squadra mobile Andria
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Cronaca

Eseguito dalla PS ad Andria il fermo del presunto autore di maltrattamenti in famiglia pluriaggravati e lesioni gravissime

Si tratta di un trentenne andriese

A seguito della diffusione di notizie di stampa recanti informazioni parziali ed imprecise, si è reso necessario e doveroso ristabilire la verità dei fatti.
Nei giorni scorsi, all'esito di articolate indagini svolte dalla Squadra Mobile di Barletta Andria Trani, è stato eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani nei confronti di un trentenne andriese, accusato di maltrattamenti in famiglia pluriaggravati e lesioni gravissime in danno della compagna coetanea.

Le investigazioni avevano infatti consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza e di individuare il concreto pericolo di fuga dell'indagato.
Quella ricostruita dagli inquirenti è una triste storia che la vittima non ha mai avuto la forza di denunciare, nonostante avesse subito ripetute violenze fisiche e psicologiche negli ultimi anni.
Addirittura, nella seconda metà di maggio, per un litigio banale all'interno delle mura domestiche, la donna è stata colpita dal compagno in modo particolarmente cruento, riportando lesioni gravissime, trattate con intervento chirurgico d'urgenza, con asportazione di un organo.
Cionondimeno, pur in assenza di denunce o segnalazioni formali (verosimilmente anche per intuibile paura delle conseguenze), l'accaduto non è sfuggito agli agenti della Squadra Mobile che, avendo appreso informalmente la notizia, l'hanno verificata e riscontrata, iniziando serrate e complesse indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.

I corposi elementi raccolti in un paio di settimane hanno determinato il pubblico ministero, titolare del fascicolo ad emettere, nella notte di lunedì 5 giugno, il decreto di fermo dell'indiziato dei delitti in questione, decreto immediatamente eseguito dalla Squadra Mobile di Barletta Andria Trani.
Durante l'udienza di convalida, celebratasi nella giornata di ieri, l'uomo ha reso ampie dichiarazioni confessorie, seppur fornendo il proprio punto di vista.
All'esito, il Giudice per le indagini preliminari – in accoglimento della richiesta della Procura – ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a carico dell'indagato.
L'indagato, per cui ovviamente vale la presunzione di non colpevolezza (fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili), dovrà ora rispondere dei gravi reati contestatigli dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani. I provvedimenti adottati nel corso delle indagini sono non definitivi.
  • Comune di Andria
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