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Politica

Ferrotranviaria: botta e risposta tra i consiglieri Di Bari (M5S) e Zinni (ESP)

Nel giro di poche ore si infiamma il dibattito politico sulla situazione dei trasporti ferroviari

Una replica ed una controreplica che si consumano nel giro di poche ore una dall'altra: un vero scontro epistolare tra la consigliera pentastellata Di Bari ed il suo collega della lista Emiliano Sabino Zinni. Oggetto del contendere la situazione del trasporto ferroviario.

E' stata stamane la consigliera regionale M5S Grazia Di Bari a replicare al consigliere Sabino Zinni, che nei giorni scorsi aveva attaccato la sua collega:
"Non posso che compiacermi per essere riuscita finalmente a destare l'attenzione del consigliere regionale di maggioranza Sabino Zinni, in quota PD, su un argomento importantissimo quale è la situazione disastrosa dei trasporti pugliese, anche se grazie ad una polemica inesistente.


Inesistente perché le informazioni che ho commentato nelle mie dichiarazioni, sono contenute in un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 7 novembre a pagina 9 ed in una delibera di giunta regionale n. 1480 del 28 settembre 2017 che sostanzialmente proroga per altri 10 annS) i la concessione a Ferrotramviaria. Tutte informazioni pubbliche, per cui la non conoscenza al riguardo del consigliere regionale di maggioranza Zinni mi sorprende.

Voglio quindi cogliere l'occasione per rammentare che negli ultimi tempi il nostro territorio è stato l'epicentro di numerose problematiche di competenza regionale nel merito delle quali sono dovuta intervenire: discariche, rifiuti, ambiente, offerta sanitaria della BAT, trasporti ed altro. Sto ancora aspettando delle chiare prese di posizione da parte del consigliere regionale Zinni per conto della sua maggioranza, spero non dovute alla mancanza di cui sopra.

In particolare, sulla questione trasporti, mi sarei aspettata che un consigliere di maggioranza intervenisse per spiegare ai cittadini come mai l'assessore ai trasporti regionale Antonio Nunziante con tutta l'amministrazione regionale, abbia deciso di non revocare la convenzione con Ferrotramviaria ed abbia piuttosto deciso di rinnovarla per altri 10 anni.

Rinnovo avvenuto dopo il disastro avvenuto il 12 luglio 2016 e dopo che, secondo la Procura di Trani, il contratto tra la Regione e Ferrotramviaria potrebbe non essere stato rispettato dal momento che la società avrebbe usato i fondi che erano stati destinati dalla Regione per il raddoppio del binario Andria/ Corato, per interventi sulla metropolitana Bari/Aereoporto ritenuta economicamente più conveniente per la Società; tutto ciò dopo che la stessa Società non aveva rispettato i tempi dettati dal cronoprogramma dei lavori per il raddoppio Andria-Corato che avrebbero dovuto essere terminati a giugno 2015. Ma non solo, questo rinnovo c'è stato: nonostante la Società Ferrotramviaria non metta a disposizione autobus sufficienti e corse sufficienti costringendo i viaggiatori a sgomitare pur di salire sul mezzo; nonostante i dipendenti delle biglietterie di Andria e Corato, a causa della sospensione del servizio trasporti su rotaia, non vendano più i biglietti, su cui guadagnavano una percentuale, non riuscendo più a portare a casa uno straccio di stipendio. Quale ultima novità segnalo, al consigliere regionale di maggioranza Zinni, che l'ultima corsa serale da Barletta, in passato delle 22.43, poi anticipata alle 22.00, ora è stata ulteriormente anticipata alle 21.46, con conseguente disagio per i viaggiatori costretti a ricorrere al mezzo privato. Per caso e' una miglioria prevista nella proroga di 10 anni politicamente sostenuta anche dal consigliere regionale Zinni?

Sono tutti fatti che avrebbero dovuto indurre a rivalutare ed eventualmente revocare la concessione. Per queste ragioni ho deciso, insieme agli altri portavoce e attivisti del M5S, di organizzare una raccolta firme per una petizione che porterò all'attenzione dell'assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante il 17 novembre, in occasione del Consiglio Monotematico sui trasporti ottenuto dopo oltre un anno di insistenza da parte della sottoscritta.

Si tratta di problemi che mi vengono segnalati quotidianamente e che vivo in prima persona, essendo pendolare e a questo punto inviterei il consigliere Zinni a fare lo stesso affinchè possa appurare con i propri occhi la veridicità di quanto asserisco. In attesa di cenno di disponibilità in tal senso, lo inviterei a non strumentalizzare il dolore delle vittime per nascondere le responsabilità politiche sue e della sua maggioranza. Dal canto mio certamente continuerò ad evidenziarle fino a quando le cose non miglioreranno a beneficio di tutti i cittadini", ha quindi concluso l'avv. Di Bari.

E non si è fatta attendere la contro replica del notaio Sabino Zinni (ESP) che nel giro di qualche ore, oggi pomeriggio ha affidato anch'egli ad una nota stampa il suo punto di vista:

"Dopo il botta e risposta tra la consigliera Di Bari e l'avv. Mastrorillo, in una nota congiunta, a firma mia e del consigliere Paolo Pellegrino, era stato espresso l'auspicio di abbandonare sterili polemiche e di non voler correre il rischio di strumentalizzare il dolore delle vittime del 12 luglio per avere i propri 5 minuti di popolarità.
Auspicio caduto nel vuoto: spiace leggere l'ennesima risposta della consigliera Di Bari, in cui, piuttosto che smorzare i toni, non fa altro che esasperarli, in un misto di virulenza e pressapochismo, cosa peraltro non nuova per la forza politica che rappresenta.
Forte è la tentazione di risponderle usando i medesimi toni, con tanto di atti e comunicati (cito anche i secondi perché, a quanto pare, solo con questi ha familiarità la consigliera…), ma sono convinto che proprio questo attende la Nostra, pur di continuare a godere di visibilità a basso costo.
Opto, però, per un'altra soluzione, semplice e diretta: la consigliera Di Bari scelga il giorno, il luogo e l'ora di un pubblico confronto e sarò ben lieto di rispondere punto per punto a tutte le questioni da lei sollevate. Se vuole, potrà anche farsi aiutare dall'ex ass. Leonardo di Pilato, che ben dovrebbe conoscere la questione. Quanto a me, tornerò a leggere i suoi comunicati: altro, mi pare, non abbia prodotto in questi anni",
ha quindi concluso il notaio Zinni.
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