
Politica
Elezioni politiche 2018, buone notizie per Assuntela Messina e Dario Damiani
Seggio sicuro per la professoressa barlettana, dovrebbe passare anche il candidato di Forza Italia
Puglia - lunedì 5 marzo 2018
8.25
Il primo partito del Paese-Italia è il Movimento 5 Stelle. Questo è il risveglio per l'Italia del post voto. La lunga maratona elettorale in diretta sui portali del network Viva continua con le prime riflessioni sui risultati di questa notte.
La situazione a livello nazionale non è ancora chiara. Il 23 marzo si insedierà il nuovo Parlamento. Come prima cosa dovranno essere eletti i presidenti di Camera e Senato: sarà quello il momento in cui si capirà la conformazione della maggioranza (se sarà possibile). Seguiranno le consultazioni del presidente della Repubblica e fino a quel momento potranno succedere ancora molte cose.
Intanto ci sono informazioni certe, che premiano alcuni dei candidati dei partiti tradizionali, non trascinati dallo tsunami Cinquestelle: è ormai certo un posto a Roma per la professoressa barlettana Assuntela Messina, presidente del Partito Democratico pugliese e capolista nel listino plurinominale del Senato mentre si infrangono miseramente le aspettative del suo compagno di partito Filippo Caracciolo, già assessore regionale all'Ambiente coinvolto in una inchiesta su presunte irregolarità nella costruzione di una scuola a Corato.
Buone notizie, in attesa dell'ufficialità, anche per Dario Damiani, numero due nel listino plurinominale tra le fila di Forza Italia sempre al Senato, che dovrebbe aver conquistato un posto in Parlamento secondo i dati fin'ora disponibili. Una candidatura che aveva provocato, insieme a quella di Francesco Ventola, ex sindaco di Canosa e primo presidente della provincia Bat, uomo di punta di Raffaele Fitto, malumori e nuove spaccature nella coalizione di centro destra al Comune di Andria, mandando in fumo le aspettative di alcuni esponenti locali soprattutto di Forza Italia, rese ancor più indigeste con l'innesto nel Senato uninominale di Sergio Silvestris.
La situazione a livello nazionale non è ancora chiara. Il 23 marzo si insedierà il nuovo Parlamento. Come prima cosa dovranno essere eletti i presidenti di Camera e Senato: sarà quello il momento in cui si capirà la conformazione della maggioranza (se sarà possibile). Seguiranno le consultazioni del presidente della Repubblica e fino a quel momento potranno succedere ancora molte cose.
Intanto ci sono informazioni certe, che premiano alcuni dei candidati dei partiti tradizionali, non trascinati dallo tsunami Cinquestelle: è ormai certo un posto a Roma per la professoressa barlettana Assuntela Messina, presidente del Partito Democratico pugliese e capolista nel listino plurinominale del Senato mentre si infrangono miseramente le aspettative del suo compagno di partito Filippo Caracciolo, già assessore regionale all'Ambiente coinvolto in una inchiesta su presunte irregolarità nella costruzione di una scuola a Corato.
Buone notizie, in attesa dell'ufficialità, anche per Dario Damiani, numero due nel listino plurinominale tra le fila di Forza Italia sempre al Senato, che dovrebbe aver conquistato un posto in Parlamento secondo i dati fin'ora disponibili. Una candidatura che aveva provocato, insieme a quella di Francesco Ventola, ex sindaco di Canosa e primo presidente della provincia Bat, uomo di punta di Raffaele Fitto, malumori e nuove spaccature nella coalizione di centro destra al Comune di Andria, mandando in fumo le aspettative di alcuni esponenti locali soprattutto di Forza Italia, rese ancor più indigeste con l'innesto nel Senato uninominale di Sergio Silvestris.