
Attualità
Il Quartiere e la Città
Riflessione di Gennaro 'Gino' Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - martedì 25 ottobre 2022
Lettera aperta alle amiche e amici dei quartieri.
Forse sono decenni che nei quartieri si è vicini ma non ci si conosce, siamo un po' tutti frettolosi e ci sfioriamo senza mai incontrarci. Le nostre periferie sono sempre più spesso abitate per lo più da persone sole e anziane, da esuli e da migranti, e, presi dalle problematiche della vita, stiamo perdendo la capacità di guardarci intorno, ci rifugiamo nella dimensione individuale mentre urge ritrovare e generare spazi di condivisione dove fare esperienza dell'altro, incontrarsi, avvicinarsi imparando ad ascoltarsi.
Perché tutto questo si realizzi vogliamo ricominciare a guardare con occhi nuovi il mondo intorno a noi, a cominciare dal proprio quartiere, disposti a impegnarci in prima persona, sapendo scorgere dentro le difficoltà delle opportunità, riuscire a vedere dietro segnali confusi i tratti di quel disegno che ciascun quartiere, che ciascuna città ha dentro di sé. Ricominciare, ascoltando il grido della terra, il grido dei poveri, quello delle nuove generazioni.
La crisi climatica ed ecologica rappresenta uno dei problemi più critici del nostro tempo. Gruppi di esperti ci avvertono di un "codice rosso" per l'umanità, adducendo che "il cambiamento climatico è una minaccia grave e crescente al nostro benessere e ad un pianeta sano". Di fronte a questa emergenza senza precedenti, singoli e comunità siamo invitati a intraprendere azioni a favore del clima; sicuri che questo può contribuire ad accrescere anche il cammino di fede.
Queste brevi considerazioni – ce lo auguriamo – possono (dovrebbero) spingere gli abitanti di ogni quartiere ad incontrarsi, parlarsi, aiutarsi, contagiarsi nello scoprire o riscoprire vie nuove per rendere la Bellezza, l'Amore, la Fraternità i protagonisti della propria città; a scongiurare di sentirsi ripetere: "Se non lo fanno gli altri, che senso ha che lo faccia io?"; a non dire mai più "non posso farci niente"; a non dire mai più "una carta in più o una in meno cosa cambia?". Ricominciamo: "nulla è piccolo di ciò che è fatto per AMORE per la propria Città".
Forse sono decenni che nei quartieri si è vicini ma non ci si conosce, siamo un po' tutti frettolosi e ci sfioriamo senza mai incontrarci. Le nostre periferie sono sempre più spesso abitate per lo più da persone sole e anziane, da esuli e da migranti, e, presi dalle problematiche della vita, stiamo perdendo la capacità di guardarci intorno, ci rifugiamo nella dimensione individuale mentre urge ritrovare e generare spazi di condivisione dove fare esperienza dell'altro, incontrarsi, avvicinarsi imparando ad ascoltarsi.
Perché tutto questo si realizzi vogliamo ricominciare a guardare con occhi nuovi il mondo intorno a noi, a cominciare dal proprio quartiere, disposti a impegnarci in prima persona, sapendo scorgere dentro le difficoltà delle opportunità, riuscire a vedere dietro segnali confusi i tratti di quel disegno che ciascun quartiere, che ciascuna città ha dentro di sé. Ricominciare, ascoltando il grido della terra, il grido dei poveri, quello delle nuove generazioni.
La crisi climatica ed ecologica rappresenta uno dei problemi più critici del nostro tempo. Gruppi di esperti ci avvertono di un "codice rosso" per l'umanità, adducendo che "il cambiamento climatico è una minaccia grave e crescente al nostro benessere e ad un pianeta sano". Di fronte a questa emergenza senza precedenti, singoli e comunità siamo invitati a intraprendere azioni a favore del clima; sicuri che questo può contribuire ad accrescere anche il cammino di fede.
Queste brevi considerazioni – ce lo auguriamo – possono (dovrebbero) spingere gli abitanti di ogni quartiere ad incontrarsi, parlarsi, aiutarsi, contagiarsi nello scoprire o riscoprire vie nuove per rendere la Bellezza, l'Amore, la Fraternità i protagonisti della propria città; a scongiurare di sentirsi ripetere: "Se non lo fanno gli altri, che senso ha che lo faccia io?"; a non dire mai più "non posso farci niente"; a non dire mai più "una carta in più o una in meno cosa cambia?". Ricominciamo: "nulla è piccolo di ciò che è fatto per AMORE per la propria Città".