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Consiglio comunale e predissesto, Vurchio (Pd): "Oltre 94 mln di euro di esposizione debitoria"

Una inclemente quanto sconvolgente ricognizione dei debiti accumulati dall'amministrazione Giorgino

E' un analisi fredda ed allo stesso impietosa, quella che compie Gianni Vurchio, consigliere comunale e segretario cittadino del Partito Democratico a poche ore dal consiglio comunale che dovrà decidere se approvare o meno, tra i punti all'ordine del giorno la proposta di deliberazione del settore finanziario sul pre dissesto. I numeri che snocciola Vurchio sono a dir poco sconvolgenti, cifre considerevoli per il loro ammontare.

"Da stasera avremo una triste certezza- commenta il consigliere comunale Giovanni Vurchio- che il nostro Comune è in pre-dissesto. Una notizia che mai avremmo voluto fosse vera. Appurata tristemente questa notizia, ciò che ci intriga ora è sapere a quanto ammontano i debiti che questa amministrazione è riuscita magistralmente a creare in questi anni.
Nel leggere la documentazione degli uffici finanziari, ci accorgiamo che il debito totale dichiarato è molto inferiore a quello reale (più volte dichiarato da noi) ed è per questo che riteniamo la proposta di deliberazione di questa sera, avente come oggetto " il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ex art.243 bis, dlgs 267/2000 con accesso al fondo di rotazione ex art. 243 ter", parzialmente corretta. Perché?

Perché ancora una volta, questa amministrazione da delle informazioni diverse dalla realtà. Andiamo per ordine e scopriremo una situazione differente: dichiarano che il nostro comune è in pre dissesto con un disavanzo (o debito, o perdita come lo si vuole chiamare) strutturale, di euro 11.397.712,50 ai quali, però, bisognerebbe aggiungere 43.711.071,17 (come disavanzo rendiconto 2017), 1.778.703,91(residui attivi cancellati) e 9.619.007, 59 per debiti di competenza. Insomma, un totale di "debiti" per euro 55.108.782,67 ( sì, sì abbiamo scritto bene cinquantacinquemilioni di euro) piuttosto che 11.397.712,50".

E Gianni Vurchio prosegue: "la sommatoria, almeno per quello che leggiamo, salvo smentita scritta da parte dell'amministrazione (tranquillizzerebbe noi cittadini) ammonterebbe ad euro 94.585.773,38 di esposizione debitoria del nostro Ente ed ancora da definire.
Ora, considerata la grave carenza di liquidità, tanto da ricorrere costantemente all'anticipazione di tesoreria, considerato che il piano di riequilibrio, del quale non conosciamo neppure l'ombra, considerata la non capacità dell'Ente di poter onorare altre rateizzazione di debiti in aggiunta a quelli esistenti, considerata l'incapacità dimostrata da questa amministrazione di recuperare risorse,
questo piano di riequilibrio, che questa maggioranza si accinge ad approvare, è l'ennesimo pannicello caldo che non risolverà i problemi della nostra città se non li peggiorerà ulteriormente tanto da essere costretta ad elevare tutte le aliquote tassative in danno ai cittadini andriesi.
L'unica cosa di importante per la maggioranza è approvare il piano di riequilibrio ( con un'altra rateizzazione del debito spalmata per 20 anni) in modo da salvaguardare le responsabilità di tutti i consiglieri di centro destra e riversare la montagna del debito da pagare ai cittadini andriesi".

Quindi, altro consiglio comunale inutile per la città ma utile, ancora una volta, all'amministrazione in carica -prosegue il consigliere comunale Giovanni Vurchio.- ma è finita qui? Assolutamente no! Perché bisognerebbe aggiungere ai 55.108.782,67 i debiti fuori bilancio (non ancora totalmente accertati e non si sa perché..) per un importo di euro 4.396.230,67; i debiti per anticipazione di tesoreria per 16.702.691,72 (saldo rimasto da pagare sui 26.120.277,32);
- i debiti per spese aggiuntive, maturate e maturande, su 5.636.354,21 oggetto di procedure di pignoramenti in atto contro il nostro comune;
- i debiti verso fornitori per euro 6.528.550,24 (parzialmente accertati);
- i debiti verso L' ARO 2 per 11.849.518,08 (canone contrattuale per il servizio raccolta e trasporto dei rifiuti urbani). "È la somma che fa il totale" diceva il mitico Antonio De Curtis- in arte TOTÒ-. Ancora un avvertimento ai consiglieri di maggioranza -conclude Giovanni Vurchio-: la Corte dei Conti monitorerà il rispetto di quel piano di riequilibrio pena il ritorno alla responsabilità solidale".
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