Politica
Elezioni, De Mucci e Scamarcio (F.I.): "Giunto il momento di parlare di come costruire il programma"
I giovani esponenti azzurri fanno il punto sulla situazione politica in vista degli appuntamenti elettorali del 2020
Andria - giovedì 12 settembre 2019
13.18
Il centro destra cittadino prosegue nella sua attività di confronto e di analisi, in vista degli importanti appuntamenti elettorali del 2020. Incontriamo Gaetano Scamarcio, Coordinatore provinciale FI-Giovani Bat e Luigi De Mucci, Commissario di Forza Italia per la Bat, due giovani ma autorevoli esponenti azzurri all'indomani della grande festa "Everest" di Forza Italia, svoltasi la scorsa settimana a Giovinazzo.
"Il bilancio su Everest, ormai giunta alla sua 7^ma edizione, non può che essere positivo: centinaia di giovani e meno giovani giunti a Giovinazzo per la kermesse del partito dicono questo. Forza Italia c'è ed è fortemente presente sul territorio, a discapito di quelli che sono i sondaggi su scala nazionale." sottolinea il dottor Scamarcio, senza poi dimenticare, sollecitato anche dall'evoluzione degli eventi politici in Andria, su quello che accadrà tra qualche mese con le elezioni comunali, concomitanti con il rinnovo del governo regionale.
"Andria in vista del 2020? Più che parlare di programmi, oggi è importante parlare di come costruire il programma. Forza Italia deve essere attenta a quelle che sono le richieste dei cittadini, dei commercianti, di chi fa imprese e dare risposte concrete e attuabili: il tempo degli slogan è finito. È necessario aprirsi alla società civile e alle esperienze di quotidiano che ne derivano. Io sogno una città più verde, dinamica e attenta alle esigenze dei più deboli, penso si debba lavorare per questo.
Un programma quinquennale per il governo della città, inoltre, non può prescindere da un punto: i giovani. Andria deve offrire alle nuove generazioni momenti di confronto, informazione, crescita, così da plasmare i cittadini di domani."
Più puntuale l'analisi che svolge Luigi De Mucci, che nella sua veste di Commissario provinciale azzurro nella Bat, si è confrontato con molte questioni politico amministrative emerse nelle dieci città della sesta provincia pugliese, anche se Andria rimane sicuramente la vicenda più spinosa, che più delle altre, con lo scioglimento anticipato della seconda consiliatura di Nicola Giorgino e della sua coalizione di centrodestra, ha smosso il già critico panorama politico cittadino.
"Il centrodestra ad Andria deve mettere da parte una pagina del recente passato che non ha portato i risultati auspicati. Oggi dobbiamo riconoscere a FI quella profonda responsabilità che ha dimostrato nei confronti degli andriesi attraverso un'operazione di lealtà e trasparenza. Agli urlatori -prosegue Luigi De Mucci- , ai mistificatori ai pseudo populisti ed ai poltronari, che in questo ultimo periodo vanno tanto di moda, FI ha anteposto la coerenza e la lealtà delle proprie idee. Anche ad Andria si sono compiute scelte non semplici ma mirate a compiere un'operazione verità e trasparenza nei confronti dei cittadini. Abbiamo dimostrato di non essere dei poltronari. Noi siamo sempre dalla stessa parte, mentre assistiamo alla mortificazione della politica con personaggi nostrani oggi capaci di giustificare anche l'alleanza con il Partito Democratico. Si deve necessariamente ricostruire un'area politica attraverso donne uomini e giovani di buona volontà che realmente hanno a cuore gli interessi di Andria per offrire e regalare una prospettiva ed una visone a questa comunità. Da sempre siamo alternativi al Pd e al M5S. Non abbiamo sostenuto il governo gialloverde, tantomeno sosterremo quello giallorosso o qualsiasi altro tipo di esperimento da laboratorio politico. Qualcuno ha commesso, come a Roma cosi ad Andria, errori politici imbarazzanti, perchè sospinto forse da troppa arroganza, non facendo i conti con la realtà dei fatti. Oggi anche ad Andria dovremmo rimettere i cocci del centrodestra, ma necessariamente chi ha commesso errori importanti ed in nessun modo tende a ravvedersi, chiedendo scusa agli andriesi, necessariamente non potrà far parte di un nuovo corso che dovrà vedere solo ed esclusivamente la città di Andria come unica protagonista".
"Il bilancio su Everest, ormai giunta alla sua 7^ma edizione, non può che essere positivo: centinaia di giovani e meno giovani giunti a Giovinazzo per la kermesse del partito dicono questo. Forza Italia c'è ed è fortemente presente sul territorio, a discapito di quelli che sono i sondaggi su scala nazionale." sottolinea il dottor Scamarcio, senza poi dimenticare, sollecitato anche dall'evoluzione degli eventi politici in Andria, su quello che accadrà tra qualche mese con le elezioni comunali, concomitanti con il rinnovo del governo regionale.
"Andria in vista del 2020? Più che parlare di programmi, oggi è importante parlare di come costruire il programma. Forza Italia deve essere attenta a quelle che sono le richieste dei cittadini, dei commercianti, di chi fa imprese e dare risposte concrete e attuabili: il tempo degli slogan è finito. È necessario aprirsi alla società civile e alle esperienze di quotidiano che ne derivano. Io sogno una città più verde, dinamica e attenta alle esigenze dei più deboli, penso si debba lavorare per questo.
Un programma quinquennale per il governo della città, inoltre, non può prescindere da un punto: i giovani. Andria deve offrire alle nuove generazioni momenti di confronto, informazione, crescita, così da plasmare i cittadini di domani."
Più puntuale l'analisi che svolge Luigi De Mucci, che nella sua veste di Commissario provinciale azzurro nella Bat, si è confrontato con molte questioni politico amministrative emerse nelle dieci città della sesta provincia pugliese, anche se Andria rimane sicuramente la vicenda più spinosa, che più delle altre, con lo scioglimento anticipato della seconda consiliatura di Nicola Giorgino e della sua coalizione di centrodestra, ha smosso il già critico panorama politico cittadino.
"Il centrodestra ad Andria deve mettere da parte una pagina del recente passato che non ha portato i risultati auspicati. Oggi dobbiamo riconoscere a FI quella profonda responsabilità che ha dimostrato nei confronti degli andriesi attraverso un'operazione di lealtà e trasparenza. Agli urlatori -prosegue Luigi De Mucci- , ai mistificatori ai pseudo populisti ed ai poltronari, che in questo ultimo periodo vanno tanto di moda, FI ha anteposto la coerenza e la lealtà delle proprie idee. Anche ad Andria si sono compiute scelte non semplici ma mirate a compiere un'operazione verità e trasparenza nei confronti dei cittadini. Abbiamo dimostrato di non essere dei poltronari. Noi siamo sempre dalla stessa parte, mentre assistiamo alla mortificazione della politica con personaggi nostrani oggi capaci di giustificare anche l'alleanza con il Partito Democratico. Si deve necessariamente ricostruire un'area politica attraverso donne uomini e giovani di buona volontà che realmente hanno a cuore gli interessi di Andria per offrire e regalare una prospettiva ed una visone a questa comunità. Da sempre siamo alternativi al Pd e al M5S. Non abbiamo sostenuto il governo gialloverde, tantomeno sosterremo quello giallorosso o qualsiasi altro tipo di esperimento da laboratorio politico. Qualcuno ha commesso, come a Roma cosi ad Andria, errori politici imbarazzanti, perchè sospinto forse da troppa arroganza, non facendo i conti con la realtà dei fatti. Oggi anche ad Andria dovremmo rimettere i cocci del centrodestra, ma necessariamente chi ha commesso errori importanti ed in nessun modo tende a ravvedersi, chiedendo scusa agli andriesi, necessariamente non potrà far parte di un nuovo corso che dovrà vedere solo ed esclusivamente la città di Andria come unica protagonista".