Povertà Puglia
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Cronaca

Cresce la povertà in Puglia: 75milioni di chili di alimenti distribuiti

Il quadro della CISL della Puglia è sconfortante: «Urgono interventi d'aiuto». Sono le famiglie a pagare il pegno più grande di questa crisi del 2012

La crisi nel 2012 ha segnato un dato estremamente preoccupante: nelle sole province di Brindisi/Lecce e Foggia le Caritas hanno avuto circa 80 mila contatti distribuendo circa 75 milioni di Kg di aiuti sottoforma di alimenti e beni di prima necessità anche a fasce fino a ieri ritenute non a rischio. «Per i territori di Bari, Taranto e Nord-Barese le numerose strutture sono al momento prive di coordinamento ma il contesto è simile al resto della regione». La Cisl della Puglia, traccia il drammatico bilancio sociale di un'annata che sarà ricordata come una delle più dure del tempo moderno: «E' sulle famiglie pugliesi che si stanno scaricando i pesi maggiori, le più gravi emergenze e necessità - dice il Segretario generale della Cisl regionale, Giulio Colecchia - quella che stiamo vivendo non è solo la crisi più grave dal dopoguerra, ma è anche la più lunga ed in Puglia la Caritas rileva una crescita esponenziale di casalinghe e anziani che si rivolgono ai loro centri di assistenza».

Fino a ieri il nucleo familiare contava sui nonni, oggi gli anziani, pur con la storica capacità al risparmio, sono frastornati dal carico fiscale e preoccupati dagli aumenti: «La crescita della povertà in Puglia - prosegue il Segretario della Cisl - richiede più incisive ed articolate politiche di contenimento attraverso il rafforzamento degli ammortizzatori sociali e di quelli familiari mentre la disoccupazione ha raggiunto livelli da primato (16,1%) colpendo soprattutto i più giovani (30%). La Cisl di Puglia ha elaborato una sua 'proposta per lo sviluppo' articolata in 4 ambiti: Crescita con l'obiettivo di aumentare il benessere e la protezione sociale; più inclusive e meno dispersive politiche sociali; ottimizzazione della spesa; fisco con la riduzione dell'IRPEF».
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