
Politica
Asilo nido Gabelli, Di Bari: «Nessuna risposta alle mie istanze»
Intervento della consigliera comunale di “Emiliano sindaco di Puglia”
Andria - venerdì 28 ottobre 2016
8.23
Tre diverse istanze presentate in altrettanti diversi momenti, a pochi giorni l'una dall'altra, per chiedere informazioni sul personale e sull'organizzazione dell'asilo nido comunale "Aristide Gabelli". Le ha firmate ed inviate al sindaco, ai settori interessati ed ad alcuni assessori, la consigliera comunale della lista Emiliano Sindaco di Puglia, Daniela Di Bari. Fino ad ora, però, non c'è stata risposta ad alcuna, come spiega la stessa Di Bari in una quarta richiesta inoltrata ieri nella quale chiedeva le ragioni di tale incomprensibile ritardo.
Ma procediamo con ordine, nella prima istanza, datata 2 settembre 2016, la consigliera chiedeva di essere informata «circa la dotazione organico dell'asilo nido Gabelli con le relative mansioni e le esternalizzazioni con le relative i servizi affidati al fine di ottemperare agli standard stabiliti dall'articolo 53 del regolamento regionale n. 4 del 18 gennaio 2007 sostituito integralmente dall'art. 2 del regolamento regionale n. 7 del 18 aprile 2012».
Nella seconda istanza della Di Bari, datata 23 settembre, la consigliera torna a chiedere chiarimenti ricordando anche il suo intervento nel Consiglio Comunale del 28 luglio scorso: «…prendendo ad esempio l'asilo nido "A. Gabelli" mi permetto di ricordare che siamo nella fase della programmazione delle attività didattiche per il nuovo anno; chiedo, che siano opportunamente verificati i lavori di adeguamento in riferimento all'ultimo documento di valutazione rischi, di rivedere altresì il piano di sicurezza rispetto al numero di bambini affidati a ciascun educatore, e considerata la non felice distribuzione degli spazi, in funzione dell'età dei bambini, di seguire, con estrema attenzione l'organizzazione del personale, necessario ad accogliere gli ospiti selezionati attraverso il bando, per non rischiare di cominciare il nuovo anno con un organico sottodimensionato, mettendo in forte rischio i piccoli e anche i lavoratori per le loro responsabilità di frontiera».
«Con rammarico ho riscontrato – prosegue la consigliera nella seconda istanza – che sono state avviate le attività didattiche educative anche in assenza, per alcuni gruppi di bambini, degli educatori di riferimento, investendo gli educatori presenti di ulteriori responsabilità». «Chiedo – aggiunge – che vengano illustrate con somma urgenza le questioni che ostacolano il nostro Ente comunale nell'adozione del piano straordinario delle assunzioni per il personale insegnante ed educativo così come previsto dall'art. 17 del D.L. 113/2016 del 24 giugno 2016».
Ancora più dettagliata di particolari e di richieste di chiarimenti è la terza nota ma anche a questa, stando a quello che afferma la Di Bari, non c'è stata risposta. Ed ecco che arriva l'ultima nota, datata 27 ottobre ed inviata al sindaco Nicola Giorgino, al segretario generale Giuseppe Borgia ed al presidente del consiglio Laura Di Pilato per chiedere «le ragioni del ritardo della risposta alle sopra indicate istanze e se gli uffici interessati hanno inteso respingere le istanze mediante il silenzio ai sensi dell'art. 9 comma 2 del Regolamento per l'esercizio del diritto di accesso».
Ma procediamo con ordine, nella prima istanza, datata 2 settembre 2016, la consigliera chiedeva di essere informata «circa la dotazione organico dell'asilo nido Gabelli con le relative mansioni e le esternalizzazioni con le relative i servizi affidati al fine di ottemperare agli standard stabiliti dall'articolo 53 del regolamento regionale n. 4 del 18 gennaio 2007 sostituito integralmente dall'art. 2 del regolamento regionale n. 7 del 18 aprile 2012».
Nella seconda istanza della Di Bari, datata 23 settembre, la consigliera torna a chiedere chiarimenti ricordando anche il suo intervento nel Consiglio Comunale del 28 luglio scorso: «…prendendo ad esempio l'asilo nido "A. Gabelli" mi permetto di ricordare che siamo nella fase della programmazione delle attività didattiche per il nuovo anno; chiedo, che siano opportunamente verificati i lavori di adeguamento in riferimento all'ultimo documento di valutazione rischi, di rivedere altresì il piano di sicurezza rispetto al numero di bambini affidati a ciascun educatore, e considerata la non felice distribuzione degli spazi, in funzione dell'età dei bambini, di seguire, con estrema attenzione l'organizzazione del personale, necessario ad accogliere gli ospiti selezionati attraverso il bando, per non rischiare di cominciare il nuovo anno con un organico sottodimensionato, mettendo in forte rischio i piccoli e anche i lavoratori per le loro responsabilità di frontiera».
«Con rammarico ho riscontrato – prosegue la consigliera nella seconda istanza – che sono state avviate le attività didattiche educative anche in assenza, per alcuni gruppi di bambini, degli educatori di riferimento, investendo gli educatori presenti di ulteriori responsabilità». «Chiedo – aggiunge – che vengano illustrate con somma urgenza le questioni che ostacolano il nostro Ente comunale nell'adozione del piano straordinario delle assunzioni per il personale insegnante ed educativo così come previsto dall'art. 17 del D.L. 113/2016 del 24 giugno 2016».
Ancora più dettagliata di particolari e di richieste di chiarimenti è la terza nota ma anche a questa, stando a quello che afferma la Di Bari, non c'è stata risposta. Ed ecco che arriva l'ultima nota, datata 27 ottobre ed inviata al sindaco Nicola Giorgino, al segretario generale Giuseppe Borgia ed al presidente del consiglio Laura Di Pilato per chiedere «le ragioni del ritardo della risposta alle sopra indicate istanze e se gli uffici interessati hanno inteso respingere le istanze mediante il silenzio ai sensi dell'art. 9 comma 2 del Regolamento per l'esercizio del diritto di accesso».