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Vita di città

Basta all'inquinamento da fuochi d'artificio!

Una riflessione di Nicola Montepulciano, storico ambientalista andriese

Quando è arrivata questa riflessione di Nicola Montepulciano sulla incivile tradizione dei botti di Capodanno, non era stata ancora emanata l'ordinanza sindacale con la quale vengono vietati gli spari di fine anno. La pubblichiamo ben volentieri, certi che pur essendo "fuori tempo massimo", le motivazioni che hanno poi spinto la Sindaca Bruno ad emettere questa ordinanza, sottendono molte delle considerazioni che lo storico ambientalista andriese ci offre.

«Nella prima parte delle festività natalizie i botti si sono sentiti un po' meno dell'anno scorso, anche se diversi giovanissimi si stanno divertendo a far esplodere potentissimi botti, che, forse, potremmo definirli bombe. Mi è stato riferito che una bambina di poco meno di 8 anni allo scoppio di una di queste bombe si è lanciata fra le braccia della madre, accennando al pianto. Si può essere così imbecilli? Immaginate i bambini, ma non solo loro, costretti in carrozzina per disabilità motoria, con rigidità muscolare, che sobbalzi possano subire. Si dice che la nostra è l'era dell'antropocene caratterizzata dall'inquinamento di ogni tipo, ma anche e soprattutto dal rumore, dal chiasso.

Non siamo più capaci di vivere nel silenzio che è la musica dell'anima. Ora siamo alla fine dell'anno ed è facile immaginare cosa succederà. L'anno scorso noi ambientalisti ed ecologisti pensavamo che ci sarebbe stato un sensibile calo di botti, dal momento che pure in Andria vi sono tantissimi giovani seguaci di Greta Thunberg che hanno manifestato più volte in difesa del pianeta dall'inquinamento. Illusione! Questi ignoranti festaioli sono convinti che solo gli altri, gli adulti devono cambiare abitudini, loro no! Come ho potuto osservare sono proprio i giovanissimi, i seguaci di Greta, a far esplodere potentissimi petardi nel Parco del Monumento ai Caduti, luogo del silenzio e rispetto per i morti caduti in guerre, alla faccia dell'inquinamento e degli scioperi scolastici. Devono essere proprio loro a convincere genitori, parenti, amici a non festeggiare in questo barbaro, incivile modo. E invece… Non sanno questi barbari scioperanti scolastici che l'inquinamento da fuochi d'artificio dura giorni e giorni nella città, a svantaggio di tutti ed in particolar modo dei bambini, di chi è affetto da malattie delle vie respiratorie, che sono in aumento a causa del Covid, dei malati di cancro di cui è piena Andria, tanto che quasi ogni famiglia può dire di avere un parente morto di cancro o uno in cura.

Rivolgo una preghiera alla pur brava Sindaca Bruno: proibire la vendita di botti di qualsiasi tipo, non solo quelli proibiti per legge (l'ordinanza in effetti c'è, ndr). Che non vi siano bancarelle. C'è un negoziante di un "tutto mille", che da molti anni in questa occasione allestisce una bancarella fuori dal suo pur grande locale, per strada, per vendere botti e inquinamento a profusione, occupando suolo pubblico. Non ci deve essere nemmeno una bancarella e voglio proprio vedere se ci sarà qualche sindacalista a protestare in favore dei venditori di inquinamento. Oltre tutto cosa c'è da festeggiare e augurarsi per il nuovo anno? Al cento per cento più inquinamento per via dei botti, più sporcizia per le strade, se non siamo accorti nell'usare tutti gli accorgimenti raccomandati contro il Covid, questo aumenterà tranquillamente, con tutte le conseguenze del caso. Auguri!»
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