendo e supportando oltre 41 mila persone, divise tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera. Inoltre la Comunità opera attraverso progetti di emergenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo, ed è presente nelle zone di conflitto con un proprio corpo non violento di pace, "Operazione Colomba".
Dal 2006 APG23 siede alle Nazioni Unite con lo Status di Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, facendosi portavoce degli ultimi del mondo, infatti la comunità rammenta costantemente il loro impegno ossia di " non lasciare soffrire più nessuno da solo, siamo con gli ultimi sulle strade del mondo".