
Vita di città
I taralli di Andria donati al Papa, sono quelli del progetto "Senza Sbarre"
Nell'Aula Paolo VI, in Vaticano una delegazione diocesana accompagnata da don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli
Andria - mercoledì 29 gennaio 2020
16.55
I tipici taralli di Andria donati a Papa Francesco. Si tratta di taralli speciali, cioè quelli realizzati dai detenuti inseriti nel progetto diocesano voluto da Mons. Luigi Mansi, alternativo al carcere, denominato "Senza Sbarre", presso la masseria San Vittore, situata alle pendici di Castel del Monte.
A consegnarli nelle mani di Sua Santità una delegazione dalla città accompagnata da don Riccardo Agresti che oggi, mercoledì 29 gennaio, si è recata nell'Aula Paolo VI, alla Città del Vaticano, per assistere all'udienza generale. Non solo taralli ma i detenuti hanno omaggiato Papa Bergoglio di altri prodotti che realizzano nei laboratori allestiti nell'antica masseria di campagna, oggi quasi completamente ristrutturata. Con don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, l'altro sacerdote che partecipa a questo importante progetto di riscatto sociale, c'era anche Giannicola Sinisi, vice Procuratore generale presso la Corte di Appello di Bari.
Il progetto "Senza Sbarre" mira a dare un'opportunità a detenuti ed ex detenuti per il loro reinserimento nella società.
A consegnarli nelle mani di Sua Santità una delegazione dalla città accompagnata da don Riccardo Agresti che oggi, mercoledì 29 gennaio, si è recata nell'Aula Paolo VI, alla Città del Vaticano, per assistere all'udienza generale. Non solo taralli ma i detenuti hanno omaggiato Papa Bergoglio di altri prodotti che realizzano nei laboratori allestiti nell'antica masseria di campagna, oggi quasi completamente ristrutturata. Con don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, l'altro sacerdote che partecipa a questo importante progetto di riscatto sociale, c'era anche Giannicola Sinisi, vice Procuratore generale presso la Corte di Appello di Bari.
Il progetto "Senza Sbarre" mira a dare un'opportunità a detenuti ed ex detenuti per il loro reinserimento nella società.