Fidelis Andria
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Fidelis, pari sofferto ma prezioso a Catania: è 0-0

L’espulsione di Piccinni nella seconda frazione ha complicato il match degli azzurri

Quarto pareggio consecutivo, ma a Catania non è mai un risultato da buttare. La Fidelis Andria torna indenne dal Cibali, ottenendo uno 0-0 prezioso che allunga la striscia positiva e testimonia l'enorme crescita di questa squadra dal punto di vista difensivo, oltre che di sacrificio e grande carattere. Rimandato invece il Catania, che non ha saputo riscattare con una prestazione sufficiente il pesante ko subito a Castellamare.

Parecchie sono le assenze in casa Catania: mister Rigoli deve rinunciare ai centrali difensivi Drausio e Bastrini, e a centrocampo l'assenza importante è quella di Biagianti; in difesa spazio all'esperto Bergamelli e all'esordio da titolare di Mbodj, a centrocampo Mazzarani prende il posto di Biagianti e in avanti spazio a Barisic al posto di Calil. Nelle fila della Fidelis, torna Colella nel trio difensivo, mentre in mezzo al campo Minicucci sostituisce l'indisponibile Onescu; in attacco spazio a Volpicelli in luogo dello squalificato Cruz.

A partire fortissimo è il Catania, che dopo soli tre giri di lancette si crea due importanti occasioni: prima Poluzzi è abile a chiudere lo specchio a Russotto dopo un ottimo filtrante di Mazzarani che mette il compagno a tu per tu con l'estremo andriese; sul corner successivo, ancora Poluzzi compie un prodigio sul preciso colpo di testa di Mbodj. Il primo tentativo della Fidelis è invece un colpo di testa di Tartaglia, non molto preciso, su buon cross di Tito. Nonostante una partenza molto decisa dei locali, col passare dei minuti i federiciani cominciano a giocare con personalità. Il terreno di gioco in pessime condizioni, però, rende difficile alle due compagini giocare il pallone a terra. Al 20' ospiti a un passo dal vantaggio: cross profondo di Tito, salta di testa Tartaglia che sempre di testa fa la sponda per Minicucci che sul palo opposto calcia a botta sicura trovando l'ottima respinta di Pisseri. Due minuti più tardi i siciliani rispondono con Mazzarani, che tenta un inutile pallonetto da buona posizione in area ma ne esce una conclusione debole e centrale. Ci prova Russotto al 27' con una conclusione dall'interno dell'area dopo aver saltato Colella, ma la mira è sbilenca. Al 44' Di Grazia tenta un sinistro a giro dal vertice dell'area, ma il tentativo è troppo centrale. Non è certamente una sfida emozionante, e infatti le occasioni si contano sulle dita di una mano; termina così una prima frazione caratterizzata soprattutto da freddo e pioggia. Ci si attendeva qualcosa in più dal Catania, che attacca soltanto a sprazzi e non sempre in modo lucido; la fase difensiva etnea ha comunque svolto un buonissimo lavoro. I biancazzurri, invece, giocano senza timore e per molti tratti della gara tengono le redini del gioco; molto bene sinora il pacchetto arretrato più gli ottimi Matera e Tito, mentre da rivedere è il tandem offensivo, poco preciso in certe occasioni.

Agli albori della seconda frazione il Catania cerca di scuotersi, ma la prima chance è di marca federiciana al 50': filtrante di Volpicelli per Tito, il quale mette al centro un cross rasoterra insidioso che si spegne di poco a lato e sul quale Cianci non ci ha creduto abbastanza. Nonostante gli etnei siano piuttosto spenti e imprecisi, al 61' ha la ghiotta occasione del vantaggio: al 61' fallo ingenuo di Colella su Di Grazia, per il direttore di gara non ci sono dubbi ed è calcio di rigore. A incaricarsi della battuta dagli undici metri è Mazzarani, il quale si fa però ipotizzare da uno straordinario Poluzzi che si tuffa e respinge il rigore. Si rimane dunque in parità; al 65' ci prova Scoppa con un destro da fuori, palla alta di poco. Due minuti più tardi l'inerzia della partita sembra girare a favore dei siciliani, complice l'espulsione comminata a Piccinni per fallo su Mazzarani lanciato a rete in solitaria. La conseguenza è un baricentro molto più basso da parte della Fidelio, che adesso rischia più volte sul forcing etneo: al 74' Djordjevic si mangia un gol clamoroso svirgolando un tap in piuttosto semplice davanti a Poluzzi. Da qui in poi la Fidelio esce rarissime volte dalla propria metà campo, e viene messa alle corde da un Catania che crea diverse situazioni potenzialmente pericolose, ma senza la giusta lucidità. Dopo oltre venti minuti di pura sofferenza, il match termina su uno 0-0 che per la Fidelis vale oro per come si era messa la partita ad un certo punto. Buon primo tempo per gli azzurri, mentre nel secondo un monumentale Poluzzi e un lavoro difensivo davvero encomiabile hanno mantenuto in piedi la baracca. Bisogna costruire qualcosa in più a livello offensivo, ma tutto sommato i federiciani possono trascorrere serene festività. Pausa di circa un mese, si riprenderà il 24 gennaio con la sfida interna contro il Catanzaro.
TABELLINO

CATANIA (4-3-3): 12 Pisseri; 20 Djordjevic, 3 Bergamelli, 15 Mbodj, 24 Di Cecco; 4 Bucolo (87' – 9 Paolucci), 5 Scoppa, 32 Mazzarani (82' – 19 Anastasi); 10 Russotto, 11 Barisic, 23 Di Grazia (66' – 30 Piermarteri). PANCHINA: 1 Martínez, 7 Calil, 8 Silva, 9 Paolucci, 13 De Santis, 19 Anastasi, 26 De Rossi, 28 Parisi, 29 Longo, 30 Piermarteri, 31 Graziano, 33 Manneh. ALL. Rigoli

FIDELIS ANDRIA (3-5-2): 1 Poluzzi; 13 Colella, 4 Aya, 6 Rada; 2 Tartaglia, 11 Matera, 8, Piccinni, 16 Minicucci (63' – 20 Berardino), 24 Tito; 19 Cianci, 7 Volpicelli (71' – 21 Curcio). PANCHINA: 12 Pop, 22 Cilli, 5 Allegrini, 9 Fall, 10 Mancino, 14 Masiero, 15 Paolillo, 17 Starita, 20 Berardino, 21 Curcio, 25 Imbriola. ALL. Favarin

MARCATORI: /

AMMONITI: 43' Di Cecco (CA), 43' Cianci (FA), 81' Scoppa (CA)

ESPULSI: 67' Piccinni (FA)

ARBITRO: Matteo MARCHETTI, sezione di Ostia Lido
  • Fidelis Andria
  • Giancarlo Favarin
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