
Attualità
Caterina da Siena: una donna che può insegnare molto agli uomini d’oggi
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - martedì 29 giugno 2021
Siamo alle porte di Luglio, mese che la Chiesa dedica alla devozione del "Preziosissimo Sangue di Cristo", Sangue che ha tinto e ancora tinge la storia umana e del quale si dice che "basti una sola goccia per salvare tutta l'umanità. E' il 9 novembre 1944 quando, in una udienza privata col Papa Pio XII, un umile laico e padre di famiglia, Igino Giordani, "rivolge al Papa la preghiera di raccomandare il culto del Mistero del Prezioso Sangue all'intera Chiesa".
Quella di Giordani è una devozione particolare comunicatagli nella corsia dell'ospedale di guerra (nei tre anni di degenza e gli 11 interventi chirurgici subiti per la ferita) da suor Antonietta Prevedello, da Giordani considerata "maestra spirituale". Quando rivolge al Papa tale preghiera, Igino Giordani ha già scritto un libro su tale mistero – Il Sangue di Cristo, maggio 1940 - libro già alla sesta edizione. Legge i Padri della Chiesa e in Santa Caterina trova sintonia che tutti gli esseri umani, redenti dal Sangue di Cristo, sono "consanguinei" con Lui.
Più tardi scriverà della Santa una stupenda biografia colpito, tra l'altro, che la vergine senese fosse riuscita a penetrare arditamene anche nella politica in un'epoca in cui l'ingresso di una donna nella politica suscitava grandi perplessità e fu capace di mettere in ginocchio i potenti. Insomma: Caterina da Siena una donna del Trecento che può insegnare molto agli uomini d'oggi. Nel suo diario appunterà essere stata Santa Caterina "Colei che per prima m'incendiò dell'amore di Dio".
Per quanto attiene alla sua personale vita interiore, possiamo coglierne uno squarcio di sublime commozione nello stesso libro il Sangue di Cristo, squarcio di luce racchiuso in questa preghiera più che mai preziosa in questo tempo difficile che viviamo.
"Quando ci sei Tu, Signore, il dolore non fa più paura. Senza di Te, sì, fa spavento: chè viene l'ora, in cui si resta soli; (ma) pare che più ci lascano gli uomini, più si trovi Te. Sui continenti s'è rovesciato, vento desertico, l'odio con una furia senza precedenti: le nazioni – le diverse famiglie di un'unica gente – si rizzano l'una contro l'altra…Si vive sotto l'ossessione di un cataclisma universale. Assistici Tu. Torna Tu…e rendi all'affetto e alla solidarietà di noi tutte le nazioni. Ridonaci la coscienza della nostra solidarietà e fraternità. Cuore coronato di spine…si Tu l'unico cuore del mondo, si che tutti apprendiamo nel Tuo unico amore a riamarci. Risorgi presto nel cuore di tutti…Risorgi presto; e che il Tuo Sangue si faccia speranza e fiamma, ricostruendo sulle tombe la vita. Sopra le piaghe, inaudite del terrore torna, o Crocifisso a far fiorire l'amore".
Quella di Giordani è una devozione particolare comunicatagli nella corsia dell'ospedale di guerra (nei tre anni di degenza e gli 11 interventi chirurgici subiti per la ferita) da suor Antonietta Prevedello, da Giordani considerata "maestra spirituale". Quando rivolge al Papa tale preghiera, Igino Giordani ha già scritto un libro su tale mistero – Il Sangue di Cristo, maggio 1940 - libro già alla sesta edizione. Legge i Padri della Chiesa e in Santa Caterina trova sintonia che tutti gli esseri umani, redenti dal Sangue di Cristo, sono "consanguinei" con Lui.
Più tardi scriverà della Santa una stupenda biografia colpito, tra l'altro, che la vergine senese fosse riuscita a penetrare arditamene anche nella politica in un'epoca in cui l'ingresso di una donna nella politica suscitava grandi perplessità e fu capace di mettere in ginocchio i potenti. Insomma: Caterina da Siena una donna del Trecento che può insegnare molto agli uomini d'oggi. Nel suo diario appunterà essere stata Santa Caterina "Colei che per prima m'incendiò dell'amore di Dio".
Per quanto attiene alla sua personale vita interiore, possiamo coglierne uno squarcio di sublime commozione nello stesso libro il Sangue di Cristo, squarcio di luce racchiuso in questa preghiera più che mai preziosa in questo tempo difficile che viviamo.
"Quando ci sei Tu, Signore, il dolore non fa più paura. Senza di Te, sì, fa spavento: chè viene l'ora, in cui si resta soli; (ma) pare che più ci lascano gli uomini, più si trovi Te. Sui continenti s'è rovesciato, vento desertico, l'odio con una furia senza precedenti: le nazioni – le diverse famiglie di un'unica gente – si rizzano l'una contro l'altra…Si vive sotto l'ossessione di un cataclisma universale. Assistici Tu. Torna Tu…e rendi all'affetto e alla solidarietà di noi tutte le nazioni. Ridonaci la coscienza della nostra solidarietà e fraternità. Cuore coronato di spine…si Tu l'unico cuore del mondo, si che tutti apprendiamo nel Tuo unico amore a riamarci. Risorgi presto nel cuore di tutti…Risorgi presto; e che il Tuo Sangue si faccia speranza e fiamma, ricostruendo sulle tombe la vita. Sopra le piaghe, inaudite del terrore torna, o Crocifisso a far fiorire l'amore".