Mario Cimino
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Attualità

E’ lo chef Mario Cimino ad aver cucinato ad alta quota per Dinner in the sky

Lo scorso mese, a Bari, tra le nuvole ha deliziato i palati dei commensali con i suoi esclusivi menù gourmet

Una piattaforma da cinque tonnellate che sale fino a cinquanta metri di altezza. Al centro c'è un tavolo per ventidue commensali, che assicurati alle poltrone da imbracature comode e sicure, sono pronti a vivere un'esperienza gastronomica ad alta quota, letteralmente sospesi tra cielo e terra. Si tratta di uno dei ristoranti stellati più insoliti ovvero "Dinner in the sky", che dopo aver conquistato i cieli di mezzo mondo e aver fatto tappa in alcune delle location più suggestive d'Italia, lo scorso mese è approdato anche a Bari.

Nel capoluogo pugliese sono stati in tanti, centinaia, a voler sfidare la gravità per poter degustare in maniera assai alternativa e adrenalinica un pranzo, una cena o un aperitivo tra le nuvole. Alcuni degli chef più noti del nostro territorio sono stati i protagonisti assoluti della kermesse, tra questi emerge il nome dello chef Mario Cimino, di origine calabrese, ma andriese di adozione (attualmente vive da circa sette anni nella città federiciana) che ha portato in cielo i suoi esclusivi menù gourmet per deliziare i palati degli ospiti di Dinner in the sky, dando così vita ad una sinergia con il tessuto imprenditoriale locale. Una cucina molto attenta alla valorizzazione delle materie prime e delle tradizioni gastronomiche italiane, con un'esplosione di colori e sapori, è stata alla base delle proposte food di prima qualità offerte dal nostro chef. Per l'occasione l'abbiamo intervistato, per conoscere i dietro le quinte di questo straordinario format gastronomico, capace di regalare al pubblico emozioni uniche.
  • Ciao Mario, cosa si prova a preparare piatti in mezzo al cielo, sospesi a 50 metri di altezza? Esiste un "segreto" per organizzarvi al meglio?

Ma la prima cosa che si prova è adrenalina, per me è gia la seconda volta che organizzo questo evento in Puglia (2021 a Trani) e diciamo sono abituato. E' una situazione insolita che ti rimane impressa per tutta la vita. Un segreto? Sapere giocare bene a tetris. Su si ha pochissimo spazio e bisogna "giocare" a incastri tra i vari contenitori delle stoviglie e dei piatti da servire, ci vuole massima concentrazione e problem solving istantaneo.
  • Quali sono le sue specialità che proponete ai clienti? Quante portate preparate?

La mia è una classica cucina mediterranea basata sulla stagionalità dei prodotti. Dipende dalla tipologia di salita ma partiamo dal pranzo con un menù di 4 portate, passando all'aperitivo "Puglia-Jappone" di quest'anno dove abbiamo servito la classica focaccia barese con capocollo di martina franca, mortadella lucana, taralli e olive di Cerignola insieme a del Sushi e sashimi in collaborazione con il gruppo Hagakure di Bari, per poi arrivare alle 5 portate della cena.
  • Quali sono le opzioni per provare a mangiare "volando"?
Un pranzo, tre aperitivi e due cene.
  • Quante richieste avete ricevuto?
Moltissime, siamo andati sold out in circa dieci giorni.
  • Se avete ottenuto molto successo, perché secondo lei?
Perché è una cosa nuova, che la gente magari avrà visto in Tv o in qualche paese nel mondo e vuole provare una esperienza bellissima.
  • Quali potrebbero essere gli inconvenienti che possono verificarsi quando si cucina in alto?
Bisogna stare molto attenti nei movimenti in quanto lateralmente alla base della piattaforma non c'è nessuna paratia e quindi può cadere giu qualsiasi cosa se non si sta attenti nei movimenti.
  • E' la prima volta che ha vissuto questa esperienza? Ha intenzione di ripeterla? Se sì, perché?

Per me è la seconda volta dopo Trani nel 2021. per il momento non abbiamo in programma una nuova data, stiamo lavorando per una data in Valle d'Itria vedremo.
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