
Politica
Aumentano gli iscritti del “partito del non voto” e anche Andria non farà eccezione
In Italia i giovani tra i 18 e i 24 anni diserteranno le urne
Andria - mercoledì 31 gennaio 2018
13.50
La salute della nostra democrazia è sempre più flebile e l'astensionismo è tra le maggiori cause. Sempre più numerosi decidono di non recarsi alle urne nel nostro paese. Le cause sono molteplici, chi non si sente rappresentato da coloro che si avvicendano sulle solite poltrone, chi non crede che le cose possano cambiare, chi pensa che in fondo la politica è decisa sempre dagli stessi e chi crede che il proprio voto alla fine dei conti non serva al cambiamento delle sorti del paese. Insomma più che votare per un partito e il suo leader politico si preferisce l'adesione al "partito del non voto".
Ignavi dei nostri giorni, sono delusi quanto dimentichi che il voto è un diritto troppo sudato da chi ci ha preceduto per buttarlo via così, un dovere nei confronti della nostra e della generazione futura oltre che sancito dall'Articolo 48 della Costituzione:
Art. 48 – Costituzione – Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
In un articolo pubblicato sul Corriere.it appaiono previsioni per nulla edificanti a tal riguardo e tra i più indecisi se presentarsi alle urne vi sono quelli di età compresa tra i 25 e i 45 anni. I giovani tra i 18 e i 24 anni invece secondo l'analisi di Alessandra Ghisleri di Euromedia Research diserterà le urne. La situazione riguarda l'intero stivale, sud compreso e dunque anche nella nostra città brulicano i giovani che per le vie dichiarano di non sapere se votare o meno. A quei giovani però va ricordato che la somma dell'interesse di tanti fa l'interesse generale. Ma se i tanti diventano pochi, gli interessi rappresentati saranno sempre più ristretti, con grave danno per l'equità e la crescita economica. Soppesate a lungo la vostra scelta.
Ignavi dei nostri giorni, sono delusi quanto dimentichi che il voto è un diritto troppo sudato da chi ci ha preceduto per buttarlo via così, un dovere nei confronti della nostra e della generazione futura oltre che sancito dall'Articolo 48 della Costituzione:
Art. 48 – Costituzione – Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
In un articolo pubblicato sul Corriere.it appaiono previsioni per nulla edificanti a tal riguardo e tra i più indecisi se presentarsi alle urne vi sono quelli di età compresa tra i 25 e i 45 anni. I giovani tra i 18 e i 24 anni invece secondo l'analisi di Alessandra Ghisleri di Euromedia Research diserterà le urne. La situazione riguarda l'intero stivale, sud compreso e dunque anche nella nostra città brulicano i giovani che per le vie dichiarano di non sapere se votare o meno. A quei giovani però va ricordato che la somma dell'interesse di tanti fa l'interesse generale. Ma se i tanti diventano pochi, gli interessi rappresentati saranno sempre più ristretti, con grave danno per l'equità e la crescita economica. Soppesate a lungo la vostra scelta.