Parlamentarie 2013
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Politica

«Day after» Parlamentarie: polemiche e delusioni

Oltre mille andriesi al voto per scegliere i candidati alle «Politiche» del 2013. In città, per il PD, vincono gli uscenti Boccia e Mastromauro: risultato negativo per la Palladino

Oltre mille andriesi si sono recati, domenica 30 dicembre, al voto per le «Parlamentarie» di Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. In realtà il dato è squilibrato a favore dei democratici che hanno fatto il pieno di voti con 68 andriesi giunti a votare i candidati di SEL. La spiegazione, a fine sera, appariva piuttosto semplice: lo squilibrio ci sarebbe stato non solo per l'ampiezza del consenso differente tra i due partiti ma anche e sopratutto perchè Andria poteva contare su di un candidato tutto cittadino nella difficile rincorsa ad un posto nel listino. Annamaria Palladino, nel Partito Democratico, era accreditata di un buon risultato in città ed alcune preferenze nel territorio essendo molto attiva nella Conferenza delle Donne Democratiche della BAT. Ma al termine dello spoglio la sorpresa: ad Andria vince nettamente Boccia (ricordiamo che era possibile votare con la doppia preferenza di genere scegliendo un candidato uomo ed una candidata donna), deputato uscente e la Mastromauro, anch'essa uscente e sostenuta da una parte maggioritaria del partito proprio in dirittura d'arrivo.

La candidatura unitaria, insomma, si è sfaldata al momento dell'accesso alle urne con buona pace della ricercata unità all'interno del maggior partito di opposizione cittadino. Le diverse anime interne ed esterne al PD hanno nuovamente dato prova di quanto complesso sia trovare serenità e nuove strategie per un centro sinistra in affanno in città: «Il popolo delle primarie anche ad Andria ha scelto inequivocabilmente di riconfermare i parlamentari uscenti - ha dichiarato Vincenzo Antolini, Segretario cittadino del PD e forte sostenitore della figura della Palladino - Buona l'affluenza nonostante la giornata di fatto lavorativa e nonostante il clima di festa. Sento non solo il dovere morale, ma soprattutto la necessità intrinseca, di ringraziare profondamente Annamaria Palladino e tutti coloro che con me l'hanno sostenuta convintamente. Resta forte il rammarico del fatto, che molti, troppi dirigenti di partito, pur avendo sottoscritto unitariamente quest'unica candidatura, abbiano alla fine optato per altre candidate. Ad Annamaria non solo il grazie per il lavoro di questi due anni e mezzo - conclude Antolini - ma soprattutto il grazie e l'incoraggiamento per quello che farà da dopodomani per il Pd di Andria».

Ma le parole della stessa candidata sono ben più forti e convinte: «Fa un po' sorridere cercare il dato politico in questa situazione - dice Annamaria Palladino - il PD di Andria ha presentato unitariamente la mia candidatura, ma all'ultimo momento una parte di esso ha preferito non convergere su di me per appoggiare e far appoggiare, con una decisione da riservare secondo me a battaglie politiche di più nobile natura, la deputata uscente onorevole Mastromauro, nonché in parte Assuntela Messina. Con un po' di sforzo in più da parte di tutti avremmo forse potuto vantare, anche qui in BAT, un dato sorprendente. Era un obiettivo facilmente raggiungibile, alla portata di tutti noi, e quando dico "noi" penso solo al Partito di cui faccio parte. Perché io resto quello che sono: una donna libera E una donna di partito, che sa mettersi in piena libertà a disposizione del proprio partito e della propria città».

Le ultime parole sono riservate ad Assuntela Messina, candidata barlettana, che ad Andria ha potuto contare su di un buon numero di sostenitori: «Ringrazio tutti per il consenso che mi è stato dato e per l'affetto mostratomi in questi giorni molto intensi - dice Messina - ho portato avanti una battaglia democratica con l'orgoglio di essere accompagnata da tante persone libere, anche appartenenti ai partiti, che vivono in città diverse ma con destino comune. Con loro ho condiviso il desiderio di una politica diversa e autenticamente responsabile. Siamo stati uniti dall'idea di una politica vera del territorio, e non da quella degli spazi piccoli e angusti in cui si annidano interessi personali e guasti dell'anima. In attesa delle decisioni che saranno assunte a livello nazionale, il risultato elettorale mi sprona a continuare questo cammino, anche aiutata dalle chiarezze emerse sul piano strettamente politico. E' un obiettivo a cui tengo molto perché penso che l'effettivo riscatto di chi vive nel nostro territorio non potrà avvenire in mancanza di scelte autenticamente responsabili da parte dei singoli».

Ancora nessuna dichiarazione per Boccia e la Mastromauro, quest'ultima interessata da una forte polemica con una nota televisione locale della Città di Andria.


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