Politica
Elezioni amministrative: parte dalla Bat il tour elettorale in Puglia di Matteo Salvini
Poco accogliente per il leader nazionale della Lega, il benvenuto della città di Andria
Andria - venerdì 26 giugno 2020
7.12
È partito dalla Bat il mini tour elettorale in Puglia del leader della Lega, Matteo Salvini che ha salutato prima la città della Disfida mostrando una maglietta ad essa dedicata, dopo essere giunto in città a bordo di un treno. Ad attenderlo all'ingresso della stazione, in piazza Conteduta, militanti e simpatizzanti in un bagno di folla e di immancabili selfie, nonostante la situazione emergenziale non lo consenta.
Dichiarazioni, quelle di Salvini, a sostegno di un centrodestra che in Puglia avrebbe ritrovato compattezza con l'indicazione di Raffaele Fitto come candidato alla presidenza della Regione. «La candidatura di Raffaele Fitto – ha detto Matteo Salvini – rappresenta la possibilità, dopo 15 anni, di mandare a casa una sinistra che prima con Vendola e poi con Emiliano ne ha combinate di tutti i colori, chiudendo ospedali, dimenticando aziende, trascurando agricoltori e pescatori che sono una ricchezza di questa terra».
«Noi, tra tre mesi – ha proseguito Salvini – rimettiamo al centro uomini, donne, lavoro, famiglia, salute e sicurezza, perché la sinistra è complice di un'invasione di immigrati clandestini. Son contento che la Lega è stata protagonista, dopo 15 anni, di questa riunificazione del centro destra e sono contento che esprimiamo il vicepresidente di questa Regione perché ci sarà tanto da fare». Al suo fianco, infatti, Nuccio Altieri, il nome sul quale si era aperta la spaccatura all'interno della coalizione, superata in cambio della vice presidenza, in caso di vittoria.
Complice dei sondaggi favorevoli alla vittoria del centrodestra in Puglia, la frammentazione del centrosinistra, confermata dalla corsa solitaria di Ivan Scalfarotto, candidato di ItaliaViva in coalizione con Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino. Solo con un nome diverso da quello di Emiliano, si sarebbe trovato un più ampio accordo per scongiurare la vittoria del centrodestra. Così, da alcune indiscrezioni, ieri trapelava la possibilità di un cambio dell'ultim'ora del candidato che potesse restituire compattezza al centrosinistra.
«A differenza di 5 anni fa, quando il centrodestra andò diviso e il centrosinistra vinse unito, è cambiato il mondo. Adesso è vero l'esatto contrario: centrodestra compatto, con una Lega fortissima, e centrosinistra in ordine sparso. Candidino chi vogliono – ha avanzato il leader della Lega – Possono candidare Emiliano, Renzi, Vendola, D'Alema, ma tanto sto giro lo perdono perché c'è troppa voglia di cambiamento da parte dei pugliesi. Non vedo l'ora che arrivi settembre».
E sul silenzio della voce di Forza Italia all'interno della coalizione, Salvini commenta: «Vince la squadra, serviranno tutti. Son contento che la Lega sia forza protagonista in tanti comuni pugliesi come Andria, Corato e Ceglie, ma la Lega non ha mai avuto neanche un consigliere regionale in questa splendida terra. Adesso queste piazze ci dicono che c'è voglia di lavoro, c'è voglia di sicurezza, c'è voglia di famiglia e c'è voglia di Lega».
Poco accogliente per il leader nazionale, il benvenuto della città di Andria dove si è recato subito dopo per la presentazione del candidato sindaco. Ad attenderlo, infatti, cori di dissenso per la sua presenza in città. Il nome individuato dalla Lega per le prossime elezioni amministrative è quello di Antonio Scamarcio. Avvocato, 58 anni, Scamarcio è attualmente vicepresidente della Banca di Andria di Credito Cooperativo. Il padre, Gaetano Scamarcio, avvocato socialista, è stato sottosegretario alla Giustizia e più volte amministratore comunale.
Anche Antonio ha un passato da consigliere comunale, quale capogruppo della lista civica del centrodestra "Tutti per Andria" che sosteneva Benedetto Fucci candidato sindaco nel 2005, durante l'ultima amministrazione di centro sinistra guidata da Vincenzo Zaccaro. Il suo nome è stato anche nel 2010 tra i possibili candidati per il centrodestra alla carica di sindaco. La scelta allora ricadde su Nicola Giorgino.
Dichiarazioni, quelle di Salvini, a sostegno di un centrodestra che in Puglia avrebbe ritrovato compattezza con l'indicazione di Raffaele Fitto come candidato alla presidenza della Regione. «La candidatura di Raffaele Fitto – ha detto Matteo Salvini – rappresenta la possibilità, dopo 15 anni, di mandare a casa una sinistra che prima con Vendola e poi con Emiliano ne ha combinate di tutti i colori, chiudendo ospedali, dimenticando aziende, trascurando agricoltori e pescatori che sono una ricchezza di questa terra».
«Noi, tra tre mesi – ha proseguito Salvini – rimettiamo al centro uomini, donne, lavoro, famiglia, salute e sicurezza, perché la sinistra è complice di un'invasione di immigrati clandestini. Son contento che la Lega è stata protagonista, dopo 15 anni, di questa riunificazione del centro destra e sono contento che esprimiamo il vicepresidente di questa Regione perché ci sarà tanto da fare». Al suo fianco, infatti, Nuccio Altieri, il nome sul quale si era aperta la spaccatura all'interno della coalizione, superata in cambio della vice presidenza, in caso di vittoria.
Complice dei sondaggi favorevoli alla vittoria del centrodestra in Puglia, la frammentazione del centrosinistra, confermata dalla corsa solitaria di Ivan Scalfarotto, candidato di ItaliaViva in coalizione con Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino. Solo con un nome diverso da quello di Emiliano, si sarebbe trovato un più ampio accordo per scongiurare la vittoria del centrodestra. Così, da alcune indiscrezioni, ieri trapelava la possibilità di un cambio dell'ultim'ora del candidato che potesse restituire compattezza al centrosinistra.
«A differenza di 5 anni fa, quando il centrodestra andò diviso e il centrosinistra vinse unito, è cambiato il mondo. Adesso è vero l'esatto contrario: centrodestra compatto, con una Lega fortissima, e centrosinistra in ordine sparso. Candidino chi vogliono – ha avanzato il leader della Lega – Possono candidare Emiliano, Renzi, Vendola, D'Alema, ma tanto sto giro lo perdono perché c'è troppa voglia di cambiamento da parte dei pugliesi. Non vedo l'ora che arrivi settembre».
E sul silenzio della voce di Forza Italia all'interno della coalizione, Salvini commenta: «Vince la squadra, serviranno tutti. Son contento che la Lega sia forza protagonista in tanti comuni pugliesi come Andria, Corato e Ceglie, ma la Lega non ha mai avuto neanche un consigliere regionale in questa splendida terra. Adesso queste piazze ci dicono che c'è voglia di lavoro, c'è voglia di sicurezza, c'è voglia di famiglia e c'è voglia di Lega».
Poco accogliente per il leader nazionale, il benvenuto della città di Andria dove si è recato subito dopo per la presentazione del candidato sindaco. Ad attenderlo, infatti, cori di dissenso per la sua presenza in città. Il nome individuato dalla Lega per le prossime elezioni amministrative è quello di Antonio Scamarcio. Avvocato, 58 anni, Scamarcio è attualmente vicepresidente della Banca di Andria di Credito Cooperativo. Il padre, Gaetano Scamarcio, avvocato socialista, è stato sottosegretario alla Giustizia e più volte amministratore comunale.
Anche Antonio ha un passato da consigliere comunale, quale capogruppo della lista civica del centrodestra "Tutti per Andria" che sosteneva Benedetto Fucci candidato sindaco nel 2005, durante l'ultima amministrazione di centro sinistra guidata da Vincenzo Zaccaro. Il suo nome è stato anche nel 2010 tra i possibili candidati per il centrodestra alla carica di sindaco. La scelta allora ricadde su Nicola Giorgino.