
Sport
Fidelis, il derby è tutto tuo: Taranto battuto 2 a 1
Decide una zampata di Aya allo scoccare del 90'
Andria - domenica 5 febbraio 2017
0.29
La Fidelis Andria torna alla vittoria dopo sei gare battendo il Taranto per 2 a 1 al termine di un derby in cui i biancazzurri hanno dominato sin dai primi minuti, ma che hanno dovuto attendere lo scoccare del 90' per avere la meglio sugli ionici, giocando una partita dal grande sforzo fisico ma senza mai arrendersi con un forcing, soprattutto nel secondo tempo, davvero asfissiante. La vendetta è servita, dopo la sconfitta dell'andata.
Solito 3-5-2 per mister Favarin (che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica, in panchina c'è Langella), con la riconferma di Curcio nel trio difensivo complice l'assenza di Colella; a centrocampo spazio a Minicucci, mentre in avanti subito dentro il nuovo acquisto Croce al posto di Cruz. Per mister De Gennaro, alla prima panchina con gli ionici poiché subentrato a Prosperi, vi sono alcune assenze pesanti: l'ex Fidelis Stendardo in difesa, mentre in mezzo al campo il tecnico deve rinunciare a Sampietro, Nigro e Paolucci. Spazio, dunque, a Lo Sicco, Maiorano e Magri.
Il derby parte subito a ritmi abbastanza elevati, con i biancazzurri che cercano subito l'area avversaria e costruiscono la prima occasione al 7' proprio con Croce, che raccoglie una buona sponda di Cianci in area ma conclude sul fondo poiché sbilanciato. Ma gli ionici non stanno a guardare, e in modo inatteso si portano in vantaggio al 14': lancio per Viola che scappa via ai centrali biancazzurri e con un morbido pallonetto deposita alle spalle di Pop; 1 a 0 per il Taranto e stadio quasi ammutolito. Gli azzurri però non ci stanno, e quattro minuti più tardi costruiscono una colossale opportunità: cross di Tito per Croce che calcia a botta sicura in area piccola ma trova lo strepitoso riflesso di Maurantonio che salva tutto. Adesso il Taranto si schiaccia un po' e la Fidlis ne approfitta, creando un'altra clamorosa occasione al 23' con Rada, che scheggia in pieno la traversa su calcio di punizione da circa 20 metri. Federiciani ancora pericolosi al 26': lancio di Tito verso l'area, velo intelligente di Croce per l'inserimento di Onescu che calcia ma l'estremo difensore ionico blocca. Nonostante la Fidelis spinga sull'acceleratore, al 34' rischia di andare ancora sotto: splendida conclusione dai 25 metri dell'ispirato Viola, sulla quale Pop vola per togliere il pallone dall'incrocio. Tre minuti più tardi, però, il Degli Ulivi può esplodere di gioia: rimessa laterale in zona d'attacco diretta in area di rigore e sulla quale Maurantonio smanaccia, palla che arriva a Tito il quale calcia al volo di destro appena dentro l'area col pallone che scavalca l'estremo ospite piuttosto fuori dai pali e si insacca in rete. 1 a 1 meritato per gli sforzi prodotti dagli azzurri, ma al 42' l'ennesimo pallone perso in mezzo al campo rischia di costare caro ai padroni di casa: Lo Sicco porta palla fino al limite dell'area, serve Som che entra in area a tutta velocità ma calcia troppo potente e spedisce il pallone abbondantemente sopra la traversa. Nel minuto di recupero altra occasione per la Fidelis, questa volta ad opera di Onescu il cui pallonetto dal limite termina di poco a lato. Si conclude così un prima frazione di gioco davvero divertente, con una Fidelis volenterosa ma spesso distratta in mezzo al campo con qualche pallone perso di troppo; nel complesso, però, per la grande quantità di occasioni costruite gli azzurri meriterebbero ben più del pareggio, al cospetto di un Taranto che comunque dimostra di poter far male quando arriva dalle parti di Pop.
La prima conclusione del secondo tempo è di marca tarantina con De Giorgi dopo 8 minuti, ma la palla termina molto alta. Non succede granché per buona parte della frazione: gli ionici si chiudono a riccio cercando di contenere gli attacchi della Fidelis, che però fatica ad andare alla conclusione pur tenendo in mano le redini del gioco. Ci prova Onescu al 67' con una botta dai 20 metri, ma l'estremo ospite blocca senza patemi. Tre minuti più tardi Cruz schiaccia di testa su cross di Mancino, ma colpisce male dando poca forza al pallone. Col passare dei minuti si gioca sempre più in una sola metà campo, ma i biancazzurri mostrano stanchezza e concludono poco verso lo specchio; ci prova Croce all'81' con un colpo di testa su cross di Mancino, ma il tentativo è centrale. Quando ormai si giunge verso il termine della sfida e sembra profilarsi l'ennesimo pareggio per la Fidelis, arriva la scintilla che fa saltare tutti in piedi: allo scoccare del 90', calcio d'angolo di Mancino e conclusione a botta sicura in area di Tito splendidamente respinta da Maurantonio; ma la sfera rimane lì, e un'inesauribile Aya arriva su quella palla vagante che deve solo spingere in rete. La Fidelis completa la rimonta, facendo esplodere di una gioia immensa stadio e panchina. Nel finale il Taranto tenta una disperata ricerca del pari, ma è tutto vano: il derby lo vince la Fidelis Andria, con grande merito.
Solito 3-5-2 per mister Favarin (che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica, in panchina c'è Langella), con la riconferma di Curcio nel trio difensivo complice l'assenza di Colella; a centrocampo spazio a Minicucci, mentre in avanti subito dentro il nuovo acquisto Croce al posto di Cruz. Per mister De Gennaro, alla prima panchina con gli ionici poiché subentrato a Prosperi, vi sono alcune assenze pesanti: l'ex Fidelis Stendardo in difesa, mentre in mezzo al campo il tecnico deve rinunciare a Sampietro, Nigro e Paolucci. Spazio, dunque, a Lo Sicco, Maiorano e Magri.
Il derby parte subito a ritmi abbastanza elevati, con i biancazzurri che cercano subito l'area avversaria e costruiscono la prima occasione al 7' proprio con Croce, che raccoglie una buona sponda di Cianci in area ma conclude sul fondo poiché sbilanciato. Ma gli ionici non stanno a guardare, e in modo inatteso si portano in vantaggio al 14': lancio per Viola che scappa via ai centrali biancazzurri e con un morbido pallonetto deposita alle spalle di Pop; 1 a 0 per il Taranto e stadio quasi ammutolito. Gli azzurri però non ci stanno, e quattro minuti più tardi costruiscono una colossale opportunità: cross di Tito per Croce che calcia a botta sicura in area piccola ma trova lo strepitoso riflesso di Maurantonio che salva tutto. Adesso il Taranto si schiaccia un po' e la Fidlis ne approfitta, creando un'altra clamorosa occasione al 23' con Rada, che scheggia in pieno la traversa su calcio di punizione da circa 20 metri. Federiciani ancora pericolosi al 26': lancio di Tito verso l'area, velo intelligente di Croce per l'inserimento di Onescu che calcia ma l'estremo difensore ionico blocca. Nonostante la Fidelis spinga sull'acceleratore, al 34' rischia di andare ancora sotto: splendida conclusione dai 25 metri dell'ispirato Viola, sulla quale Pop vola per togliere il pallone dall'incrocio. Tre minuti più tardi, però, il Degli Ulivi può esplodere di gioia: rimessa laterale in zona d'attacco diretta in area di rigore e sulla quale Maurantonio smanaccia, palla che arriva a Tito il quale calcia al volo di destro appena dentro l'area col pallone che scavalca l'estremo ospite piuttosto fuori dai pali e si insacca in rete. 1 a 1 meritato per gli sforzi prodotti dagli azzurri, ma al 42' l'ennesimo pallone perso in mezzo al campo rischia di costare caro ai padroni di casa: Lo Sicco porta palla fino al limite dell'area, serve Som che entra in area a tutta velocità ma calcia troppo potente e spedisce il pallone abbondantemente sopra la traversa. Nel minuto di recupero altra occasione per la Fidelis, questa volta ad opera di Onescu il cui pallonetto dal limite termina di poco a lato. Si conclude così un prima frazione di gioco davvero divertente, con una Fidelis volenterosa ma spesso distratta in mezzo al campo con qualche pallone perso di troppo; nel complesso, però, per la grande quantità di occasioni costruite gli azzurri meriterebbero ben più del pareggio, al cospetto di un Taranto che comunque dimostra di poter far male quando arriva dalle parti di Pop.
La prima conclusione del secondo tempo è di marca tarantina con De Giorgi dopo 8 minuti, ma la palla termina molto alta. Non succede granché per buona parte della frazione: gli ionici si chiudono a riccio cercando di contenere gli attacchi della Fidelis, che però fatica ad andare alla conclusione pur tenendo in mano le redini del gioco. Ci prova Onescu al 67' con una botta dai 20 metri, ma l'estremo ospite blocca senza patemi. Tre minuti più tardi Cruz schiaccia di testa su cross di Mancino, ma colpisce male dando poca forza al pallone. Col passare dei minuti si gioca sempre più in una sola metà campo, ma i biancazzurri mostrano stanchezza e concludono poco verso lo specchio; ci prova Croce all'81' con un colpo di testa su cross di Mancino, ma il tentativo è centrale. Quando ormai si giunge verso il termine della sfida e sembra profilarsi l'ennesimo pareggio per la Fidelis, arriva la scintilla che fa saltare tutti in piedi: allo scoccare del 90', calcio d'angolo di Mancino e conclusione a botta sicura in area di Tito splendidamente respinta da Maurantonio; ma la sfera rimane lì, e un'inesauribile Aya arriva su quella palla vagante che deve solo spingere in rete. La Fidelis completa la rimonta, facendo esplodere di una gioia immensa stadio e panchina. Nel finale il Taranto tenta una disperata ricerca del pari, ma è tutto vano: il derby lo vince la Fidelis Andria, con grande merito.