
Vita di città
Fortunato (Centro Zenith): "Sangue su sangue. E' tempo di ripensare alla vita!"
"Il delitto è sempre procurato da chi nel delitto ha visto la soluzione al proprio disagio", sottolinea il responsabile del centro Zenith
Andria - venerdì 13 settembre 2019
20.46
"Sangue su sangue. E' tempo di ripensare alla vita". Il prof. Antonello Fortunato, storica figura del mondo del volontariato andriese e responsabile del centro Zenith, commenta l'efferato omicidio compiuto ieri sera ad Andria, nato da una banale mancata precedenza automobilistica.
"Mangiamo violenza e per abitudine quotidiana abbiamo imparato a digerirla senza vomitarla. Si può morire per niente, certo, ed è drammatico ma ogni morte è provocata da una vita malata. Il delitto è sempre procurato da chi nel delitto ha visto la soluzione al proprio disagio. Assurdo è non capirlo, è non voler accettare che anche l'ultima tragedia, diversa dalle altre solo per i protagonisti, si annoveri in quella disperata condizione che si chiama disagio e che alle necessarie analisi degli esperti richiede l'indispensabile impegno di tutti a ripensare la vita. Altrimenti continueremo a raccontare morti assurde e assurde vite".
"Mangiamo violenza e per abitudine quotidiana abbiamo imparato a digerirla senza vomitarla. Si può morire per niente, certo, ed è drammatico ma ogni morte è provocata da una vita malata. Il delitto è sempre procurato da chi nel delitto ha visto la soluzione al proprio disagio. Assurdo è non capirlo, è non voler accettare che anche l'ultima tragedia, diversa dalle altre solo per i protagonisti, si annoveri in quella disperata condizione che si chiama disagio e che alle necessarie analisi degli esperti richiede l'indispensabile impegno di tutti a ripensare la vita. Altrimenti continueremo a raccontare morti assurde e assurde vite".