
Sport
Fidelis e imbattibilità: a Reggio Calabria per confermare il binomio
Situazione complicata, invece, per i calabresi penultimi: chiesto immediato cambio di marcia
BAT - venerdì 9 dicembre 2016
Meglio dell'anno scorso. Quella squadra allenata dall'attuale tecnico del Bassano, Luca D'Angelo, arrestò la propria striscia imbattibile a otto gare, perdendo a Caserta. Invece nella stagione in corso, l'odierna team guidato da Giancarlo Favarin non conosce la sconfitta da nove gare, da quando il Monopoli venne a sbancare il Degli Ulivi contro una Fidelis Andria ancora in fase embrionale e nel suo periodo meno felice della stagione. Adesso è invece tutta un'altra storia, ed è anche un altro dato a confermarlo: la difesa federiciana è la seconda del girone per reti subite (la migliore ce l'ha il Catania), in concomitanza con le corazzate Foggia, Lecce e Matera. Difatti nelle ultime uscite i biancazzurri hanno concesso davvero poco agli avversari in termini di occasioni, anche se bisogna comunque evitare alcune distrazioni come quella in occasione della rete della Juve Stabia lo scorso martedì. È una squadra anche matura per certi versi: a Fondi ha cominciato sbandando un po' troppo e poi ha preso in mano le redini del match sfoggiando una prestazione superlativa intrisa da una pioggia di occasioni; mentre contro la Juve Stabia è partita fortissima mettendo subito le cose in chiaro passando in vantaggio, ha annullato il gioco degli ospiti nella prima frazione e nel secondo tempo ha saputo soffrire quando i campani hanno attaccato a testa bassa, per poi affondare il colpo del ko al momento giusto. Insomma, è una squadra che piace e che certamente non ha intenzione di fermarsi proprio ora. Sabato (appuntamento al Granillo alle 16.30) non sarà una passeggiata contro una Reggina penultima in classifica ma vogliosa di riscatto.
Ma la Fidelis ha solo un obiettivo: confermare il super momento e potenziare lo scudo dell'imbattibilità. La squadra ha ripreso le sedute di allenamento ieri pomeriggio e questa mattina; ancora fermi ai box gli infortunati Allegrini, Ovalle e Mancino, con il primo che dovrebbe avere tempi di recupero più rapidi rispetto ai due compagni. Partenza per Reggio Calabria prevista per domattina.
In casa Reggina, intanto, la situazione non è certamente rosea: il giornale locale Forza Reggina, analizzando le negative prestazioni, parla di «una squadra molle, abulica, spenta. E lo stesso tecnico Zeman lamenta il comportamento dei suoi giocatori, con l'impressione che la situazione gli sia scappata di mano e non riesca a gestirla. Vero è che la squadra è stata allestita in poco tempo e guidata da un allenatore con poca esperienza, seppur voglioso di emergere. Tra l'altro, l'avvio di stagione degli amaranto era stato completamente diverso, ottenendo buoni risultati e una squadra che l'ottava su tutti i palloni. Ma proprio quando era necessaria un'ulteriore spinta per continuare su quel livello, lì la Reggina ha cominciato a perdersi per strada (al contrario dell'Andria, non vince da nove partite). Si può anche perdere dopo aver giocato una partita di sacrificio in cui si è lottato fino alla fine, ma è inconcepibile che si commettano errori grossolani on più di un occasione. Perciò è immediato un cambio di marcia, con la speranza di rivedere la squadra di inizio stagione».
Ma la Fidelis ha solo un obiettivo: confermare il super momento e potenziare lo scudo dell'imbattibilità. La squadra ha ripreso le sedute di allenamento ieri pomeriggio e questa mattina; ancora fermi ai box gli infortunati Allegrini, Ovalle e Mancino, con il primo che dovrebbe avere tempi di recupero più rapidi rispetto ai due compagni. Partenza per Reggio Calabria prevista per domattina.
In casa Reggina, intanto, la situazione non è certamente rosea: il giornale locale Forza Reggina, analizzando le negative prestazioni, parla di «una squadra molle, abulica, spenta. E lo stesso tecnico Zeman lamenta il comportamento dei suoi giocatori, con l'impressione che la situazione gli sia scappata di mano e non riesca a gestirla. Vero è che la squadra è stata allestita in poco tempo e guidata da un allenatore con poca esperienza, seppur voglioso di emergere. Tra l'altro, l'avvio di stagione degli amaranto era stato completamente diverso, ottenendo buoni risultati e una squadra che l'ottava su tutti i palloni. Ma proprio quando era necessaria un'ulteriore spinta per continuare su quel livello, lì la Reggina ha cominciato a perdersi per strada (al contrario dell'Andria, non vince da nove partite). Si può anche perdere dopo aver giocato una partita di sacrificio in cui si è lottato fino alla fine, ma è inconcepibile che si commettano errori grossolani on più di un occasione. Perciò è immediato un cambio di marcia, con la speranza di rivedere la squadra di inizio stagione».