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Cronaca
Boschetto San Nicola in fiamme: intervenuti i Federiciani
Martiradonna: "Le istituzioni sostengano i volontari che rischiano la vita"
Andria - martedì 18 aprile 2017
10.24
E' successo nella giornata di ieri, alle 12 circa, che i volontari Federiciani abbiano avvistato del fumo proveniente dal bosco ceduo in Contrada San Nicola.
La ronda, composta da Francesco Martiradonna, Nicola Liddo e Riccardo Santonicolo, è intervenuta immediatamente, inoltrando una richiesta di rinforzi alla Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Protezione Civile.
Per domare l'incendio, i volontari si sono divisi in due gruppi d'azione e hanno operato per un'ora circa, scoprendo dei copertoni da cui è presumibilmente scaturito l'incendio. «Il fuoco è stato probabilmente appiccato per poter recuperare i pezzi di ferro una volta sciolti i copertoni», afferma Martiradonna. Alle 13.30 i volontari hanno effettuato una bonifica lungo il perimetro dell'incendio che comprendeva un ettaro di terreno e in seguito hanno contattato la Soup per fare una relazione dell'intervento e specificare le coordinate.
«L'intervento dei volontari ha scongiurato che l'incendio boschivo si propagasse nei boschi limitrofi (Pineta di Cariati a 900 metri, Bosco di Cariati di Sotto a 1 chilometro, Bosco Misto a 2 chilometri) - continua Martiradonna - e ha preservato tali aree verdi, fondamentali per il riciclaggio dell'aria. I mezzi utilizzati sono un dono del 2005 della ditta Ieva, la cui manutenzione grava non poco sulle finanze dell'associazione. Gli enti preposti alla tutela dell'ambiente dovrebbero tutelare queste organizzazioni di Protezione Civile e potenziare gli strumenti di tutti quei volontari che amano l'ambiente e sacrificano risorse economiche e salute».
La ronda, composta da Francesco Martiradonna, Nicola Liddo e Riccardo Santonicolo, è intervenuta immediatamente, inoltrando una richiesta di rinforzi alla Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Protezione Civile.
Per domare l'incendio, i volontari si sono divisi in due gruppi d'azione e hanno operato per un'ora circa, scoprendo dei copertoni da cui è presumibilmente scaturito l'incendio. «Il fuoco è stato probabilmente appiccato per poter recuperare i pezzi di ferro una volta sciolti i copertoni», afferma Martiradonna. Alle 13.30 i volontari hanno effettuato una bonifica lungo il perimetro dell'incendio che comprendeva un ettaro di terreno e in seguito hanno contattato la Soup per fare una relazione dell'intervento e specificare le coordinate.
«L'intervento dei volontari ha scongiurato che l'incendio boschivo si propagasse nei boschi limitrofi (Pineta di Cariati a 900 metri, Bosco di Cariati di Sotto a 1 chilometro, Bosco Misto a 2 chilometri) - continua Martiradonna - e ha preservato tali aree verdi, fondamentali per il riciclaggio dell'aria. I mezzi utilizzati sono un dono del 2005 della ditta Ieva, la cui manutenzione grava non poco sulle finanze dell'associazione. Gli enti preposti alla tutela dell'ambiente dovrebbero tutelare queste organizzazioni di Protezione Civile e potenziare gli strumenti di tutti quei volontari che amano l'ambiente e sacrificano risorse economiche e salute».