
Vita di città
Ciappetta-Camaggio e via Fornaci: degrado ancora nel mirino dei residenti
I cittadini denunciano nuovamente la sporcizia presente nei pressi dell’Asl Bt
Andria - sabato 4 gennaio 2020
5.59
Proseguono le proteste relative alla sporcizia ed al degrado in cui versa la zona Ciappetta-Camaggio, esattamente nella zona situata a pochi passi dalla sede della Direzione generale dell'Asl Bt. Nonostante la situazione sia stata, in passato, più volte segnalata alle istituzioni non si è ottenuto ancora nessun riscontro, motivo per cui i residenti ritornano all'attacco, denunciando nuovamente questo increscioso fenomeno.
Un nostro utente, addirittura, dichiara: "ci sono tombini spesso lasciati pericolosamente aperti, dalla quale sbucano roditori ed altri animali poco piacevoli. Perché non si interviene? Forse si attende che accada qualche spiacevole incidente? ".
Senza dimenticare, infatti che l'apertura dei tombini può rappresentare un pericolo per i passanti che, in un momento di distrazione, potrebbero inciamparvi.
"Una zona questa che non è stata mai adeguatamente valorizzata dalle amministrazioni comunali succedutesi negli anni" sottolineano invece, i residenti di via Fornaci che più volte hanno rimarcato il problema.
Infatti, come si può ben notare dalle foto, un tratto della strada di via Fornaci risulta dissestata e ricoperta per buona parte da erba che cresce incontrollata un po' ovunque. Così come risulta, in uno stato di completo abbandono, il Centro di Aggregazione intitolato al beato "Padre Pino Puglisi", composto da una sala polivalente con 160 posti a sedere ed i relativi ambienti di servizio, uffici, servizi igenici pubblici, area esterna attrezzata con grandinate, campo sportivo, un campo da bocce, spazio giochi per i bambini ed un anfiteatro da 300 posti. Una struttura preziosa che avrebbe dovuto rappresentare una svolta del quartiere Fornaci, inaugurata per ben due volte dall'amministrazione di centro destra capitanata da Nicola Giorgino, ma che continua a rappresentare il simbolo del decadimento della città di Andria.
Dunque, alla luce di quanto detto, i residenti lanciano un appello al Commissario Prefettizio, Gaetano Tufariello, affinché possa dare un contributo essenziale per contrastare questo scempio e ridare la giusta dignità ad un quartiere, che forse è stato fin troppo bistrattato e trascurato nelle sue necessità più elementari.
Un nostro utente, addirittura, dichiara: "ci sono tombini spesso lasciati pericolosamente aperti, dalla quale sbucano roditori ed altri animali poco piacevoli. Perché non si interviene? Forse si attende che accada qualche spiacevole incidente? ".
Senza dimenticare, infatti che l'apertura dei tombini può rappresentare un pericolo per i passanti che, in un momento di distrazione, potrebbero inciamparvi.
"Una zona questa che non è stata mai adeguatamente valorizzata dalle amministrazioni comunali succedutesi negli anni" sottolineano invece, i residenti di via Fornaci che più volte hanno rimarcato il problema.
Infatti, come si può ben notare dalle foto, un tratto della strada di via Fornaci risulta dissestata e ricoperta per buona parte da erba che cresce incontrollata un po' ovunque. Così come risulta, in uno stato di completo abbandono, il Centro di Aggregazione intitolato al beato "Padre Pino Puglisi", composto da una sala polivalente con 160 posti a sedere ed i relativi ambienti di servizio, uffici, servizi igenici pubblici, area esterna attrezzata con grandinate, campo sportivo, un campo da bocce, spazio giochi per i bambini ed un anfiteatro da 300 posti. Una struttura preziosa che avrebbe dovuto rappresentare una svolta del quartiere Fornaci, inaugurata per ben due volte dall'amministrazione di centro destra capitanata da Nicola Giorgino, ma che continua a rappresentare il simbolo del decadimento della città di Andria.
Dunque, alla luce di quanto detto, i residenti lanciano un appello al Commissario Prefettizio, Gaetano Tufariello, affinché possa dare un contributo essenziale per contrastare questo scempio e ridare la giusta dignità ad un quartiere, che forse è stato fin troppo bistrattato e trascurato nelle sue necessità più elementari.