
Vita di città
Elezioni politiche: "Valore, significato e Bellezza del voto"
Intervento di Gennaro Gino Piccolo del "Centro Igino Giordani" di Andria
Andria - giovedì 15 febbraio 2018
"Addolora che a pochi giorni dalle elezioni, tra ressa e risse di parole, tra una selva di promesse contraddittorie e strampalate, la politica, i politici non riescano ancora a dire una parola……, -credibile, concreta e testimoniata- in particolare ai giovani per la prima volta al voto e a quanti hanno già deciso in cuor loro di non andare a votare; ( si parla di una percentuale del 30-35%) una parola che aiuti a scoprire e riscoprire "il valore, il significato, la Bellezza del voto, del votare"!
In realtà, è da più parti che non sta venendo un più chiaro incoraggiamento al voto, compreso il mondo cattolico spesso preso dalla tendenza di una religione individualistica o poco convinto dell'applicabilità dei principi religiosi alla politica.
Valore, significato e Bellezza del voto! Sì, anche il voto ha la sua bellezza!....sopra tutto se ispirato e purificato dalla scelta di Ideali forti, Ideali liberi, Ideali alti, Ideali cristiani!
Bellezza perché:
-- "voto non interessato (l'utilitarismo corrente spinge a votare al partito e al candidato che promette più benessere tuo personale o della tua categoria), ma casto e pieno di tensione al bene comune;
-- non è frutto di risentimento, di ripicche, di vendetta, ma è un atto di amore sociale;
-- ha spirito non negativo (voto di lotta contro), ma positivo, costruttivo (voto di fiducia in, scelta per);
-- non è dettato dalla angusta visione parziale di un problema singolo o della situazione immediata e locale, ma è aperto alla visione ampia e a lungo termine della società;
-- è ispirato a prospettive di giustizia sociale e insieme anche di fraternità e libertà, la quale deve assicurare necessari spazi vitali non solo per il cittadino ma anche per l'azione ecclesiale in tutti i campi umani;
-- non è un gesto che nasce da motivazioni superficiali o da simpatie irriflesse o da legami personali, ma è una decisione ragionata, presa davanti a Dio, alla propria coscienza, oltre che davanti agli uomini;
-- è una scelta ispirata a ideali meditati, coltivati con adeguato studio, una scelta risultante dal confronto non solo fra i candidati, ma anche fra i programmi dei partiti in cui i candidati militano e da cui inevitabilmente sono incapsulati;
-- è una scelta che attiene la coscienza individuale, ma che sarà più illuminata se maturata non da isolati, ma col conforto di consultazioni e valutazioni compiute in gruppo".
(Così il caro amico sociologo professor Tommaso Sorgi ad un corso di formazione politica).
Gli astenuti: Sarebbe un ulteriore dolore se solo ad elezioni avvenute i politici si ricordassero di loro facendo ogni tipo di analisi: "che sono allergici alla politica, che non si interessano della cosa pubblica, che vivono fuori dai problemi reali….."; analisi che per i giovani –come spesso in passato—non si è arrestata a questo, ma ha sfiorato un giudizio più severo: "che sono viziati, che dispongono di troppe cose, sono abituati a vedere soddisfatta qualsiasi richiesta e per questo non si adoperano in politica".
C'è da pensare, invece, che dietro tale giudizio si celi molta incapacità dei politici di parlare al loro cuore, al cuore della gente e saperla incoraggiare a impegnarsi pur nel difficile momento del mondo di oggi con le sue disarmonie, corruzioni, ingiustizie, contribuendo così a redimerle, a sanarle nella misura del possibile.
Profondo un pensiero di Papa Benedetto XVI --riguardo ancora i giovani-- la dove ricorda che "quando il popolo di Israele era al punto più basso della sua storia, Dio chiamò in soccorso non i grandi e le persone stimate, esperte, ma giovani".
E allora? Che i giovani aiutino i più grandi, i più grandi aiutino i giovani a scoprire o riscoprire il "valore, il significato la Bellezza del voto" per essere tutti insieme segno profetico di una società meno disorientata. A ciascuno la propria parte". Conclude Gennaro Gino Piccolo, del Centro Igino Giordani di Andria.