peregriatio della reliquia del Beato Rosario Livatino
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Vita di città

Festival della Legalità: Grande partecipazione per la peregriatio della reliquia del Beato Rosario Livatino

Dalla chiesa di Sant'Agostino, alla scuola Imbriani Salvemini, così come a Casa Livatino fino alla masseria San Vittore

La reliquia del Beato Rosario Livatino ha lasciato la Città di Andria, dopo giorni intensi di incontri ed attività. Si è conclusa la peregrinatio in vari luoghi, partendo dalla Chiesa di Sant'Agostino dove nella biblioteca comunale attigua è stata allestita la mostra "Sub Tutela Dei".

Molto significativo il passaggio della reliquia nella scuola Imbriani-Salvemini, così come a Casa Livatino, il bene confiscato alla mafia in cui la cooperativa Migrantes svolge attività di accoglienza internazionale.
Il custode della reliquia, don Gero Manganello, ha acconsentito ad un passaggio fuori programma della reliquia presso la masseria San Vittore, su richiesta del Sindaco Bruno. ad attenderla don Riccardo Agresti con i suoi ospiti, detenuti ed ex detenuti.

"È stato un passaggio molto forte -ha dichiarato la Prima cittadina-, forse quello più emblematico. Il Giudice Livatino andava in carcere a trovare i detenuti dopo averli condannati in sentenza; se ne prendeva cura. Era il suo modo di intendere il ruolo di magistrato, non concentrato su chi commette l'errore ma su chi è colui che sbaglia, quale il suo vissuto, quale la sua possibilità di recupero. E proprio dai detenuti, la reliquia è approdata nella commozione degli stessi".
A San Vittore i detenuti rientrano in un progetto di riabilitazione molto ambizioso, è il progetto 'Senza Sbarre' voluto dalla Diocesi di Andria, nella persona del Vescovo Mons. Luigi Mansi.
Emozionante l'ingresso della reliquia a Palazzo di Città, dove anche il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano è arrivato ad omaggiarla, lui che il giudice Livatino lo ha conosciuto lavorandoci insieme nella procura di Agrigento.
Il Procuratore di Trani Renato Nitti e la Giudice della Corte d'Assise di Lecce, Francesca Mariano, hanno condotto un approfondimento sulla figura del giovane magistrato ucciso dalla "stidda" nel 1990, concentrandosi sul ruolo professionale che incarnano. La giudice, in particolare, è sottoposta a programma di protezione con la scorta assegnatale dopo le minacce e intimidazioni subite. È autrice della produzione teatrale andata in scena nella serata di ieri presso l'auditorium "Mons. Di Donna" in via Saliceti.

La figura di Livatino è stata inserita già nella prima edizione del Festival della Legalità, quando l'Amministrazione comunale fece la scelta di invitare il giovane regista pugliese Pier Glionna a raccontare il cortometraggio realizzato sulla figura del giudice ragazzino. Da quel momento, alcune scuole hanno iniziato ad approfondire i contenuti della vita del giovane magistrato, aderendo in pieno in questa edizione del Festival con contributi specifici prodotti proprio dai ragazzi.
Il Festival della Legalità continua con numerosi altri appuntamenti e con un' altra figura attenzionata come testimone di legalità che è il sindaco pescatore, il primo cittadino di Pollica ucciso dalla mala.
In scena lo spettacolo teatrale venerdì alle 20.30 con Ettore Bassi, sempre presso l'auditorium "Mons. Di Donna".
Sabato 18 novembre l'orchestra giovanile napoletana presso la scuola "Pasquale Cafaro", con storie di ragazzi strappati alla criminalità grazie alla musica.
A seguire, domenica sera un contributo in parole e musica a don Tonino Bello. Continuano anche i focus con i giovani studenti, sui temi del bullismo, dell'amore malato, delle violenze di ogni forma.

In allegato la locandina degli ultimi eventi in programma.
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