
Attualità
Gioco d'azzardo: ad Andria si spendono ogni anno 216 milioni di euro
"Boom" nel Nord Barese; 60 i casi di dipendenza giunti allo sportello "vinco IO"
Andria - venerdì 6 luglio 2018
9.13
"Al gioco d'azzardo si perde sempre: denaro, tempo e affetti". Queste le parole della dottoressa Liliana D'Avanzo, psicologa e psicoterapeuta dello sportello di contrasto al gioco d'azzardo "Vinco IO", con le quali ieri, giovedì 5 luglio, è stato presentato un incontro a tema con la Diocesi di Andria.
L'Italia è il primo paese in Europa e il terzo al mondo per il gioco d'azzardo, tanto che i proventi di questo settore costituiscono il 3% del Pil nazionale. Un dato allarmante se si considera che il dilagare di questa attività implica l'aumento dei consumatori patologici e della criminalità organizzata.
Nello specifico, tra il 2016 e il 2017, nel Nord Barese c'è stato un vero e proprio "boom" e nella città di Andria la spesa per il gioco d'azzardo si traduce in 216 milioni di euro spesi all'anno, dunque 2151 euro pro capite.
Si tratta di cifre in crescita rilevate grazie all'azione dello sportello "vinco IO", operativo dal novembre del 2017, a cui si sono rivolti già 60 giocatori, tra i 24 e i 69 anni. 50 di questi stanno proseguendo il loro percorso di riabilitazione, mentre 10 lo hanno abbandonato a causa di ricadute di gioco o per mancanza di adeguato sostegno da parte della rete familiare.
L'incontro del 5 luglio fa parte di una serie di appuntamenti voluti dalla Diocesi di Andria. "La Diocesi guarda a questo tema con grande attenzione, obbedendo allo sforzo per far crescere la consapevolezza della gravità e della serietà della problematica - afferma il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi, presente all'incontro -. L'impegno di questa chiesa è nel promuovere iniziative di studio chiamando esperti che possono aiutare a conoscere le radici della problema, ideare percorsi di salvezza e individuare le vie per affiancare chi cade bella patologia".
"Saper riconoscere i primi campanelli d'allarme e chiedere aiuto diventa basilare - commenta don Geremia Acri, responsabile della Casa Accoglienza "S.Maria Goretti " della Diocesi di Andria e della comunità "Migrantesliberi" - L'offerta indiscriminata mette a contatto chiunque con questa attività rischiosa per la salute. Lo Stato può e deve intervenire".
All'incontro, tenutosi presso la sala Pasquale Attimonelli de "L'Albergo dei Pini", sono intervenuti anche la dott.ssa Ottavia Matera, dirigente del settore socio sanitario del Comune di Andria; la dott.ssa Daniela Fortunato, Assistente Sociale; l'avv. Attilio Simeone Legale della consulta antiusura; la dott.ssa Daniela Capitanucci, Presidente onorario associazione AND-azzardo e nuove dipendenze; prof. Maurizio Fiasco, sociologo/docente presso istituti di formazione della Polizia di Stato; Mons. Alberto D'Urso, Presidente Nazionale della Consulta Antiusura; un ex giocatore.
Lo sportello "Vinco io", è operativo in via Pellegrino Rossi, 41, ad Andria, il martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16.30 alle 19.30, ma sempre raggiungibile contattando il numero 3336466548 oppure il numero verde 800589346. Un'equipe di esperti offre percorso terapeutici, di accompagnamento, vicinanza e assistenza.
L'Italia è il primo paese in Europa e il terzo al mondo per il gioco d'azzardo, tanto che i proventi di questo settore costituiscono il 3% del Pil nazionale. Un dato allarmante se si considera che il dilagare di questa attività implica l'aumento dei consumatori patologici e della criminalità organizzata.
Nello specifico, tra il 2016 e il 2017, nel Nord Barese c'è stato un vero e proprio "boom" e nella città di Andria la spesa per il gioco d'azzardo si traduce in 216 milioni di euro spesi all'anno, dunque 2151 euro pro capite.
Si tratta di cifre in crescita rilevate grazie all'azione dello sportello "vinco IO", operativo dal novembre del 2017, a cui si sono rivolti già 60 giocatori, tra i 24 e i 69 anni. 50 di questi stanno proseguendo il loro percorso di riabilitazione, mentre 10 lo hanno abbandonato a causa di ricadute di gioco o per mancanza di adeguato sostegno da parte della rete familiare.
L'incontro del 5 luglio fa parte di una serie di appuntamenti voluti dalla Diocesi di Andria. "La Diocesi guarda a questo tema con grande attenzione, obbedendo allo sforzo per far crescere la consapevolezza della gravità e della serietà della problematica - afferma il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi, presente all'incontro -. L'impegno di questa chiesa è nel promuovere iniziative di studio chiamando esperti che possono aiutare a conoscere le radici della problema, ideare percorsi di salvezza e individuare le vie per affiancare chi cade bella patologia".
"Saper riconoscere i primi campanelli d'allarme e chiedere aiuto diventa basilare - commenta don Geremia Acri, responsabile della Casa Accoglienza "S.Maria Goretti " della Diocesi di Andria e della comunità "Migrantesliberi" - L'offerta indiscriminata mette a contatto chiunque con questa attività rischiosa per la salute. Lo Stato può e deve intervenire".
All'incontro, tenutosi presso la sala Pasquale Attimonelli de "L'Albergo dei Pini", sono intervenuti anche la dott.ssa Ottavia Matera, dirigente del settore socio sanitario del Comune di Andria; la dott.ssa Daniela Fortunato, Assistente Sociale; l'avv. Attilio Simeone Legale della consulta antiusura; la dott.ssa Daniela Capitanucci, Presidente onorario associazione AND-azzardo e nuove dipendenze; prof. Maurizio Fiasco, sociologo/docente presso istituti di formazione della Polizia di Stato; Mons. Alberto D'Urso, Presidente Nazionale della Consulta Antiusura; un ex giocatore.
Lo sportello "Vinco io", è operativo in via Pellegrino Rossi, 41, ad Andria, il martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16.30 alle 19.30, ma sempre raggiungibile contattando il numero 3336466548 oppure il numero verde 800589346. Un'equipe di esperti offre percorso terapeutici, di accompagnamento, vicinanza e assistenza.