Abbandono di rifiuti
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Vita di città

Abbandono di rifiuti in campagna, altre due denunce della Polizia Locale

Salgono a 19 le notizie di reato e a 130 le sanzioni elevate

Non si ferma l'attività di contrasto all'abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio di Andria da parte della Polizia Locale. Un'ennesima operazione di polizia giudiziaria ha portato alla denuncia di due persone per il reato di cui agli artt. 192 c. 1 e 255 c. 1 del D.Lgs. n. 152/06 (abbandono di rifiuti non pericolosi), facendo salire a 19 il numero totale delle notizie di reato deferiti all'Autorità Giudiziaria per reati analoghi e a 130 le persone sanzionate per errato conferimento.


Il recente episodio, avvenuto in Contrada Posta Milella, è il risultato dell'installazione di nuove fototrappole avvenuta lo scorso 18 aprile. I dispositivi hanno immortalato, il 25 aprile 2025, intorno alle 17:15, due soggetti di sesso maschile giunti a bordo di un'autovettura che scaricavano a bordo strada diversi rifiuti ingombranti: due cassette di legno, una stufa elettrica, tre telai di sedie, un pezzo di plastica e un monitor pc/tv.


Attraverso la targa del veicolo, gli agenti sono risaliti al proprietario, il quale, convocato e sentito a sommarie informazioni, è stato identificato come persona sottoposta a indagini preliminari, poiché le sue dichiarazioni hanno fatto emergere gravi indizi di reità. Successivamente, la sua "chiamata in correità" ha portato all'identificazione e alla denuncia anche del passeggero e coautore del reato.


Dopo essere stati identificati e deferiti all'Autorità Giudiziaria per la contravvenzione di abbandono di rifiuti (art. 255 c. 1 D.Lgs. 152/06), gli indagati sono stati ammessi al procedimento di oblazione amministrativa, ai sensi degli artt. 318 bis e seguenti del Testo Unico Ambientale.

Tale istituto giuridico non costituisce un perdono o una deroga, ma un meccanismo previsto dall'ordinamento per le contravvenzioni punibili con pena alternativa all'arresto o con l'ammenda, come nel caso in esame. Agli indagati è stata concessa la facoltà di estinguere il reato mediante il pagamento, ciascuno, di una somma pari a 2.500,00 euro. Questa cifra corrisponde a un quarto del massimo dell'ammenda prevista. L'adempimento di tale obbligo pecuniario, pur chiudendo la partita in sede amministrativa, produce l'effetto giuridico di estinguere il reato, evitando così l'incardinamento di un formale rinvio a giudizio penale.

Si ricorda, inoltre, che l'attività investigativa su tali reati, prima di giungere alla contestazione formale e al deferimento, impone il rigoroso rispetto delle garanzie procedurali stabilite dal Codice di Procedura Penale (c.p.p.), con la complessa necessità di attribuire un'identità certa all'autore del fatto e di procedere all'escussione e alla notifica, elementi che determinano i tempi tecnici di ogni inchiesta.
Aldilà dell'efficacia delle sanzioni e della complessità degli iter giudiziari, la Polizia Locale rinnova l'appello alla collettività. Ogni intervento repressivo, per quanto necessario, non potrà mai sostituirsi al senso civico e alla collaborazione. L'ambiente e il paesaggio, in particolare l'agro come dimostrato dal caso di Contrada Posta Milella, rappresentano un patrimonio collettivo. Il rispetto delle norme sul conferimento e il rifiuto di pratiche illecite di abbandono sono il primo e più efficace strumento di tutela, a difesa del territorio quale inestimabile bene comune.
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