
Politica
Ad Andria bilancio in "disequilibrio", delibera in aula la prossima settimana. I termini scadevano il 31 luglio
Parla il neo assessore Francesco Lullo: "Subito al lavoro contro gli evasori"
Andria - mercoledì 1 agosto 2018
14.38
Si parte da una domanda: il Comune di Andria è in pre-dissesto? La risposta dell'assessore Lullo è: "Il Comune di Andria al momento è in una situazione di disequilibrio di competenza".
Il termine del 31 luglio è scaduto, ogni anno gli enti locali entro questa data devono verificare gli equilibri di bilancio che vanno garantiti durante tutta la gestione mantenendo sia gli equilibri di competenza che di cassa. Se non si riesce a fare questo allora tutti a casa, a meno che l'organo consiliare non adotti i necessari conseguenti provvedimenti per il suo ripristino.
"Quest'anno con un'analisi perfetta fatta dal settore finanziario sulle entrate e sulle uscite - spiega Lullo -, e con il contributo purtroppo anche dei debiti fuori bilancio, l'ente si trova in una situazione di disequilibrio pari a 9 milioni e 600 mila euro, rispetto alla competenza. Prendendo atto del disequilibrio, la legge prevede che un ente nei trenta giorni successivi verifichi se ci sono le condizioni per poter portare in equilibrio il bilancio con il sistema ordinario oppure di accedere ad una procedura stabilita sempre dal Tuel che è il riequilibrio".
Dunque, nel mese che seguirà si verificherà se c'è questa possibilità, di qui si andrà alla procedura di riequilibrio pluriennale in modo da poter trovare una soluzione alla situazione finanziaria dell'ente. La delibera per la salvaguardia degli equilibri 2018-2020 sarà discussa nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe celebrarsi in doppia seduta l'8 ed il 9 agosto e se dovesse ricevere il via libera questo lo scenario che si aprirebbe: "Per far diventare l'ente sano sotto il profilo finanziario ci saranno servizi che non si potranno più dare, ci saranno dei tagli su alcuni costi ma quello su cui stiamo lavorando è il recupero dell'evasione Imu, Tari e Tasi perchè, nel corso degli anni, molti contribuenti non hanno pagato le imposte, quindi un ente che non ha entrate certe non può mantenersi in equilibrio", aggiunge Lullo.
L'ufficio tributi è già al lavoro per l'incrocio di una serie di dati, ben 13 i parametri presi ad esame, da cui non potranno non venire fuori situazioni di evasione delle imposte. Così si ottimizzeranno le entrate che con il taglio della spesa ed un piano di rientro condiviso con la Corte dei Conti si potrà raddrizzare il percorso contabile del Comune.
Il termine del 31 luglio è scaduto, ogni anno gli enti locali entro questa data devono verificare gli equilibri di bilancio che vanno garantiti durante tutta la gestione mantenendo sia gli equilibri di competenza che di cassa. Se non si riesce a fare questo allora tutti a casa, a meno che l'organo consiliare non adotti i necessari conseguenti provvedimenti per il suo ripristino.
"Quest'anno con un'analisi perfetta fatta dal settore finanziario sulle entrate e sulle uscite - spiega Lullo -, e con il contributo purtroppo anche dei debiti fuori bilancio, l'ente si trova in una situazione di disequilibrio pari a 9 milioni e 600 mila euro, rispetto alla competenza. Prendendo atto del disequilibrio, la legge prevede che un ente nei trenta giorni successivi verifichi se ci sono le condizioni per poter portare in equilibrio il bilancio con il sistema ordinario oppure di accedere ad una procedura stabilita sempre dal Tuel che è il riequilibrio".
Dunque, nel mese che seguirà si verificherà se c'è questa possibilità, di qui si andrà alla procedura di riequilibrio pluriennale in modo da poter trovare una soluzione alla situazione finanziaria dell'ente. La delibera per la salvaguardia degli equilibri 2018-2020 sarà discussa nel prossimo consiglio comunale che dovrebbe celebrarsi in doppia seduta l'8 ed il 9 agosto e se dovesse ricevere il via libera questo lo scenario che si aprirebbe: "Per far diventare l'ente sano sotto il profilo finanziario ci saranno servizi che non si potranno più dare, ci saranno dei tagli su alcuni costi ma quello su cui stiamo lavorando è il recupero dell'evasione Imu, Tari e Tasi perchè, nel corso degli anni, molti contribuenti non hanno pagato le imposte, quindi un ente che non ha entrate certe non può mantenersi in equilibrio", aggiunge Lullo.
L'ufficio tributi è già al lavoro per l'incrocio di una serie di dati, ben 13 i parametri presi ad esame, da cui non potranno non venire fuori situazioni di evasione delle imposte. Così si ottimizzeranno le entrate che con il taglio della spesa ed un piano di rientro condiviso con la Corte dei Conti si potrà raddrizzare il percorso contabile del Comune.