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Politica
A maggioranza il Consiglio Comunale approva rendiconto 2016 e rinegoziazione debiti
Intanto i pentastellati accendono candele arancioni per protesta
Andria - martedì 30 maggio 2017
14.37
Tutto secondo copione. La maggioranza di centro destra, malgrado qualche assenza tra le sue file ha votato con 19 voti favorevoli i tre punti all'ordine del giorno del consiglio comunale di ieri sera, riguardanti tematiche finanziarie.
A votare contro queste proposte di deliberazioni consiliari il centro sinistra mentre si sono astenuti i consiglieri pentastellati, i quali, per stigmatizzare la situazione circa le riduzioni di energia elettrica avvenute nei giorni scorsi in uffici pubblici e scuole oltre che in quartieri cittadini, per protesta hanno acceso in consiglio alcune candele arancioni.
Distingui ed osservazioni sono state fatte notare dai banchi delle opposizioni circa la situazione finanziaria in atto nel Comune mentre a sostegno dell'esecutivo sono giunte appassionate quanto puntuali dichiarazioni da esponenti della maggioranza di centro destra.
La discussione si è incentrata in particolar modo sul secondo punto all'o.d.g., ovvero il rendiconto finanziario del 2016. Il Sindaco Giorgino ha tenuto ad evidenziare come vi sia stata una riduzione dell'indebitamento anche a fronte di una minore entrata tributaria ma senza tagliare servizi sia socio-assistenziali che sociali, assistenza agli anziani e mensa scolastica in primis. Altro punto sviscerato quello delle anticipazioni di cassa, necessarie per far fronte alla mancanza di liquidità causata dal pagamento dei debiti fuori bilancio rivenienti dal passato, vedi espropri di San Valentino.
La massima assise comunale, al di la delle comprensibili scaramucce politiche, ha quindi approvato un bilancio di oltre 133 milioni di euro di introiti e oltre 132 milioni di euro di spese ed un avanzo di amministrazione di circa 4 milioni di euro.
Altro punto emerso i circa 94 milioni di euro di residui attivi ed i circa 77 di residui passivi mentre i fondi vincolati ammontano a circa 10 milioni di euro oltre ad un fondo di dubbia esigibilità di circa 32 milioni di euro.
Opposizioni, che con i grillini in testa non hanno fatto mancare irriverenti frecciate sulla situazione legata ai mancati pagamenti delle forniture elettriche che hanno visto nei giorni scorsi, drastiche riduzioni di corrente in uffici pubblici quali le scuole cittadine. Anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno evidenziato come con maggiore attenzione da parte degli uffici comunali preposti questa situazione si sarebbe potuta evitare con il danno di immagine che l'Amministrazione Giorgino ha ricevuto da questa vicenda.
Circa la rinegoziazione dei mutui per l'anno, ben 149 con la Cassa Depositi e Prestiti, la deliberazione è passata nuovamente a maggioranza con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e l'astensione del centro sinistra.
A votare contro queste proposte di deliberazioni consiliari il centro sinistra mentre si sono astenuti i consiglieri pentastellati, i quali, per stigmatizzare la situazione circa le riduzioni di energia elettrica avvenute nei giorni scorsi in uffici pubblici e scuole oltre che in quartieri cittadini, per protesta hanno acceso in consiglio alcune candele arancioni.
Distingui ed osservazioni sono state fatte notare dai banchi delle opposizioni circa la situazione finanziaria in atto nel Comune mentre a sostegno dell'esecutivo sono giunte appassionate quanto puntuali dichiarazioni da esponenti della maggioranza di centro destra.
La discussione si è incentrata in particolar modo sul secondo punto all'o.d.g., ovvero il rendiconto finanziario del 2016. Il Sindaco Giorgino ha tenuto ad evidenziare come vi sia stata una riduzione dell'indebitamento anche a fronte di una minore entrata tributaria ma senza tagliare servizi sia socio-assistenziali che sociali, assistenza agli anziani e mensa scolastica in primis. Altro punto sviscerato quello delle anticipazioni di cassa, necessarie per far fronte alla mancanza di liquidità causata dal pagamento dei debiti fuori bilancio rivenienti dal passato, vedi espropri di San Valentino.
La massima assise comunale, al di la delle comprensibili scaramucce politiche, ha quindi approvato un bilancio di oltre 133 milioni di euro di introiti e oltre 132 milioni di euro di spese ed un avanzo di amministrazione di circa 4 milioni di euro.
Altro punto emerso i circa 94 milioni di euro di residui attivi ed i circa 77 di residui passivi mentre i fondi vincolati ammontano a circa 10 milioni di euro oltre ad un fondo di dubbia esigibilità di circa 32 milioni di euro.
Opposizioni, che con i grillini in testa non hanno fatto mancare irriverenti frecciate sulla situazione legata ai mancati pagamenti delle forniture elettriche che hanno visto nei giorni scorsi, drastiche riduzioni di corrente in uffici pubblici quali le scuole cittadine. Anche alcuni consiglieri di maggioranza hanno evidenziato come con maggiore attenzione da parte degli uffici comunali preposti questa situazione si sarebbe potuta evitare con il danno di immagine che l'Amministrazione Giorgino ha ricevuto da questa vicenda.
Circa la rinegoziazione dei mutui per l'anno, ben 149 con la Cassa Depositi e Prestiti, la deliberazione è passata nuovamente a maggioranza con il voto contrario del Movimento 5 Stelle e l'astensione del centro sinistra.