
Sport
Fidelis, ennesimo scivolone: il Messina sbanca il "Degli Ulivi" 1-0
Decide Milinkovic allo scadere del primo tempo. Sonori fischi al termine
Andria - sabato 1 aprile 2017
22.48
Il periodaccio della Fidelis Andria sembra non avere fine. Anche il Messina si impone sui ragazzi di mister Favarin, sbancando il Degli Ulivi per 1 a 0 grazie a una rete di Milinkovic sul finire del primo tempo. Sul piano dell'impegno i biancazzurri ci hanno messo tanto, ma tecnicamente le lacune e le imprecisioni sembrano diventare sempre più numerose e soprattutto si fatica da matti a calciare in porta.
In casa Fidelis non potrebbe andare peggio per quanto riguarda le assenze: anche Tartaglia va ad aggiungersi alla lunga lista, peggiorando l'emergenza in difesa. Mister Favarin passa così alla difesa a quattro, con Aya e Curcio centrali e Annoni e Tito ai lati; a centrocampo Vasco e Onescu in mezzo con Minicucci e Volpicelli sulle corsie esterne; in avanti solito tandem Cianci-Croce. In casa Messina, mister Lucarelli deve rinunciare al centrale difensivo Rea; spazio così a Bruno e Palumbo al centro della difesa assieme a Maccarrone. A centrocampo fuori Musacci e Sanseverino, spazio a Mancini assieme a Gladestony con De Vito e Bencivenga ai lati; in avanti, Foresta dietro le punte Anastasi e Milinkovic.
Primi minuti non molto intensi, ma quantomeno la Fidelis dimostra di esserci sul piano della determinazione e dell'impegno, nonostante le solite imprecisioni nella costruzione di azioni offensive. La prima conclusione del match è di marca siciliana con Da Silva al 14', un destro da fuori area che termina ampiamente largo. Dopo tre minuti i biancazzurri rispondono con il primo squillo interessante verso lo specchio della porta: buono scambio Annoni-Volpicelli, con quest'ultimo che si gira e da circa 20 metri lascia partire un siluro di sinistro diretto all'incrocio dei pali su cui Berardi deve volare per respingere in corner. I federiciani insistono ancora e al 23' Minicucci, palla al piede per circa 50 metri, entra in area e calcia di sinistro trovando l'attenta risposta dell'estremo difensore ospite. Passano tre minuti e ci prova anche Onescu con un destro da fuori, ma Berardi blocca senza grossi problemi. Col passare dei minuti la Fidelis si affaccia con maggiore frequenza verso l'area ospite, ma manca sempre il guizzo giusto; il Messina, invece, è ancora nullo a livello di pericolosità. Al 30' ci prova Curcio sugli sviluppi di un calcio di punizione da circa 30 metri, ma la sfera finisce largamente sul fondo. I biancazzurri continuano a spingere pur non creando altre occasioni fino allo scadere della prima frazione, mentre gli ospiti sono fin qui sembrati poca cosa. Ma la buona sorte, nell'ultimo periodo, volta le spalle ai ragazzi di Favarin, ed ecco che nel primo minuto di recupero i federiciani subiscono fatalmente la prima vera occasione del Messina: contropiede orchestrato da Foresta, che passa la sfera a Milinkovic, abile ad infilarsi centralmente a tutta velocità tagliando in due la difesa biancazzurra e insaccando con uno scavetto alle spalle di Cilli. Vantaggio per il Messina e colpo davvero duro da digerire per la Fidelis, che avrebbe sicuramente meritato il vantaggio per la voglia messa in campo e per averci provato più degli avversari, che però sono stati più cinici riuscendo a passare avanti alla prima vera chance.
Per la Fidelis c'è da scalare un Everest nel secondo tempo, e senza perdere tempo dopo quattro minuti costruisce la prima opoortunità: Volpicelli si crea lo spazio per calciare da fuori, sinistro potente alto di poco. Al 10' ci prova Da Silva da fuori approfittando di un errore di Tito, ma il sinistro termina ampiamente a lato. Come era lecito aspettarsi il baricentro della Fidelis è alto, con un Messina che si affida maggiormente alle ripartenze; al 61' ci prova Minicucci con un sinistro dal limite dell'area, ma la conclusione è troppo strozzata e facilmente bloccata da Berardi. I minuti passano e la Fidelis, pur stanziando quasi costantemente nella metà campo avversaria, non riesce a creare vere occasioni da rete: le imprecisioni nell'ultimo passaggio o al momento di concludere sono troppe. E all'81 rischia persino di capitolare: contropiede ben condotto ad opera di Da Silva che sfonda per vie centrali, palla in area ad Anastasi che si sposta la palla sul destro e calcia in porta, ma Cilli vola e tiene in vita i padroni di casa. La Fidelis appare stanca nei minuti finali, e il Messina sembra volerne approfittare per chiudere i conti: all'84' è ancora Da Silva protagonista con un sinistro dal limite diretto sotto la traversa, ma Cilli salva ancora e devia in corner. Nel finale il forcing dei biancazzurri non produce alcun esito, e così il verdetto è amaro per la quarta volta di fila: i sonori fischi dei tifosi al termine della sfida sembrano dire che la misura sia colma.
In casa Fidelis non potrebbe andare peggio per quanto riguarda le assenze: anche Tartaglia va ad aggiungersi alla lunga lista, peggiorando l'emergenza in difesa. Mister Favarin passa così alla difesa a quattro, con Aya e Curcio centrali e Annoni e Tito ai lati; a centrocampo Vasco e Onescu in mezzo con Minicucci e Volpicelli sulle corsie esterne; in avanti solito tandem Cianci-Croce. In casa Messina, mister Lucarelli deve rinunciare al centrale difensivo Rea; spazio così a Bruno e Palumbo al centro della difesa assieme a Maccarrone. A centrocampo fuori Musacci e Sanseverino, spazio a Mancini assieme a Gladestony con De Vito e Bencivenga ai lati; in avanti, Foresta dietro le punte Anastasi e Milinkovic.
Primi minuti non molto intensi, ma quantomeno la Fidelis dimostra di esserci sul piano della determinazione e dell'impegno, nonostante le solite imprecisioni nella costruzione di azioni offensive. La prima conclusione del match è di marca siciliana con Da Silva al 14', un destro da fuori area che termina ampiamente largo. Dopo tre minuti i biancazzurri rispondono con il primo squillo interessante verso lo specchio della porta: buono scambio Annoni-Volpicelli, con quest'ultimo che si gira e da circa 20 metri lascia partire un siluro di sinistro diretto all'incrocio dei pali su cui Berardi deve volare per respingere in corner. I federiciani insistono ancora e al 23' Minicucci, palla al piede per circa 50 metri, entra in area e calcia di sinistro trovando l'attenta risposta dell'estremo difensore ospite. Passano tre minuti e ci prova anche Onescu con un destro da fuori, ma Berardi blocca senza grossi problemi. Col passare dei minuti la Fidelis si affaccia con maggiore frequenza verso l'area ospite, ma manca sempre il guizzo giusto; il Messina, invece, è ancora nullo a livello di pericolosità. Al 30' ci prova Curcio sugli sviluppi di un calcio di punizione da circa 30 metri, ma la sfera finisce largamente sul fondo. I biancazzurri continuano a spingere pur non creando altre occasioni fino allo scadere della prima frazione, mentre gli ospiti sono fin qui sembrati poca cosa. Ma la buona sorte, nell'ultimo periodo, volta le spalle ai ragazzi di Favarin, ed ecco che nel primo minuto di recupero i federiciani subiscono fatalmente la prima vera occasione del Messina: contropiede orchestrato da Foresta, che passa la sfera a Milinkovic, abile ad infilarsi centralmente a tutta velocità tagliando in due la difesa biancazzurra e insaccando con uno scavetto alle spalle di Cilli. Vantaggio per il Messina e colpo davvero duro da digerire per la Fidelis, che avrebbe sicuramente meritato il vantaggio per la voglia messa in campo e per averci provato più degli avversari, che però sono stati più cinici riuscendo a passare avanti alla prima vera chance.
Per la Fidelis c'è da scalare un Everest nel secondo tempo, e senza perdere tempo dopo quattro minuti costruisce la prima opoortunità: Volpicelli si crea lo spazio per calciare da fuori, sinistro potente alto di poco. Al 10' ci prova Da Silva da fuori approfittando di un errore di Tito, ma il sinistro termina ampiamente a lato. Come era lecito aspettarsi il baricentro della Fidelis è alto, con un Messina che si affida maggiormente alle ripartenze; al 61' ci prova Minicucci con un sinistro dal limite dell'area, ma la conclusione è troppo strozzata e facilmente bloccata da Berardi. I minuti passano e la Fidelis, pur stanziando quasi costantemente nella metà campo avversaria, non riesce a creare vere occasioni da rete: le imprecisioni nell'ultimo passaggio o al momento di concludere sono troppe. E all'81 rischia persino di capitolare: contropiede ben condotto ad opera di Da Silva che sfonda per vie centrali, palla in area ad Anastasi che si sposta la palla sul destro e calcia in porta, ma Cilli vola e tiene in vita i padroni di casa. La Fidelis appare stanca nei minuti finali, e il Messina sembra volerne approfittare per chiudere i conti: all'84' è ancora Da Silva protagonista con un sinistro dal limite diretto sotto la traversa, ma Cilli salva ancora e devia in corner. Nel finale il forcing dei biancazzurri non produce alcun esito, e così il verdetto è amaro per la quarta volta di fila: i sonori fischi dei tifosi al termine della sfida sembrano dire che la misura sia colma.