
Attualità
Ad Andria i manifesti a sostegno della cittadinanza italiana per Patrick Zaki
Lo annuncia l'assessore alla Cultura, Daniela Di Bari
Andria - venerdì 19 marzo 2021
19.48
Da questa mattina lungo le vie di Andria potrete osservare manifesti particolarmente belli e particolarmente significativi. Sono manifesti d'autore disegnati da 10 artisti per chiedere la liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki ingiustamente detenuto da più di un anno.
Gli stessi manifesti sono apparsi sui muri di tante città italiane e da oggi anche nella nostra, perché come Comune di Andria abbiamo deciso di aderire a questa battaglia di giustizia e civiltà.
Una bella coincidenza ha voluto che proprio durante il consiglio comunale odierno, sia stato approvato all'unanimità l'Odg per chiedere al Governo il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki e l'impegno per la sua liberazione.
"Sono particolarmente contenta di annunciarlo-spiega l'assessore alla Cultura, Daniela Di Bari -perché la sollecitazione a sposare questa causa è arrivata dai ragazzi andriesi, che evidentemente avvertono l'ingiustizia fatta su un ragazzo egiziano come la propria.
Altre iniziative su questo tema arriveranno presto e le racconteremo di volta in volta. Su una faccenda tanto eclatante non vogliamo rimanere in disparte, ma stare invece dalla parte giusta della barricata: quella della libertà".
Gli stessi manifesti sono apparsi sui muri di tante città italiane e da oggi anche nella nostra, perché come Comune di Andria abbiamo deciso di aderire a questa battaglia di giustizia e civiltà.
Una bella coincidenza ha voluto che proprio durante il consiglio comunale odierno, sia stato approvato all'unanimità l'Odg per chiedere al Governo il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki e l'impegno per la sua liberazione.
"Sono particolarmente contenta di annunciarlo-spiega l'assessore alla Cultura, Daniela Di Bari -perché la sollecitazione a sposare questa causa è arrivata dai ragazzi andriesi, che evidentemente avvertono l'ingiustizia fatta su un ragazzo egiziano come la propria.
Altre iniziative su questo tema arriveranno presto e le racconteremo di volta in volta. Su una faccenda tanto eclatante non vogliamo rimanere in disparte, ma stare invece dalla parte giusta della barricata: quella della libertà".