
Attualità
Violenza sulle donne: Roberta, 15 anni: "Conquistare con la forza...del cuore"
La riflessione di una giovanissima su un tema (tristemente) sempre attuale
Andria - venerdì 2 febbraio 2018
Si celebra ogni 25 novembre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, voluta dall'Onu nel 1999 per sensibilizzare i cittadini rispetto a questo argomento e dare supporto alle vittime.
Il tema, sempre tristemente attuale, vede riconfermarsi come fascia di età più a rischio di violenza quella delle donne tra i 25 e i 34 anni con un aumento negli ultimi anni. Per contrastare tale fenomeno, la Regione Puglia ha raddoppiato i fondi, stanziando 11 milioni da utilizzare per un piano triennale di interventi mirati anche sugli uomini. "Molti uomini - ha affermato Emiliano - hanno segni premonitori del fatto che non riescono a controllare i loro impulsi. Noi dobbiamo dar loro la possibilità di tirarsi fuori dalla peggiore delle vigliaccherie, quella di colpire qualcuno che si ama per l'incapacità di avere una relazione equilibrata con questa persona".
Parallelamente agli interventi istituzionali continua, instancabile l'attività di sensibilizzazione del centro antiviolenza andriese "RiscorprirSi" e quella di formazione civica all'interno delle scuole. Ma cos'è la violenza di genere vista dagli occhi di una giovane ragazza di oggi? Ce lo ha raccontato la quindicenne Roberta Sgaramella.
"Le donne nella storia, dal Medioevo fino ad ora, hanno avuto, a seconda del periodo, ruoli differenti e soprattutto una diversa considerazione: venivano sottovalutate, non avevano diritto al voto, dovevano solo occuparsi dei figli e della casa. In Italia, le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 Marzo 1946. L a loro prima occasione di voto fu nell' aprile 1946 e successivamente per il celebre referendum Monarchia/Repubblica del 2 Giugno 1946.
Il cammino della donna, insomma, è stato pieno di ostacoli e ricco di pregiudizi ma allo stesso tempo la sua lotta è stata ancora più ricca di grandi traguardi e importanti vittorie. Tante sono state le donne che hanno lottato per i loro diritti, nell' '800 le "Suffragette" parteciparono al movimento per il suffragio universale anche se i primi movimenti di uguaglianza erano già nati durante la rivoluzione francese, quando la parola égalité sembrava dilagare. Ancora oggi le donne non hanno pari diritti e, in alcuni casi, sono sottomesse agli uomini, ed è proprio per questo che il 25 Novembre è stata indotta dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro le donne.
L' ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste riunitesi a Bogotá nel 1981. Questa data coincide con il l brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal considerate uno dei tanti esempi di donne rivoluzionarie. Il 25 Novembre 1960, infatti, le sorelle, mentre si recavano in prigione per far visita ai mariti, vennero massacrate e strangolate. La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo: un vero Uomo conquista una donna con la forza del cuore e non con la violenza. La violenza distrugge ciò che vorrebbe difendere: la dignità, la libertà e la vita delle persone".
Il tema, sempre tristemente attuale, vede riconfermarsi come fascia di età più a rischio di violenza quella delle donne tra i 25 e i 34 anni con un aumento negli ultimi anni. Per contrastare tale fenomeno, la Regione Puglia ha raddoppiato i fondi, stanziando 11 milioni da utilizzare per un piano triennale di interventi mirati anche sugli uomini. "Molti uomini - ha affermato Emiliano - hanno segni premonitori del fatto che non riescono a controllare i loro impulsi. Noi dobbiamo dar loro la possibilità di tirarsi fuori dalla peggiore delle vigliaccherie, quella di colpire qualcuno che si ama per l'incapacità di avere una relazione equilibrata con questa persona".
Parallelamente agli interventi istituzionali continua, instancabile l'attività di sensibilizzazione del centro antiviolenza andriese "RiscorprirSi" e quella di formazione civica all'interno delle scuole. Ma cos'è la violenza di genere vista dagli occhi di una giovane ragazza di oggi? Ce lo ha raccontato la quindicenne Roberta Sgaramella.
"Le donne nella storia, dal Medioevo fino ad ora, hanno avuto, a seconda del periodo, ruoli differenti e soprattutto una diversa considerazione: venivano sottovalutate, non avevano diritto al voto, dovevano solo occuparsi dei figli e della casa. In Italia, le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 Marzo 1946. L a loro prima occasione di voto fu nell' aprile 1946 e successivamente per il celebre referendum Monarchia/Repubblica del 2 Giugno 1946.
Il cammino della donna, insomma, è stato pieno di ostacoli e ricco di pregiudizi ma allo stesso tempo la sua lotta è stata ancora più ricca di grandi traguardi e importanti vittorie. Tante sono state le donne che hanno lottato per i loro diritti, nell' '800 le "Suffragette" parteciparono al movimento per il suffragio universale anche se i primi movimenti di uguaglianza erano già nati durante la rivoluzione francese, quando la parola égalité sembrava dilagare. Ancora oggi le donne non hanno pari diritti e, in alcuni casi, sono sottomesse agli uomini, ed è proprio per questo che il 25 Novembre è stata indotta dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro le donne.
L' ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste riunitesi a Bogotá nel 1981. Questa data coincide con il l brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal considerate uno dei tanti esempi di donne rivoluzionarie. Il 25 Novembre 1960, infatti, le sorelle, mentre si recavano in prigione per far visita ai mariti, vennero massacrate e strangolate. La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo: un vero Uomo conquista una donna con la forza del cuore e non con la violenza. La violenza distrugge ciò che vorrebbe difendere: la dignità, la libertà e la vita delle persone".